7`di Campionato 2009/10 : SAV Vacallo - Meyrin GdS : 82 - 61.

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
!maro!
00mercoledì 18 novembre 2009 11:21
!maro!
00mercoledì 18 novembre 2009 11:21







Dacevic e Schneidermann
(foto Tipress)




EN PLEIN TICINESE.




Impresa della SAM che espugna il campo del Monthey. Vittoria in trasferta anche per il Lugano, che passa sul difficile campo del Boncourt. Tutto facile per la SAV in casa col Meyrin.





di S.R.



Un settimo turno di DNA decisamente favorevole alle ticinesi: i campioni svizzeri della SAV Vacallo hanno agevolmente avuto ragione del Grand-Saconnex (82-61); i Tigers hanno espugnato il difficile campo del Boncourt (90-83); ma la sorpresa più grande è arrivata da Monthey dove la SAM, grazie a un 4° quarto perfetto, ha superato i padroni di casa per 78-65. Sugli altri campi: ampio successo del Friborgo a Ginevra (66-91) e vittoria del Nyon sugli Starwings per 101-93.



La SAV doveva reagire alla brutta sconfitta di martedì a Friborgo e per il Meyrin, oggi al Palapenz, non c’è stato veramente nulla da fare. I gialloverdi partono leggermente contratti e nonostante sbaglino qualche tiro di troppo all’inizio, al 5′ sono già avanti 12-5. L’MGS non molla e risce a chiudere il primo quarto a ridosso dei campioni svizzeri (21-18). Nel secondo quarto la SAV trascinata da uno Smiljanic infallibile (11 punti filati e 3/3 dalla lunga distanza) allunga e va alla pausa avanti di 13 lunghezze (40-27). Ad inizio di ripresa un altro parziale della SAV di 10-3 chiude virtualmente il match. Nel 4° quarto l’MGS passa a zona, ma per Vacallo cambia poco e grazie a un Gibson sempre molto ispirato arriva anche a toccare il +29 (73-44). Gli ultimi minuti servono al Meyrin per limitare il passivo e a Pastore per far ruotare gli uomini dando spazio anche a chi di solito gioca meno.



Una vittoria sofferta ma meritata per i Tigers. Che la trasferta di Boncourt sarebbe stata difficile lo si sapeva e quindi coach Carettoni e i suoi ragazzi sono subito partiti concentrati. Alla pausa però era il Boncourt ad andare in vantaggio di una lunghezza dopo 20′ molto intensi (42-41). Nel secondo tempo però i bianconeri hanno reagito alla grande, vincendo sia terzo che quarto periodo e centrando così un’importante vittoria.



Grazie a un 4° quarto quasi perfetto la SAM Massagno centra la seconda vittoria in campionato, la prima in trasferta. Orfani di coach Rezzonico, che lunedì verrà sostituito da Aiolfi, i luganesi hanno ben risposto, tenendo sempre testa al Monthey. Dopo 10′ la partita è in perfetto equilibrio (17-17), ma con un buon secondo quarto sono gli ospiti ad allugare per primi e ad arrivare al riposo avanti di 4 punti (36-40). Il terzo quarto però vede la SAM in difficoltà e il Monthey torna avanti (58-54), trascinato da un grande Johnson (autore di 26 punti). L’ultima frazione però è tutta di marca SAM, così con un parziale di 24-7, Hamilton e compagni portano a casa due punti importantissimi sia per il morale, che per la classifica.

by sportivissimo.ch




!maro!
00mercoledì 18 novembre 2009 11:22




SOTTO CONTROLLO
Il pallone è nelle mani dell’americano della SAV Rickey Gibson, ostacolato da un avversario.
(Fiorenzo Maffi)




SAV Vacallo, un quarto per ingranare.





