a Londra non fui sobrio, mai. e durante peregrinazioni sessuali e sollecitazioni alcoliche, attraversai la nera disperazione meditando sul vizio abissale!
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pareti rosse / Venezia /pareti rosse/ pareti rosse

Ultimo Aggiornamento: 26/11/2010 13:19
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Sesso: Maschile
26/11/2010 13:19
 
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da "pareti rosse"

mi hanno rinchiuso. fine della corsa. anche la follìa ha un punto d'approdo.

dicono che Riba sia morto. notizia infondata, giusto per punizione.

qualcuno che non desideri la mia morte? se c'è qualcuno che non desidera la mia morte è pregato di farsi avanti.

bella questa struttura.
mi sottoporrò a tutte le torture del caso con meritevole noncuranza.

non voglio più vivere.

"ma non va bene, caro mio, non è il modo"

non sono d'accordo con la teorizzazione della fattività dello spirito. che il suddetto spirito possa sortire qualche risultato apprezzabile. anzi, sono convinto dell'esatto contrario, perchè - ad esempio e nel caso presente- senza il mio disfattismo connaturato non riuscirei a sopportare ciò che eufemisticamente si definisce una "cura".

la suora mi vuole bene. è burbera e buona.
le comunico la mia imminente evasione con sottile distacco.

mi ha cercato mia moglie, o meglio la mia ex moglie.
è venuta mia madre.
sono stato cattivo con lei. nervoso.

no. così non va bene.

a mio fratello, che mi chiede, ho detto:
"niente male il mangiare"



Venezia


non c'è stato un giorno, nemmeno uno, che non fossi ubriaco.
ecco la mia vacanza a Venezia. una stanzetta di ostello a fil d'acqua dove inanellare le ore notturne, peregrinazioni diurne nella calca dei turisti, tra le grida e i richiami, le sirene dei traghetti, il rischio di piombare marionettisticamente dentro i flutti oleosi e immoti dei canali.
sbattuto fuori dall'osteria Dal Profeta. pomiciato a Campo Cesare Battista.
assiso sul molo di Calle de le Acque ho contemplato il crepuscolo mediterraneo, bevuto il mio Averna e fumato e sgranocchiato grissini.
per 4 giorni consecutivi, spossato e languido, versando qualche lacrima salmastra.
detto come inciso, la volta che mi ruppero la testa all'angolo tra via Altabella e via Indipendenza a Bologna, dissero che il sangue fuoriuscito friggesse sotto il portico come un lambrusco di Sorbara appena spillato.



da "pareti rosse"

ho raccontato della mia decisione di trovare un posto dove stare, del mio tentativo al 99 per cento infruttuoso. ho raccontato della scena fantozziana di me che straccio senza alcun preavviso, del penoso senso del ridicolo, del commiato dalla ragazza calabra e del fottuto futuro che non c'è e che non ci sarà mai.
Riba sa ascoltare. ci sono le sue lampade a cui attendere, non si ferma un attimo, è sgusciante, è artistico, il suo laboratorio-antro zampilla di cozzi, zampilli, rumori.




da "pareti rosse"



ho trovato il modo si scoparmi la tipa.
vecchio puttaniere che non sei altro.

Riba è partito senza di me e la ragione è duplice.
non ne avevo più voglia e i tempi non hanno coinciso. caricate le sue creazioni su un Transit scassato, imboccate le strade che conducono a Roma.
sempre che a metà del cammino non succeda qualcosa.

ieri sera, mentre i piccoli bruni seni di E. danzavano davanti ai miei occhi, ho pensato che non avrei potuto fare a meno di lei.
"tu dici che posso restare?" le ho chiesto.
"sì"

ma, porca puttana, il giorno dopo mi ha supplicato di non venire. parlava con amarezza, ma era fermissima.
"Guido no, non è il caso"
"insomma non mi si vuole"
"non è proprio così"
"e invece è così, e io mi incazzo"

scaraventato il telefono contro la parete. ho gridato. mia madre mi ha chiesto:
"che hai?"

è lei, E., è lei che ha deciso la mia interdizione. cambiata idea. dopo l'amore.

mi ha cercato. ma io non ho più il telefono. mia madre mi ha detto che mi ha cercato, che mi sta cercando.
troppo tardi.

riaggancerò Riba, lo scoverò dovunque si trovi, perchè la sua irreperibilità non è mai stata un problema per me. ho bisogno di una mano amica. ho bisogno di individuare altre strade.

pubi insaporiti! disegni inneffabili di capezzoli danzanti!

ho bisogno di essere aiutato.
voglio la riabilitazione, la certificazione della mia normalità.

salvatemi, questo vi chiedo...
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distruggiti con moderazione vecchio paper (Fet)
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