Stanco di una dignità senza misura e valore

Sono un paio di sere che arrivo stanco
la giornata pesa e non presta il fianco.
Ventiquattro ore ti conducono fino in fondo
con qualche scontro e qualche fastidio scomodo.
Ed io che non sono un super uomo ma un uomo e basta
a volte mi cede un po' la testa.
Non sono un quello che sembro ma quello che sono.
Uomo libero ma trattenuto da questo senso di civiltà
uomo libero ma in pace con l'umanità.
Non sono per la guerra o lo scontro frontale
ma nemmeno per farsi fottere in silenzio senza provare.
Questo non è un mondo civile ma arrivista
come un pilota quando aggredisce la pista.
Posso essere in pace col mondo ma ci sarà sempre qualcuno
a cui diamo fastidio e ci vuol fuori di torno.
La nostra sola esistenza gli impedisce sogni tranquilli
gli inquieta la giornata piena dei suoi affari.
La quiete è a rischio perché sono sporchi
non perché noi siamo forti.
Perché giustizia è quello che vogliamo.
Queste non sono righe poetiche
ma pensieri, parole e opere umane.
Così come il ladro abusa del mondo
queste parole pretendono di scavare profondo.
Non è uno spirito di protagonismo che mi conduce
ma una lotta che vivo e un bisogno di pace.
Un songo che vorrei realizzare
con parole e opere vorrei scavare.
Mostrare al mondo che qualcuno non si leverà di torno
fino a quando pace, giustizia ed onestà
non diverranno la misura della dignità.

Non so se ho inserito la discussione nella sezione giusta, spero di si.

Dopo tanto tempo ho scritto qualcosa e sono venuto a postarla qui da voi. Come sempre istintivo e senza revisioni posteriori, così "come viene". Come dissi, non sono un poeta e quindi questo è quanto.

io non amo le rime, però lo scritto mi piace.
mi piace anche la tematica.
bravo e bentornato

grazie e bentornato

scrivi e questo ci basta

Ben ritornato bello lo scritto ma non sei cambiato affatto,sempre tanta rabbia in corpo

(F@bry), 06/05/2009 21.32:

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Ben ritornato bello lo scritto ma non sei cambiato affatto,sempre tanta rabbia in corpo

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Spero di riscrivere presto, così da ripassare. Rabbia? Proverei a definirla diversamente ma non è sbagliato nemmeno così.

io la chiamerei "determinazione" e "ambizione"