Deportivo Chiesanuova - Cascina Montecalvoli 1-2 (1-1 pt)

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HellaSmatto
00venerdì 7 ottobre 2011 05:00
Rocambolesca vittoria dei gialloblu, in terra fiorentina. Per almeno 48 ore, comunque, i pisani sono in testa.
Deportivo Chiesanuova: 1 Banchi Manuele (C)(GK), 2 Baggiani Alessandro, 3 Trapani Iacopo, 4 Cerqueglini Marco, 5 Valenti Samuele, 6 Masini Leonardo, 7 Cappelli Davide, 8 Toni Alessandro, 9 Bartalucci Niccolò, 11 Bellini Filippo, 12 Toni Gianluca (GK). Allenatore: Laurenti Marco.

Cascina Montecalvoli C5: 1 Salutini Giacomo (GK), 2 Filingeri Simone, 3 Umalini Dario, 4 Ferrigno Matteo, 5 Pieri Marco, 6 Mulargia Antonio, 7 Mannazzu Valerio, 8 Cipriani Gabriele, 9 Perretta Salvio, 10 Salvini Milko (C), 11 Vairo Claudio, 12 Perretta Mario (GK). Allenatore: Banchini Simone.

Sequenza reti: 19' Masini (D), 22' Mannazzu (C), 63' Salvini (rig.)(C).

Un anticipo veramente pazzesco, quello giocato a San Cascina Val di Pesa! Match equilibrato, molto attivo sotto l'aspetto agonistico, giocato da due matricole valide e lottatrici, su un campo abbastanza particolare, segnato anche da pesanti assenze (Diaferia per i locali; Brancati, Rocchi e Deri per gli ospiti). Proprio quando il pareggio si va materializzandosi sul referto, i direttori di gara ci mettono lo zampino e rovinano la serata a mister Laurenti, una vera furia nel post-partita. Osserviamo la cronaca per capire.

Gli arbitri disegnati per questo match, dei quali risentiremo parlare, sono il sig. Davide Colaci e il sig. Giovanni Carlo Agria, entrambi di Prato. L'inizio della gara, come da probabile pronostico, è subito di marca biancorossa: i ragazzi di Laurenti, infatti, approfittano dell'impaccio causato dal fondo sabbioso al Cascina Montecalvoli e, sin dall'inizio, provano a ferire. Nonostante i numerosi tentativi, comunque, la retroguardia pisana si chiude bene e non lascia mai passare le conclusioni locali, salvo per l'occasionissima di Masini, al 6', impreciso a un passo da Perretta. Ed è proprio il tentativo del longilineo pivot fiorentino ad essere l'unico brivido della gara, per parecchi minuti. Le formazioni, infatti, si affrontano a viso aperto ma trovano grosse difficoltà nel concludere in porta e anche solo nell'entrare in area. Il Cascina Montecalvoli, addirittura, non crea quasi nessuna azione da rete, se togliamo un pallonetto pregevole di Pieri (fuori misura) e un diagonale dalla destra di Salvini, che liscia il palo lontano. Per giunge al primo, vero sussulto del match, bisogna attendere il 19': Cappelli, dopo un lungo palleggio locale, imbuca perfettamente nell'addormentata difesa pisana e trova Masini, a un passo dal portiere, che con un colpo di tacco magistrale inganna Perretta, rubandogli il tempo. 1-0.
Il vantaggio del Deportivo, comunque, non riesce a smuovere la gara: gli ospiti mantengono la calma e continuano a trovare difficoltà nella manovra offensiva; i biancorossi, invece, non trovano più spunti decisi e rimbalzano nell'affollata metà campo avversaria. Ad interrompere la quiete, quattro minuti dopo, arriva Mannazzu: l'ex-Giovanile Montecalvoli supera la metà campo, costruendo una ripartenza, e appena trova lo spazio lascia partire un insidioso bolide rasoterra che supera Banchi e gonfia la rete alle sue spalle. 1-1.
Neanche il pareggio, però, riesce a mettere pepe sulla gara: i restanti otto minuti del primo tempo si possono archiviare con un buon tentativo di Umalini dalla distanza (deviato da Banchi), un colpo di punta di Masoni (di poco impreciso) e la grande azione sull'asse Salvini-Filingeri, poi sprecata malamente davanti alla porta. Il primo tempo, dunque, termina qui.
La ripresa sarà decisamente più interessante. Nei primi cinque minuti si presenta uno strano fenomeno: il Chiesanuova, infatti, rischia il nuovo vantaggio con due colpi di testa (Sommario e Valenti), non comunissimi in questo sport, sui quali Perretta deve fare gli straordinari. Il forcing biancorosso è maggiore rispetto a quello degli ospiti e, al 10', Cipriani deve miracolare in zona difensiva, togliendo un pallone dal secondo palo che sarebbe stato sicuramente convertito in rete, seppur rischiando un autogol. L'intervento del numero 8 gialloblu, vedendo il risultato finale, vale almeno quanto un gol segnato. Dopo una serie di contropiedi alternati, al 12', i direttori di gara danno i primi segni di instabilità. E' imbarazzante il siparietto inscenato con il contatore dei falli: prima di giungere al conteggio esatto, infatti, bisogna passare per la chiamata errata di Colaci e le difficoltà comprensive di Agria. Ristabilito (con difficoltà) l'ordine, Bartalucci si fa pericoloso, ma risponde Vairo con una velenosa punizione, di poco imprecisa. Al 20', invece, Masini crea l'ennesimo pericolo a Perretta, bravissimo nel rubargli la palla dai piedi, mentre tentava di approfittare dell'unico errore di Ferrigno, protagonista di un match superbo. Al 23', arriva il primo match point ospite con un tiro libero: la conclusione di Salvini, però, si stampa sul palo e finisce a lato. Da quel momento, è caos: gli ospiti tentano di sfondare, soprattutto con l'attivissimo Salvini, ma la retroguardia fiorentina regge bene e resiste agli urti. E' al 30' che si risolve la partita o, meglio, viene risolta dagli arbitri: comminata una punizione di seconda dal limite, per gioco scorretto del Deportivo, reo di aver consegnato due volte palla all'estremo difensore. Nel frattempo, viene ammonito Masini per proteste e Pieri si presenta alla battuta. La conclusione del centrale è potente, ma trova in pieno la barriera. Il tocco della muraglia biancorossa, però, viene fatto con le mani, atte a proteggere il volto: dopo un attimo di esitazione, con le proteste degli ospiti, Agria indica il dischetto del rigore. Si scatena un putiferio, fuori e dentro, che si risolve in parte con l'espulsione di Masini. A Salvini tocca trasformare il penalty, nella surreale atmosfera creatasi. Il bomber pisano non sbaglia e consegna i tre punti alla squadra. 1-2.

