esercizi di stile

il massimo scatto, quello che mi ha fatto capire che avrei potuto scrivere e a lungo, è avvenuto nel momento in cui mi sono liberato delle pastoie della punteggiatura. il mio modo di esprimermi mi portava ad abusarne. quando sono riuscito a trovare un ritmo che ne fosse in qualche modo autonomo, pur non rinunciandovi del tutto, ho potuto incassare l'autonomia dell'espressione. vale a dire scrivere con regolarità e uniformità e durare.

ecco un esempio pratico:

F. era una ragazza dispettosa ma era anche e soprattutto generosa e non cercava cavilli appigli o altre quisquilie nel prossimo


questa frase è una frase che rispecchia la mia prosa di oggi. ma ieri, prima della consapevolezza, avrei dovuto scriverla in questo modo, e sarebbe stata ugualmente corretta ma impelagante:

F. era una ragazza dispettosa, ma era anche e soprattutto generosa, e non cercava cavilli, appigli, o altre quisquilie nel prossimo

ad essere pignoli era più corretta la versione arcaica, ma hai ragione quando dici che non aveva la stessa forza
in realtà, che tu metta la virgola o no, leggendo prima del ma si fa cmq una pausa.
ed è quella che sarebbe obbligatoria, leggendo un sussidiario.
con questo, molti artisti da parecchi anni in qua (da dante?) cercano di mettere qualcosa di nuovo anche dal punto di vista grammaticale o sintattico.
e potrei annoiarti con le teorie sul testo estetico, in cui la forma dell'espressione è fondamentale quanto quella del contenuto...

ma la tua annotazione è come sempre puntuale non meno che esatta. tuttavia voglio specificarti un punto su cui non sono stato abbastanza chiaro: lo stile non è solo l'elemento estetico unificante di un discorso artistico, ma è innanzitutto la via attraverso cui un autore riesce a esprimersi. tu noti le pausa dove andrebbe la virgola, ma se ci fosse la virgola mi incarterei.

(organizzerò un qualcosa relativo al libro, più avanti i dettagli, su te conto)

perchè scrivi di emozioni e non di fatti