[POL-EU]Vino alla segatura: una nuova idea dei massoni di Bruxelles!

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Riccardo.cuordileone
00martedì 4 luglio 2006 10:38
Il comitato di gestione del vino della UE (esiste davvero!) ha dato il proprio benestare alla legalizzazione dell'uso di truciolato per l'affinamento dei vini.

Di cosa si tratta? Semplicemente della legalizzazione di una truffa.

Normalmente i vini europei (di alto livello) vengono messi in commercio dopo un periodo di affinamento in botti di rovere (barrique) nel corso del quale assorbono l'inconfondibile fraganza del legno che ne esalta le caratteristiche organolettiche e ne eleva lignaggio e costo.
Bene siccome c'è odore e odore, le botti costano, e il tempo passato in barrique, da un punto di vista economico è a tutti gli effetti una immobilizzazione di capitali.

I produttori statunitensi,australiani,sudafricani e di molte nazioni del continente americano, da tempo usano la scorciatoia della segatura (pardon, truciolato di rovere) che, aggiunta al vino in giusta dose, provoca il rilascio dei tanto ricercati effluvi lignei in tempi estremamente ristretti.

Pratica, questa, non solo vietata ma fieramente osteggiata dai produttori europei, e italiani in particolare che, proprio sulla qualità dei loro vini basano l'unica strategia di possibile contrasto nei confronti dell'invasione di vino americano sulle nostre tavole e nei ristoranti.

Logica, sostantivo sconosciuto sull'asse Bruxelles-Strasburgo, avrebbe voluto che, a fronte di un palese caso di concorrenza sleale, i cervelli pesanti dell'UE si fossero orientati verso un'azione tendente a pretendere, sulle etichette delle bottiglie importate, l'indicazione del procedimento di invecchiamento attraverso il truciolato, lasciando ai consumatori la possibilità di scegliere fra vino di qualità e un tarocco.

E invece no! Cosa hanno escogitato i geniali componenti del comitato di gestione del vino della UE? Semplice: loro mettono la segatura? Mettetecela anche voi!

Ma non è tutto. Siccome fra i valori fondanti e condivisi c'è anche il sacro rispetto della legalità, dopo aver usato i trucioli, tu sporco europeo devi scriverlo sulla bottiglia! (se no i miei piani massonici falliscono)

Quindi: dalla California, dal Cile e da Città del Capo continuerà ad arrivare vino alla segatura spacciato per barricato, ma senza alcuna menzione sull'etichetta; mentre i vignerons europei che volessero aderire alla pratica dell'invecchiamento-sprint potranno farlo, ma autodenunciandosi a chiare lettere sull'etichetta.

Che dire l'ennesimo provvedimento preso negli interessi dell'Europa. [SM=x751559]
Lux-86
00martedì 4 luglio 2006 10:44
l'avevo già sentita [SM=x751541]
è una mossa per aiutare la grande distribuzione e mettere in crisi la piccola produzione [SM=x751540]
Lpoz
00martedì 4 luglio 2006 10:54
no, non è per aiutare la grande produzione...
è per inculare gli europei, e gli italiani, che fanno in vino in botte...

qui in iemonte cè una grande protesta dei viticoltori.
mio zio, che ha delle vigne, non è molto contento di tutto ciò...
e lui naturalmente non ha intenzione di cambiare metodo produttivo...
cane...sciolto
00martedì 4 luglio 2006 12:16
Re:

Scritto da: Lpoz 04/07/2006 10.54
no, non è per aiutare la grande produzione...
è per inculare gli europei, e gli italiani, che fanno in vino in botte...

qui in iemonte cè una grande protesta dei viticoltori.
mio zio, che ha delle vigne, non è molto contento di tutto ciò...
e lui naturalmente non ha intenzione di cambiare metodo produttivo...

