Vigilia della 23^ Campionato 2009/10. (1^a orologio).

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!maro!
00martedì 9 febbraio 2010 08:39







Si parte con la ‘fase a orologio’.



Basket/Il massimo campionato sta entrando nella zona ‘calda’ prima dei playoff

Parola ai presidenti dei club ticinesi per un’analisi e le previsioni fra certezze e speranze






di Mec.


Comincia oggi la cosiddetta “fase a orologio”: le squadre incontrano in casa le 5 formazioni che la seguono in classifica (immaginate le 11 squadre come le ore sull’orologio) e in trasferta contro le 5 che la precedono. Ovviamente il fattore campo, in questo caso, viene ad assumere un valore speciale, dato che si tratta di partite secche e non di playoff. Ergo, incontrare le più forti in casa è sempre meglio che affrontarle sul terreno nemico. Nei playoff, invece, il fattore campo potrebbe avere un peso minore, dato che si gioca al meglio delle tre o cinque gare.

Oggi sentiamo i presidenti che ci parlano di sogni e prospettive delle loro squadre, in un’ottica che va ai prossimi due mesi, comprese quindi la Coppa della Lega e la finale di Coppa Svizzera.


Iniziamo da Alessandro Cedraschi, presidente del Lugano. Allora? «Aver chiuso al primo posto la prima fase è motivo d’orgoglio. Ci siamo riusciti malgrado tutti i cambi di allenatore e giocatori e non è stata una cosa facile».

Anziché malgrado non sarebbe meglio un grazie a? «Una squadra necessita sempre di tempo per l’amalgama. Ora, con l’ingaggio di Brown che completa il gruppo, siamo coperti in ogni ruolo. Whelton può così scegliere come e con quali quintetti giocare, senza che cali il ritmo o l’efficacia».

Un campionato in discesa? «Direi proprio di no, anche se dovremo sfruttare il fattore campo. Il primo test sarà la Coppa della Lega, poi ci prepareremo per i playoff, dato che dalla Coppa siamo fuori».

I traguardi restano due. «Direi di sì: abbiamo lavorato come dirigenti in questo senso, speriamo di avere le giuste risposte dal campo».


Gigi Barattolo
è un presidente felice e ci dice i motivi di questa sua gioia. «Siamo arrivati primi a pari merito con Lugano e Olympic, in una stagione dove il tasso tecnico è cresciuto molto: e questa è la prima nota di merito. Poi abbiamo infilato la 14ª vittoria in Coppa che ci ha portato alla terza finale consecutiva. Direi che gli obiettivi stagionali sono stati quasi raggiunti».

Il quasi è perché la finale va ancora giocata? «Certo, e sarà complicata contro Basilea. Ma abbiamo dimostrato di essere un grande gruppo, capace di battere un Olympic farcito di americani con due pedine del quintetto assai menomate. E qui è emersa la grande professionalità di tutti, l’attaccamento alla maglia, la voglia di dimostrare la loro forza».

Guardando avanti: rinforzi? «Schneidermann ha deciso di suo di continuare, Dacevic è in fase di recupero. Abbiamo deciso di andare avanti così, ma tenendo gli occhi aperti sul mercato per correre ad eventuali ripari in caso di estrema necessità Non siamo una società che prende a gettoni: vogliamo l’uomo prima del giocatore, uno che sposa i nostri principi. Non è facile, lo sappiamo, ma continueremo così». Un pronostico sul campionato? «Credo che solo il Lugano possa perderlo».


Luigi Bruschetti
è un presidente che sogna? «Diciamo che ho aperto gli occhi e ho visto la SAM al 7° posto, un traguardo eccezionale». Il sogno si è concretizzato con? «Direi con l’arrivo di Hines, un super .Lui non ha tolto spazio agli svizzeri, ma ai suoi connazionali sì. Quindi, i nostri trovano come e più di prima minuti e gli altri quattro Usa si stancano meno: una perfetta simbiosi».

Hines resta fino a fine stagione, Faessler potrebbe tornare da Londra per i playoff ? «Hines resta a meno che non riceva un’offerta super . Per Faessler si vedrà quando e come tornerà, difficile fare ipotesi ora».

Obiettivo dichiarato? «I playoff. E senza che il nostro budget subisca tracolli, grazie a privati che ci aiutano. Dobbiamo fare 8 punti, credo che bastino per essere tra i primi otto. Tutto quanto verrà in più non farà che aumentare la nostra felicità».


E tra i presidenti felici ci mettiamo anche quello del Canti Riva, Francesco Markesch che ci annuncia: «Oggi giochiamo al Palapenz alle 14.00 contro il Pully, dato che la nuova palestra delle scuole medie di Riva sarà pronta solo per fine marzo. Speriamo di poterci giocare le finali dei playoff in quella sede. Finalmente, dopo una vita di emigranti, saremo davvero in casa nostra».


In questo mare di felicità cestistica non si può che invitare i tifosi a fare festa e a non far mancare il tifo ai propri beniamini.


by La Regione Ticino



!maro!
00martedì 9 febbraio 2010 08:40



QUI VACALLO Al Palapenz ritorna il Monthey.

Ad una settimana di distanza SAV e Monthey si ritrovano sul parquet di Chiasso (ore 17.30). «Come nell'ultima partita - dice il coach dei tici­nesi Pastore - dovremo cer­care di proteggere i nostri lun­ghi. In più dovremo essere bravi nella lettura del gioco, anche perchè dubito che loro riproporranno lo stesso tipo di prestazione». I vallesani inoltre hanno recuperato Vol­cy, il loro top scorer. Tra le fi­la dei gialloverdi sempre as­sente Dacevic.





