Come sempre puntuale, documentato e arguto, caro Mirko!
L'idea di praticare di fatto il genus ennarratiuum solleticherebbe non poco il mio amor proprio, se non riconoscessi il limite della mia ricerca "poetica". Perché in effetti il mio "libro" resta appunto un libro di "cose", in quanto ad esso non riconosco la compiutezza della ricerca poetica approdata e conchiusa. Ode a Damo e Altri Viaggi non è che il cedimento al tempo che passa. Una notte della scorsa estate, tornando a piedi dall'Estragon dopo aver assistito in solitaria a un concerto dei Kyuss, mi dissi: "perché John Garcia (il frontman), finito il concerto, rientrato nel suo Tour-Bus, telefonato alla moglie e alla figlia, mangiato fumato e bevuto - in altri termini: spogliatosi della sua veste di artista - può dirsi: IO RESTO TALE?
Ecco. Ho infornato un impasto non lievitato a sufficienza in ragione di un sogno.
Ciao
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distruggiti con moderazione vecchio paper (Fet)