JUNIOR
Junior ha solo un dente e certo non pochi anni. Il suo nome è molto comune in Brasile. Significa piccolo, minore, giovane. Non gli si addice. Lo spirito, però, è rimasto quello di un ragazzino.
Come faccia la sua auto ad essere considerata un taxi, non lo so. E’ piccolissima: oltre a lui, tre posti stretti. Di solito un taxi ha il bagagliaio, ma non il suo. Nel posto dove si dovrebbero caricare le valigie c’è un gigantesco impianto stereo. L’impianto è talmente grande che Junior non può chiudere il cofano posteriore. Così, di ciò che era il cofano, ne possiamo ammirare solo una piccola parte. Il resto l’ha tagliata.
La musica non è diretta verso l’interno dell’auto, ma all’esterno, a beneficio di chi lo segue o gli sta appresso. A Junior non interessa sentire la musica mentre guida, né che la sentano i suoi passeggeri. A proposito, i due passeggeri in questione hanno le valigie sulle ginocchia e gli zaini sul sedile davanti. Ma può andare bene anche così.
C’è traffico a Natal, rischiamo di far tardi all’aeroporto. Junior però ha più risorse che denti: esce rapidamente dalla strada principale e si infila a tutta velocità in una sterrata. Attraversa anche un campo. Nell’ultimo tratto siamo in una nuvola di polvere, dentro e fuori l’auto. Immagino cosa possa vedere una persona dall’esterno: una nuvola marrone che si sposta a tutta velocità, una nuvola da cui si sprigiona musica a tutto volume. Torniamo sulla strada principale giusto prima dell’aeroporto. Rimane appena il tempo per i saluti. Prima però Junior deve aiutarci ad uscire dalla sua auto microscopica. Ci estrae con forza e ride a vedere le nostre difficoltà. Noi non sentiamo la sua risata, perché è sommersa dalla musica. Vediamo infine solo quel dente, appeso a lui non si sa come.
un altro taxista da aggiungere ad Amilton. quadretti così così, forse avranno un senso solo nell'insieme (ci sono altri taxisti).
"é melhor ser alegre que ser triste / alegria é a melhor coisa que existe..." (samba da bençao)