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volendo fare un regalo all'Utenza del forum, così affollata e produttiva, e Le offro integralmente l'abbrivo del mio ultimo romanzo, la cui pubblicazione, però, onde non esagerare, proseguirà nel sito del paper
Eccolo:
RE DOMINANTE
Non so bene se il giorno in cui Guido incontrò il vecchio marinaio coincise con il suo primo giorno di lavoro alla Libreria Internazionale, forse no, ma non credo sia importante, anche se quando parla di vetrina tenebrosa al neon, del suo passare e ripassare dall'altro lato della strada, nascosto dall'ombra degli intercolunni, sembra riferirsi ad uno stato d'animo abbastanza diverso da quello, tutto sommato puerile, con cui, arrampicandosi al banco ricoperto di marmo rossastro, e ordinando un intonatissimo Bloody Mary, avvia la conversazione con il vecchio marinaio, conversazione che, in definitiva, si risolve nel monologo di quest'ultimo.
La sera in cui Guido entrò per la prima volta nel locale del vecchio marinaio, il vecchio marinaio, intento all'edificazione dei monticelli degli stuzzichini e alla tessitura delle corone di frutte attorno al bordo dei calici degli aperitivi, rendendo piccolo il suo corpo massiccio, e tentacolari le sue tozze dite di cera, gli apparve come un abnorme insidioso mollusco, mentre una mulatta di stupefacente bellezza, su uno sgabello a cui pareva avvitata, vegliava, placida e sonnacchiosa, sul vecchio mefistofelico marinaio e sul suo operare; il vecchio, gli occhi insanguati, prese a raccontare del bordello di Genova che, a suo dire, aveva saputo gestire con grande imparzialità, che cosa intendesse con tale vocabolo Guido non comprendeva tuttora, fatto si è che la narrazione del vecchio burbero lo tenne avvinto al punto di non accorgersi della trasformazione, di cui l'apparizione della mulatta di stupefacente bellezza non era, dunque, che un anticipo, del bar del vecchio marinaio che in pochi momenti, grazie principalmente, è da supporre, all'attenuazione delle luci e alla comparsa di spessi tendaggi, aveva rivestito il sembiante del locale notturno, mascherato e ammiccante, e così, quando il vecchio marinaio ebbe terminato il suo racconto, un racconto picaresco e accattivante, anche verosimile ma principalmente contraddittorio, che si era concluso con la celebre chiusa che Guido afferma di essere in grado di riportare integralmente, parola per parola, e che difatti riporta a epilogo della prima parte del suo racconto: *****
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so bene non essere una lettura per così dire facile, bisogna aver fede, ma basta la fiducia
Thomas Bernhard, Borges, Sebald e Walser sono gli autori a cui sono debitore per questo romanzo
grazie
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