Pastore: «Venivamo da una settimana difficile, la squadra mi è piaciuta»

Il Grand-Saconnex, arrivato a Chiasso senza Tahane, Machado e Henriod, si è ritrovato pure senza Bradley dopo un solo quarto di gioco. I romandi subiscono così la fisicità difensiva della compagine ticinese





di Mattia Meier


Alla vigilia della gara con il Grand-Saconnex Rodrigo Pastore predicava rispetto per un avversario che mercoledì aveva tenuto testa al ben più quotato Nyon. Dopo la partita del Palapenz vien indirettamente da chiedersi di che pasta sia fatta la squadra di Andrea Petipierre (già sonoramente sconfitta a Lugano), dato che i ginevrini visti all’opera sabato certo non si sono dimostrati una gran corazzata. Certo arrivare in Ticino senza Tahane, Machado e Henriod non ha agevolato il compito della squadra del giovane allenatore Collignon, che si è ritrovato pure senza Bradley (decisamente il migliore per i suoi fino a quel momento) dopo un solo quarto di gioco. Con soli 6 uomini in rotazione (Fernandes non è entrato, Lahey ha giocato pochissimo) il coach dei ginevrini ha giocoforza optato per una difesa a zona che preservasse i suoi dai falli. Peccato che tale tattica applicata contro la squadra che meglio di tutte è capace di far girar palla in attacco ponga non poche controindicazioni. E infatti la SAV ci ha messo un solo quarto per regolare la pendenza. Entrati in campo con la giusta tonicità i fedelissimi di Pastore dopo 6’ s’involano sul +8 (15-7), grazie alla solita circolazione offensiva eseguita da manuale. L’argentino prova quindi a cambiare con un paio di sostituzioni ma qualcosa s’inceppa. O meglio, si scatena Bradley, il quale infila 11 punti consecutivi per i suoi senza che un qualsiasi difensore gialloverde riesca a fermarlo. Ci pensa dunque la sfortuna, sottoforma di distorsione alla caviglia, a bloccare l’esplosivo playmaker statunitense sul finire del quarto, chiusosi con i padroni di casa avanti 21-18. La contesa finisce di fatto nel secondo quarto, durante il quale il Grand-Saconnex subisce la fisicità difensiva di Vacallo (solo 2 canestri dal campo in 10’) mentre sull’altro lato del campo s'infiamma Slaven Smiljanic che emula Bradley infilando 11 punti uno in fila all'altro (3 triple nel frangente) e contribuendo in maniera determinante a costruire il parziale di 15-0 che a un minuto dalla pausa manda la SAV sul +17 (38-21). Gli ultimi 20’ vedranno poi i ticinesi controllare la partita con grande solidità, arrivando in alcuni frangenti vicini anche ai trenta punti di distacco (73-44 al 34’).

«Abbiamo iniziato bene - il commento di Pastore a fine partita - poi abbiamo avuto un calo verso la fine del primo periodo, in coincidenza con alcune sostituzioni. Questo è l’aspetto su cui sto lavorando al momento, ovvero far sì che, anche quando i giocatori in campo cambiano, l’intensità non scenda. Per il resto sono soddisfatto, venivamo da una settimana difficile, ma non ho notato difficoltà né a livello fisico che mentale nei miei giocatori». È realista invece Collignon: «Sperare di venire a vincere al Palapenz con soli sei giocatori disponibili al momento rappresenta ancora un’utopia per noi».
"La SAV ha un piccolo calo in coincidenza con le sostituzioni. È un dettaglio che il tecnico Pastore non vuole sottovalutare"



by CdT



------------------------------------------------------------





Sorriso ritrovato per la SAV.





Dopo lo scivolone di Friborgo, il Vacallo di coach Pastore si impone con autorità
Sorriso ritrovato per la SAV





di Giorgio Franchi


Dimenticato il tonfo infrasettimanale di Friborgo, la SAV Vacallo ha ritrovato subito la giusta carreggiata vincendo nettamente la sfida di sabato al Palapenz di Chiasso contro l’MGS Grand-Saconnex. Una sfida rimasta equilibrata soltanto nel primo quarto, grazie soprattutto alle iniziative del play americano ospite Karon Bradley, autore di 11 punti consecutivi che hanno consentito alla sua squadra di chiudere i primi 10’ in ritardo solo di tre lunghezze. Ben altra musica dopo il time-out chiesto da Pastore: i ticinesi hanno decisamente allungato il passo grazie in particolare agli 11 punti infilati da Slaven Smiljanic (tre “triple” ed un tiro dalla media).