Nel dopogara, ovviamente, arrivano le scuse della formazione ospite, consapevole che un rigore del genere, al terzo minuto di una partita di questo tipo, è veramente folle. Infinite le proteste locali, con un mister Laurenti furibondo. Il Deportivo, quindi, perde l'imbattibilità casalinga dopo parecchio tempo in un match atipico, mentre il Cascina Montecalvoli diventa capolista, almeno per due giorni. Primo colpo esterno per Banchini, fondamentale per il morale, visti i prossimi due incontri: Terranuovese e Gilbarco Cecchi, le dirette inseguitrici.

PAGELLE

M. Perretta: 6.
Stasera non ha un granchè da fare. La sua retroguardia, nonostante le spinte dei locali, chiude bene e gli evita parecchio lavoro. Se togliamo qualche ottima uscita sui piedi di uno scatenato Masini e la prodezza sulla quasi autorete di Cipriani, non rimane molto da commentare. Il colpo di tacco del suddetto Masini, valevole per il vantaggio provvisorio del Deportivo, lo vede completamente scagionato. Cassa integrazione.

Filingeri: 6.
Sembrerebbe continuare bene, il cammino del brevilineo numero 2 gialloblu. Un'altra partita di spessore, giocata con estremo impegno e molta concentrazione. Viene inserito inizialmente in una fase molto dura della gara, con il Deportivo che incalza spaventosamente e gli ospiti che devono rinculare e tenere duro. Non sfigura assolutamente in fase difensiva e, anzi, rischia di confezionare una rete con l'ormai assiduo compare Salvini. Incoraggiante.

Umalini: 6
. Strano a dirsi, nella prima frazione di gara è uno dei più attivi, sotto l'aspetto offensivo. Nonostante una buona dose di errori di controllo, dovuti anche al fondo ingannevole dell'impianto fiorentino, l'ex-Futsal Cascina è coraggioso e propositivo, in zona d'attacco. Sufficiente anche nel palleggio e nella fase di chiusura. Una buona gara, quindi, in un match difficoltoso. Rinascente.

