irritato e stanco camminavo lungo il viale verso la cappella. lentamente avanzavo, lo scricchiolio della ghiaia copriva i miei passi, la brezza serale muoveva i cipressi, la musica della funzione fuoriusciva dalla cappella ed era più percepibile man mano che mi avvicinavo al suo ingresso, occluso di persone scure. tristezza rivestita di parole sussurrate, demoniaci brusii, e i sospiri dei defunti - fuochi fatui alimentati dal rimpianto!
pomeriggi disadorni dove il passaggio di un automobile era un avvenimento. ho molto ripensato a quei giorni, erano istanti allineati come manichini, parvenza di vita, vitrea fissità!
irritato e stanco giunsi all'ingresso della cappella occluso di persone scure. la musica era cessata, la funzione finita, il prete che dismette la stola violacea, i paramenti sacri come un'immensa contraffazione...
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distruggiti con moderazione vecchio paper (Fet)