Con 13 punti di margine l’incontro poteva praticamente considerarsi chiuso, l’MGS, che tra l’altro ha perso Bradley (distorsione ad una caviglia nel finale del primo quarto, proverà un paio di minuti nel periodo successivo ma alla fine dovrà rinunciare), ha cercato di reagire ma senza risultati pratici, anche perché la SAV ha insistito in fase offensiva (break 15-0 e +27 al 18’21”: 3821). Nelle file ospiti è salito in cattedra il giocatore di origine brasiliana Ricardo Fischer (fratello di Fernando Fischer, già in forza al Lugano). Il 19enne dell’MGS ha proposto alcuni numeri interessanti, un tipo che vorremmo rivedere all’opera in un collettivo più forte.

Per il resto la SAV, dopo aver toccato due volte il massimo vantaggio (55-30 e 58-33 al 26’) ha chiuso all’insegna di Rickey Gibson, autore di 13 punti nell’ultimo quarto (5/6, 1/1!).

A fine gara Rodrigo Pastore ha avuto parole di elogio per la sua squadra, «che ha saputo reagire positivamente dopo la sconfitta di Friborgo. Abbiamo iniziato bene poi abbiamo accusato un piccolo calo, ma alla distanza la squadra ha ritrovato le giuste sensazioni. Il Grand-Saconnex non andava assolutamente sottovalutato, del resto nel precedente turno aveva seriamente impegnato il Nyon, quindi noi l’abbiamo affrontato con la giusta determinazione».


by LaRegione Ticino





%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%





IN FORMA.
Tra i bianconeri si è messo in luce anche il neoacquisto Mladjan.
(Fiorenzo Maffi)




Lugano Tigers corsari a Boncourt.





Pur senza brillare, la squadra di Carettoni è più concreta degli avversari

I bianconeri partono forte e Abukar è una spina nel fianco della difesa giurassiana. I ticinesi alternano momenti di grande gioco a frazioni di amnesia, ma ottengono un meritato successo. Buon contributo di Mladjan





di Raffaele Janettr


Il Lugano Tigers vince un match molto combattuto mostrando luci ed ombre. La squadra di coach Carettoni si presenta a Boncourt senza assenze importanti e con il neoacquisto Mihjlovic schierato nel quintetto base. I bianconeri partono forte cercando di imporre il proprio gioco ai padroni di casa. Abukar è una spina nel fianco per la difesa avversaria. Col passare dei minuti i locali prendono però le misure al Lugano grazie ad un ispirato Goodman. Il match risulta quindi una partita molto fisica, con diversi falli ed estremamente equilibrata. L’entrata in campo di Efevbera all’inizio del secondo quarto sembra far pendere la bilancia in favore dei ticinesi ma i giurassiani non ci stanno e tengono testa agli ospiti grazie al playmaker Tshomba e ai tiri da 3 di Peterson. Si va negli spogliatoi quindi con il risultato in bilico: 42-41 a favore dei padroni di casa. La partita ricomincia come si era interrotta e nessuna squadra riesce a prendere il sopravvento. I Tigers alternano momenti di grande gioco a frazioni di amnesia in cui subiscono la grinta e la velocità degli avversari. I bianconeri si affidano principalmente alle giocate del terzetto Abukar-Sanders-Efevberha che dimostra un notevole affiatamento accompagnato da diversi punti. Abukar sottocanestro si dimostra una garanzia, andando a segno con costanza. Ai tre moschettieri luganesi si oppone un terzetto a stelle e strisce che si rivela altrettanto valido: Goodman, Gugino e Peterson mettono in mostra un gioco rapido e molto concreto, impedendo ai bianconeri di prendere il largo. La penultima frazione di gioco si chiude con il Lugano in vantaggio di misura 68 a 66. L’ultimo tempo inizia quindi lasciando intatte le speranze di vittoria del Boncourt. I bianconeri giocano gli ultimi minuti mettendo in campo tutte le forze e le energie disponibili, il Red Team pare sbandare e il Lugano può dilagare portandosi in vantaggio di ben 14 punti a pochi minuti dal fischio dell’arbitro.

