senza parole
Non ci sono parole per descrivere l'obbrobrio cui siamo arrivati.
Si tratta di una riforma approntata da chi si sente depositario del giusto criterio di riparto tra bene e male, della buona novella insomma.
Credo che siamo tutti d'accordo sul fatto che la funzione giurisdizionale ha un ruolo fondamentale nel nostro (ma in ogni) ordinamento, Qualcuno sostiene (secondo me a ragione) che sia l'unica funzione veramente essenziale perchè uno Stato di Diritto possa dirsi tale... siamo probabilmente d'accordo anche sulla necessità che il giudice (quale singola persona fisica che materialmente "giudica") debba essere dotato di un particolare equilibrio, da ogni punto di vista (morale, mentale e quant'altro) vista la portata della funzione che svolge quotidianamente... ma da qui a dire che possano esserci dei superuomini (psicologi, psichiatri, o premi nobel di qualsiasi tipo) in grado di valutare, con test, colloqui e tranelli vari, l'idoneità psichica di un individuo a svolgere una funzione di rango costituzionale (ma forse potremmo definirla missione, visti i tempi e le chanche... )...
Che dire... e soprattutto: che fare!?? L'unica cosa saggia forse è continuare a credere che alla fine prevarrà il vecchio buon senso, perchè di questo si tratta.