pomeriggio della domenica, angoscia profonda: ma come, mi ha detto il diavoletto, non eri tu quello della teorizzazione delle partenze, non hai sempre sostenuto che queste sono l'essenza della sopravvivenza, che in fondo esse non sono che la metafora della vita oltre la morte? che sia stanco? ho pensato tra me e me. stanco di partire? forse. tiriamo avanti, come sempre. a piedi in stazione, il treno che mi culla. Milano e poi il volo per Londra. mi aspetta un bel gabbiotto di un brutto albergo dove si praticano sodomie e amori mercenari. prima ho vissuto un po' a Stoccolma ma non mi sono trovato bene, troppa cruccheria. a Londra il mio coinquilino se ne frega di tutto e tutti e prima di tutto di me, il che è una gran fortuna.
un po' dopo ho preso questa decisione: torno. salgo a Londra, sistemo le cose e torno. forse è ora di mettere la testa a posto, e poi mia madre, per quanto pazza, mi ama.
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distruggiti con moderazione vecchio paper (Fet)