spunto ultraminimale: serve scrivere accompagnati da un commento sonoro? o ci vuole un sacrale silenzio? o le grida dei propri figli mentre si accapigliano e tua moglie, bruttissima, grida più di loro nell'intento di dividerli?
nessuna ricetta, ovviamente. ma il gusto personale o l'attitudine.
riporto un'esperienza personale con uno scrittore reggiano di cui ometto il nome. arrivai da lui non invitato e dopo il primo imbarazzo mi accolse con imbarazzo accresciuto. il fatto è che stava scrivendo. così mi spiegò la sua tecnica ambientale: il suo salotto, magnifico, soleggiato, pieno di verde che premeva contro i riquadri della doppia, altissima, monumentale porta-finestra.
musica in sottofondo: i Dead Can Dance. un televisore appollaiato su un trespolo. un film porno era tutto ciò che mostrava. cazzi e culi. lo vidi dirigersi allo stereo. togliere il disco dei Dead e afferrare il telecomando del televisore. ne alzò il volume. disse:
"ascolta. questa è la parte più bella". si riferiva al commento sonoro del filmaccio: musica hammond chiaramente improvvisata onde evitare di pagare i diritti. una musica western, rustica e con un retrogusto eroico. e mentre i cazzi e i culi seguitavano la loro danza anatomica le spirali di questo country galvanizzante riempivano la stanza, impregnandola e offrendo - immagino - lo spunto che il mio amico scrittore andava cercando.
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distruggiti con moderazione vecchio paper (Fet)