Purtroppo è tutto vero, spero che molti come tuo zio non si addeguino, anzi, visto che è così, che aumentino il prezzo, per il vino fatto come si deve. Salutami lo zio, e digli (ma senz'altro lo sa...) che come lui, molti alrti viticultori, anche grandi, importanti, seguiranno il modo classico!!
Lux-86
00martedì 4 luglio 2006 12:22
il problema è che tipo i vini caoliforniani non dovranno indicare nulla, quindi quello che comprerà il vino non potendo sapere comprerà quello a buon prezzo, cioè quello con la segatura, mandando in criis i vitcoltori seri [SM=x751541]
mi chiedo dove accidenti siano ora tutti i grandi difensori del made in italy e della piccola produzione [SM=x751537] [SM=x751546]
Pius Augustus
00martedì 4 luglio 2006 12:23
Maledetti!!! finiranno per fare di nuovo le persone con i bottoni!
Riccardo i tuoi titoli sono inconfondibili! [SM=x751525]
Lpoz
00martedì 4 luglio 2006 12:37
Re:

Scritto da: Lux-86 04/07/2006 12.22
il problema è che tipo i vini caoliforniani non dovranno indicare nulla, quindi quello che comprerà il vino non potendo sapere comprerà quello a buon prezzo, cioè quello con la segatura, mandando in criis i vitcoltori seri [SM=x751541]
mi chiedo dove accidenti siano ora tutti i grandi difensori del made in italy e della piccola produzione [SM=x751537] [SM=x751546]



basta non comperare più vino extraeuropeo, anzi, beviamo solo il NOSTRO BUON vino...

[SM=x751640] [SM=x751640]
Caio Logero
00giovedì 13 luglio 2006 16:09
Peccato, che bei idioti che siamo, permettiamo tutto e di più ai cuginacci americani che con l'abbondanza hanno distrutto la qualità!
Non capisco la nostra politica kamikaze da tipici leccapiedi degli USA. Un pò di auto-difesa insomma! Tra poco le industria americane distrugeranno le ultime produttività dell'Europa!

L'avidità non ha fine insieme all'ignoranza.
Riccardo.cuordileone
00giovedì 2 novembre 2006 14:06
ROMA - Vietato l'utilizzo di trucioli per i vini Docg e Doc. A pochi giorni dall'approvazione del regolamento comunitario sull'impiego dei trucioli di quercia nei vini dell'Ue, il ministro delle politiche agricole, Paolo De Castro ha firmato un apposito decreto che difende tradizione e qualità superiore dei vini italiani vietando l'utilizzo dei trucioli per i vini di qualità. Come si ricorderà, il regolamento Ue, grazie anche all'azione italiana dei mesi passati in sede comunitaria, prevede che i singoli Paesi membri possano adottare misure più restrittive.

"La vicenda dei trucioli ha affermato il ministro De Castro dimostra che siamo riusciti ad assicurare la tutela dei nostri vini di qualità, bilanciando le posizioni inizialmente definite con l'approvazione del Consiglio del settembre 2005".

In particolare, ricorda il ministro, "negli ultimi 5 anni l'export italiano di vino è cresciuto di 500 milioni di euro, e nel 2007 sfonderà il muro dei 3 miliardi complessivi. Un risultato ottenuto senza trucioli".

Con il decreto firmato oggi, prosegue De Castro, diamo garanzie per la competitività futura delle nostre cantine di qualità. In questo settore dobbiamo migliorare ancora e per essere competitivi sui vini di qualità certificata non vogliamo puntare a risparmi di costi con metodi che - come i trucioli - producono danni all'immagine e alla qualità, ma dobbiamo migliorare nella competitività nei mercati esteri e nella crescita dimensionale delle imprese.

Giustamente si obbligano i nostri viticoltori a produrre tradizionalmente il vino, ma non si pensa assolutamente a tutelarli dai vini esteri taroccati.
Aggravi85
00sabato 18 novembre 2006 18:41
tra poco arriveremo pure a legalizzare il metanolo e la diossina... questa europa mi piace sempre di meno...dalla misura delle zucchine al truciolato...tanti favori ai nostri concorrenti e bacchettate interne...andiamo allo sfascio...
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