QUI LUGANO L'unico dubbio per Dusan Mladjan.

nizio di terzo turno in trasfe­ra per i bianconeri, impegna­ti oggi a Boncourt. L'unico dubbio per Joe Whelton è rappresentato da Mladjan, vittima di un contatto, fortui­to, in allenamento che gli è costato qualche dente. Sarà invece della partita in neoac­quisto Brown. «La difesa sarà molto importante - commen­ta Whelton - In attacco sap­piamo che possiamo segna­re, se difendiamo anche per l'avversario si fa dura».





QUI MASSAGNO Trasferta a Basilea per la SAM.

Per una buona notizia (la per­manenza di Hines) ce n'è una meno buona: Dan Fitzgerald ha un problema al gomito e il suo impiego domani contro gli Starwings verrà deciso so­lo all'ultimo. «Loro gioche­ranno sicuramente aggressi­vi in difesa - il pensiero di co­ach Aiolfi - Cercando di farci perdere punti di riferimento. Noi dovremo avere tanta, tan­ta pazienza e cercare di pu­nirli là dove sono meno talen­tuosi di noi, ovvero nelle posi­zioni 3 e 4».





QUI RIVA Bus gratuito per la trasferta.

Per la gara di Friburgo la so­cietà ha organizzato un bus gratuito per la trasferta; per informazioni scrivere a: in­fo@rivabasket.ch . Per la par­tita casalinga con il Pully si­cure assenti Hatch e Hicks, che verrà tenuta precauzio­nalmente a riposo in vista del­la gara di domani visto che non si è allenata tutta la setti­mana. La sfida con le vodesi non avrà luogo all'OSC bensì al Palapenz di Chiasso, palla a due ore 14.00.
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by Corriere del Ticino



!maro!
00martedì 9 febbraio 2010 08:40






Riva, la finale nel mirino .



Manfrè: «Ci giochiamo un traguardo importante»

Intanto la società ticinese ha vinto il ricorso: Sierre-Riva verrà rigiocata, ridati i due punti in classifica





di Mattia Meier .


Doppio impegno questo fine settimana per il Canti Riva di Piergiorgio Manfrè, uno decisa­mente più importante dell'altro. Perchè domenica, sul parquet dell'Elfic Friburgo, la «big fami­ly» ticinese si gioca l'accesso al­la finale di Coppa Svizzera, un traguardo che vale una stagione intera, con tutto il rispetto per il campionato: «La partita più importante è quella di domenica, indubbia­mente. Raggiungere la finale sa­rebbe una grande gioia per tut­ti, giocatrici, staff e dirigenti. Ep­poi non mi dispiacerebbe anda­re in trasferta con i «cugini» del­la SAV, visto che loro a Fribur­go sono già sicuri di andarci. Ora come ora comunque la par­tita contro Pully (oggi al Pala­penz), possiamo metterla un po' in secondo piano».



Due partite e una trasferta in due gior­ni per voi, mentre c'è chi quest'incom­benza l'ha... evitata. Bizzarrie del no­stro basket?


«Ormai i commenti a tal propo­sito si sprecano direi. Friburgo gioca due partite casalinghe con­secutive, mentre Pully e Sierre possono spostare le partite a loro piacere. Mi domando se questo sia un bene per il basket, ma tan­t'è, di certo alla prossima assem­blea della Lega esporremo il no­stro malcontento».




Meglio tornare subito al basket gioca­to; l'ultima partita contro le vostre av­versarie della semifinale non è di buon auspicio:


«Nell'ultima sfida con l'Elfic ab­biamo decisamente demeritato, sbagliando totalmente l'approcio alla gara. Poi è vero che Friburgo ha appena preso due nuove gio­catrici arrivate dal Troistorrents, ma questo non giustifica la scon­fitta. Questa settimana però le ra­gazze si sono allenate molto bene, e a dicembre abbiamo battuto proprio le burgunde di 32 punti (86-54 ndr.) all'OSC, dobbiamo solo tornare a giocare come face­vamo in quel periodo».




Già, dopo Natale c'è stato un calo, come mai?


«Il problema sono state le vacan­ze, troppo lunghe. Per di più le nostre americane non hanno propriamente seguito le indica­zioni date loro prima della par­tenza natalizia e si sono ripre­sentate fuori condizione. Tutti questi fattori hanno fatto sì che la qualità delle nostre prestazioni scendesse».[7]



Domani occorrerà un'inversione di marcia. Quale sarà la chiave del match?

«Difesa e rimbalzi, che per assur­do sono anche il nostro punto de­bole. Ma le sfide stagionali tra Ri­va e Friburgo dicono che chi prende più rimbalzi solitamente vince la partita. L'Elfic in ogni ca­so può contare su due straniere veramente forti, la Banks e la Tra­han (50 punti a partita in due ndr.). Soprattutto quest'ultima è una giocatrice con una valutazio­ne incredibile (l'americana ha una media di 36 a partita ndr.), degna di un... uomo!».



Voi comunque potete contare su Hicks, non proprio l'ultima arrivata:

«Esatto, Cameo è la classica gio­catrice in grado di fare la differen­za in simili partite, anche se ulti­mamente le sue percentuali al ti­ro sono in calo. Ma rimane la no­stra leader. Anche Hermann sta­va giocando molto bene prima della famigerata pausa, mi augu­ro ritrovi presto la stessa condi­zione di allora».



by Corriere del Ticino



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