città in costruzione
Sono una città in costruzione
sono stato beirut
assalito da bombe israeliane
da ectoplasmi &sistenziali
Sono le rovine della mia città
le lacrime dei superstiti
scivolano lungo la mia schiena
brividi attanagliano la corteccia cerebrale.
Sono il bordello di me stesso
la prostituta che si accanisce sul mio corpo
il barista che mi da sempre da bere
il poeta che non sa vivere.
Sono un biafra dell’ingordigia
mangio solo emozioni
mi nutro spesso di pensieri.
Sono anche un ponte
ma non riesco ad attraversarmi
e tu sei dall’altro lato del fiume
nella città senza rovine
Fa paura il tuo barocco
dopo due anni a coltivar polvere e umidità
così come la folla
fa paura alla solitudine
Ed è sempre l’amore
che terrorizza i poeti
tanto quanto i guerrafondai
Come fosse un veleno immobilizzante
una scarica elettrica che paralizza.
ma la dinamo è sempre lì
- pronta ad accendersi -
e le stelle non aspettan altro che esser guardate.
Il vento spazzerà le nuvole
e allora le parole sulla carta
torneranno a scorrere
lungo gli angusti vicoli della passione
Umida
anche in un pomeriggio di metà agosto.
come le nostre ombre,sottotitoli della città