A questo punto i vicecampioni svizzeri si limitano a contenere le offensive degli avversari. La partita si chiude col risultato di 83 a 90. Da sottolineare l’ottima prova di Sanders, ala ex North Carolina, che conferma la sua ottima integrazione nel sistema di gioco dei Tigers.

L’allenatore Renato Carettoni si è detto piuttosto soddisfatto del match: «Boncourt è un campo difficile, la squadra è ottima ed è anche ben allenata. Sono contento del risultato, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare. Per quanto ci riguarda, non ci nascondiamo. Con questo gruppo puntiamo in alto. Quest’anno il campionato è davvero di buon livello con diverse compagini molto forti. Noi dobbiamo comunque sempre scendere in campo e giocare con l’intenzione di vincere».


by CdT


%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%




A CANESTRO
A Monthey l’americano della SAM Massagno Vernon Hamilton ha messo a segno 23 punti.
(fotogonnella)




SAM Massagno, quando parla l’orgoglio.





Prestazione tutta cuore con una grande volontà di reagire: superato il Monthey.

Conquistati due punti fondamentali per il morale e la classifica. Ottima prova del collettivo con 5 uomini in doppia cifra. Da oggi la squadra è in mano ad Aiolfi-




di Viola Augugliaro


Ci sono due possibili soluzioni che possono risultare dalle dimissioni inaspettate di un allenatore: una reazione di orgoglio che conduce ad una grande vittoria oppure una continua discesa verso il basso che porta all’ennesima débacle. La SAM Massagno ha optato per la prima, conquistando due importantissimi punti e tornando a casa con il pieno di fiducia.

Tre coach in panchina Guidata in panchina dal trio Bonardi-Regazzoni-Isotta, la SAM soffre il contropiede degli avversari che si portano rapidamente sul +5. I ticinesi non corrono e i coach massagnesi chiamano il timeout. Sfruttando le palle perse del Monthey, Balletta e compagni si portano in parità al termine del primo quarto. I vallesani raddoppiano l’incontenibile Hamilton, che è però bravo a costruire efficaci triangoli offensivi che permettono a Grimm di realizzare facili canestri.I dieci punti dell’americano portano la SAM avanti di quattro (36-40) alla pausa principale.

Il Monthey non ci sta e nemmeno i 940 spettatori della Reposieux. L’inizio del terzo quarto è vallesano. Petit sistema i suoi a zona e Massagno non riesce a trovare la via del canestro. E in difesa è ancora peggio: i ticinesi non effettuano le rotazioni difensive e subiscono i «pick and roll». Johnson realizza otto punti in schiacciata, a testimoniare la fragilità della difesa massagnese. Il -9 al 28’ sembra distruggere tutti i sogni ticinesi. Ma nel basket si sa, finché la sirena finale non suona, tutto può cambiare. Ed è proprio così che accade.

La SAM si trasforma Magnani si prende le sue responsabilità, Hamilton fa il bello e il cattivo tempo su tutti i lati del campo e Faessler lotta sotto canestro, infilando dieci punti fondamentali. Sono loro, ben assistiti dagli altri, gli artefici della rimonta che si conclude al 33’ , quando i nostri passano a condurre 63-62. Il Monthey non riesce più a rispondere e cade inerme sotto i colpi massagnesi.

Alla fine è grande gioia. Bonardi commenta così la seconda vittoria stagionale: «Nel terzo quarto abbiamo faticato con la zona. Siamo poi migliorati in difesa e in attacco abbiamo giocato molto più di squadra. Sono contento!».

E chi non lo sarebbe al suo posto? Da oggi la squadra è in mano ad Aiolfi.



by CdT




Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:21.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com