Bozza di un personaggio

+cecily+, 09/10/2009 18.05:

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Emma era un nome che da piccola non le era mai piaciuto. Forse perchè un po' diverso da quelli che avevano le sue amiche, forse perchè le sembrava adatto per una persona adulta ma mentre gli anni passavano lo sentiva sempre più suo. Quando le persone lo pronunciavano era musicale e diretto. Era cresciuta con una maturità che la distingueva dagli altri, una dolcezza nascosta ma percepibile dal tono delle voce e dai modi gentili. Possedeva una sicurezza quasi inusuale nel parlare, perchè se i piccoli eventi la spaventavano, le parole le dominava come fosse un generale con i suoi soldati. Cocciuta nell'esporre ogni sua idea, chiara e diretta nel spiegare il suo punto di vista, tanto che a volte disarmava gli interlocutori costretti a tagliare il discorso alzando la voce. Lei, calma, sorrideva e provava un sottile senso di piacere.
Emma voleva sempre fare la cosa giusta e non sopportava di deludere nessuno. Era razionale a tal punto che la sua visione ordinata del mondo poteva essere scambiata per cinismo. Era dolce talvolta gentile quasi sempre; educata e generosa.
Era cresciuta sicura di essere una persona molto fortunata. Bella e intelligente, non aveva problemi a mostrare l'una e l'altra qualità. Un po' vanitosa, forse, ma nemmeno questo infastidiva.

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+cecily+, 09/10/2009 18.05:

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Emma era un nome che da piccola non le era mai piaciuto. Forse perchè un po' diverso da quelli che avevano le sue amiche, forse perchè le sembrava adatto per una persona adulta, ma mentre gli anni passavano le sembrava sempre più suo. Sentiva che le apparteneva e che mentre le persone lo pronunciavano era musicale e diretto. Era cresciuta con una maturità che la distingueva dalle altre persone, una dolcezza nascosta, ma percepibile dal tono delle voce e dai modi gentili. Spesso una sicurezza quasi inusuale nel parlare. Perchè se i piccoli eventi la spaventavano, le parole le dominava come fosse un generale con i suoi soldati. Cocciuta nell'esporre ogni sua idea, chiara e diretta nello spiegare il suo punto di vista, tanto che a volte disarmava gli interlocutori (qui ho tagliato) costretti a tagliare il discorso alzando la voce. Lei calma sorrideva e provava un sottile senso di piacere.
Emma voleva sempre fare la cosa giusta, e non sopportava di deludere nessuno. Era razionale a tal punto che la sua visione ordinata del mondo poteva essere scambiata per cinismo. Era dolce talvolta, gentile quasi sempre, educata e generosa.
Era cresciuta sicura di essere una persona molto fortunata. Era bella e intelligente e non aveva problemi a mostrare l'una e l'altra qualità. Un po' vanitosa forse, ma nemmeno questo infastidiva.

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chiaralapazza, 09/10/2009 19.50:

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Troppi perchè e forse e mentre nella prima parte. E la virgola prima nel ma non va.
Cmq continua perchè è bello!

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+cecily+, 09/10/2009 19.54:

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Purtroppo sono un po' schiava delle ripetizioni, mi piace a volte come suonano. Lo rileggo domani adesso l'ho letto troppo volte!

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paper., 10/10/2009 8.49:

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dunque cecily, intanto complimenti perchè scrivi bene, quanto al brano in questione, pur ritendendolo eccessivamente intenso (ma d'altronde trattandosi di un abbozzo di personaggio, quindi quasi di uno schema, la cosa ci sta), penso che sia davvero valido e denoti una tua buona preparazione letteraria e altrettante buone letture

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+cecily+, 10/10/2009 13.19:

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Grazie Paper, ma che cosa intendi per "eccessivamente intenso"?

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paper., 10/10/2009 13.38:

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intendo che il personaggio riceve un numero di attribuzioni (qualità, dati caratteriali) molto elevato in rapporto al numero di righe del tuo elaborato - ciò penalizza un po' la sua leggibilità

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