Terra ferita

Cammino lentamente
penetrando nel sordo rumore
della cieca città.

Contemplo i fiocchi
che coprono l’orrore
di un’umanità corrotta e disgregata.

La neve assorbe
le urla strazianti
della Gea madre.

Un raggio di luce
scioglierà i ghiacci
che preservano il Rispetto
nel buio delle tenebre.

Vorrei che una lacrima
si confondesse
con la rugiada fresca del mattino.

Forse tornerà primavera.

chiaralapazza, 14/12/2008 19.08:

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Cammino lentamente
penetrando nel sordo rumore
della cieca città.

Contemplo i fiocchi
che coprono l’orrore
di un’umanità corrotta e disgregata.

La neve assorbe
le urla strazianti
della Gea madre.

Un raggio di luce
scioglierà i ghiacci
che preservano il Rispetto
nel buio delle tenebre.

Vorrei che una lacrima
si confondesse
con la rugiada fresca del mattino.

Forse tornerà primavera.

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Bella chiara
Però ti devo fare una domanda hai inserito parti di mitologia (Gea) e parti del presente "contempli i fiocchi"...penso che esci troppo dal tema in questo modo..anche perchè il titolo è "terra ferita" perciò se la chiami terra invece di Gea sarà chiara a molti...questo non pensi sia più fattibile per far capire a tutti a cosa ti riferisci quando scrivi? Te lo dico perchè avevi detto tu che volevi farti capire



Io toglierei le parole sottolineate,corrotta indica già di per sè che è distrutta ...fresca invece è un'aggiunta che altera la frase...

La fine forse se aggiungi "la" chiuderebbe meglio ...
Forse tornerà la primavera.

Mitica Fabry!!!
Sulla chiusa...avevo scritto LA, poi l'ho tolto... ma effettivamente lo rimetto subito!

Per la questione Gea.... no, mi piace troppo...e poi è proprio la Madre Terra che soffre... per cui Gea si associa benissimo!

Il titolo... Gea è estremamente legato. Ho messo Terra ferita per far comprendere meglio quanto, con la parola Gea, volevo dire.
Potrebbe anche chiamarsi L'urlo di Gea, o Gea ferita, ma terra ferita fa comprendere meglio l'uso di Gea.

La questione fresca... hai ragione, è superfluo. Lo tolgo!

Cammino lentamente
penetrando nel sordo rumore
della cieca città.

Contemplo i fiocchi
che coprono l’orrore
di un’umanità corrotta e disgregata.

La neve assorbe
le urla strazianti
della Gea madre.

Un raggio di luce
scioglierà i ghiacci
che preservano il Rispetto
nel buio delle tenebre.

Vorrei che una lacrima
si confondesse
con la rugiada del mattino.

Forse tornerà la primavera.

Altri suggerimenti? Commenti? Altro?

è una poesia che non mi penetra, nonostante mi piaccia quel che dice. Quindi, non so dove mettere le mani.
Trovo la penultima strofa molto bella.

Oggi mi diverto a cambiare un pò le parole


Cammino lentamente
penetrando nel sordo rumore
dell'oscura città.

Contemplo i fiocchi
che coprono l’orrore
di una umanità corrotta.

La neve assorbe
le urla strazianti
della terra madre.

Mentre un raggio di luce
scioglie i ghiacci
che preservano il Rispetto
nel buio delle tenebre.

Vorrei che una lacrima
si confondesse
con la rugiada del mattino.

Forse ritornerà la primavera.

Mi piace la tua versione Fabry!
Trovo che quel "mentre" messo li dia un tocco in più alla sequenzialità delle immagini. Però userei il futuro per la parola "scigliere"...perchè non avviene adesso, ma avverrà. Si spera.

Oscura, mi piace. Non saprei se usare la mia parola o la tua.
Su Gea-terra...non riesco a mollare la mia Gea!

Rimessa un pò come dici tu e aggiunto qualche cosa

Cammino lentamente
penetrando nel sordo rumore
dell'oscura città.

Contemplo i fiocchi
che coprono l’orrore
di una umanità corrotta.

La neve assorbe
le urla strazianti
della Gea madre.

Mentre un raggio di luce
scioglierà i ghiacci
che preservano il Rispetto
nel buio delle tenebre.

Come vorrei,
che una lacrima
si confondesse
con la rugiada del mattino.

Forse ritornerà la primavera.

brave chiara e fabry

grazie Deni

Cammino lentamente
penetrando nel sordo rumore
della cieca città.

Contemplo i fiocchi
che coprono l’orrore
di una umanità disgregata.

La neve assorbe
le urla strazianti
della Gea madre.

Mentre un raggio di luce
scioglierà i ghiacci
che preservano il Rispetto
nel buio delle tenebre.

Vorrei che una lacrima
si confondesse
con la rugiada del mattino.

Forse tornerà la primavera.






Lascio cieca, esprime meglio quanto voglio dire.

Preferisco disgregata a corrotta se devo scegliere tra le due... in quanto trovo che il mondo sia per primo disgregato, dalla cui disgregazione è nata la corruzione, la criminalità ecc...insomma, il male della società.

mi piace
tutto tranne sordo rumore
ossimoro che non capisco e che appesantisce il cieca città del verso successivo.
rumore non basta?

francesca.38, 22/12/2008 18.33:

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mi piace
tutto tranne sordo rumore
ossimoro che non capisco e che appesantisce il cieca città del verso successivo.
rumore non basta?

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Ok, ne cercherò un'altro più leggero, ma che accentua la caratteristica del "silenzio" relativo che c'è quando tutto è coperto di neve (i rumori ci sono, ma sono come....sopiti. Non so se mi spiego. Non riesco nemmeno io a trovare il termine giusto).

Un aiuto?

penetrando nei rumori ovattati

penetrando nel rumore sopito

penetrando nel rumore attutito

Cammino lentamente
penetrando nel sopito rumore
della cieca città.

Contemplo i fiocchi
che coprono l’orrore
di una umanità disgregata.

La neve assorbe
le urla strazianti
della Gea madre.

Mentre un raggio di luce
scioglierà i ghiacci
che preservano il Rispetto
nel buio delle tenebre.

Vorrei che una lacrima
si confondesse
con la rugiada del mattino.

Forse tornerà la primavera.




Com'è Fra?