Ferrigno: 7.
Man of the match, per questa sera. Sembra che stia prendendo le misure giuste ai suoi nuovi compagni e stia iniziando ad assimilare i meccanismi di mister Banchini. Questo, manco a dirlo, è tutto oro colato, per il Cascina Montecalvoli. Sicuramente migliore del compagno Pieri, gestisce la fase difensiva con ardore ed esperienza, rendendo difficile la vita ai fiorentini, soprattutto a Masini. Fisicamente inamovibile, sfiora anche una rete nella ripresa. Colosso.

Pieri: 5.5.
Il direttore d'orchestra ha perso la bacchetta. Non che fosse un match semplice, ovviamente, ma è mancato in sostanza, sia per l'aspetto tattico che per quello caratteriale. Se non si fossero sentite le ripetute urla di Mario Perretta, la retroguardia pisana sarebbe stata stranamente silenziosa. Forse il ginocchio preoccupa, forse c'è ancora da smaltire la preparazione. Ma manca precisione anche sui calci piazzati, un suo marchio di fabbrica. Ingolfato.

Mulargia: 5.5.
Piuttosto assente o, almeno, non cattivo e arrembante come suo solito. Per quanto attento e preciso in fase di chiusura, non da grande spettacolo in quella di palleggio e finalizzazione. Fa fatica anche a vedere i compagni liberi, come dimostra un tentativo temerario dalla distanza nel primo tempo, mentre Cipriani se ne sta allegramente smarcato alla sua destra. C'è da rivedere qualcosa, ma la fiducia è ancora intatta. Anestetizzato.

Mannazzu: 6.5.
Arrivava da due giornate di stop... Ma che ritorno! Partita praticamente perfetta, per il numero 7 della compagine gialloblu. Rapido, preciso ed estremamente velenoso quando attacca. Dribbling secchi e conclusioni al cianuro, tutte minacce costanti e preoccupanti per Banchi. Il pareggio, non a caso, parte dal suo piede: staffilata rasoterra da metà campo e pallone che si insacca. Sarà difficile tenerlo fuori di nuovo. Vipera.

Cipriani: 6.5.
Una grande prestazione anche per lui. Dopo un inizio stagione da incubo, passato tra pesanti errori e un morale altalenante, stasera sembrerebbe uscire dal tunnel. Arcigno, roccioso e mai domo. Con un intervento difensivo, atto a disinnescare l'imbucata di Cappelli per Masini, scongiura la sicura rete del Deportivo e suona la carica ai suoi, quasi più minacciati da quel momento. Ottima prova: risorge dalla ceneri e splende sotto i riflettori. Araba Fenice.

S. Perretta: 5.
Praticamente nullo, là davanti. Stasera c'è l'attenuante del campo, insolito e insidioso, ma non è la prima volta che offre prestazioni di questo genere, in questa prima parta d'annata. Manca di freddezza e rapidità, doti che hanno fatto di lui, in passato, uno dei bomber più pericolosi delle categorie più basse. Per adesso, però, sembra essersi bloccato mentalmente, incapace di assimilare il salto di qualità. Speriamo in una pronta risalita. Fossilizzato.

Salvini: 6+.
Merita una nota d'elogio solo per aver avuto il coraggio e la freddezza di trasformare quel rigore, al terzo minuto di recupero, in un clima agghiacciante. Per il resto, invece, partita difficile che lo ha visto parecchio sofferente, sia per la marcatura abile e soffocante di Cappelli, sia per la sabbia presente sul fondo che ha reso impossibili i dribbling del bomber di Collesalvetti. Si sveglia, con un rigurgito d'orgoglio, nei minuti finali e stende il Deportivo a tempo scaduto. Renato Cesarini.

Vairo: 6.
Una buona prestazione anche del ragazzo di San Giovanni Rotondo. Mette sul piatto la solita dose di aggressività, concentrazione e compattezza e, almeno qui a Chiesanuova, questa sembrerebbe bastare. Assillante la sua interposizione a metà campo, efficace contro le infinite imbucate di Cappelli e i continui tentativi dei vari Sommario e Trapani. Sufficienza piena anche per lui, in una serata davvero difficile. Guerrigliero.

Banchini: 6.
E' ufficialmente impossibile, per lui, vivere con serenità una gara. Anche stasera, infatti, il tutto si risolve all'ultimo secondo e con parecchi dubbi. Questo non vuol dire che la sua squadra non sia all'altezza, ma c'è da vedere se il suo sistema cardio-circolatorio lo sarà fino alla fine! Assiste abbastanza impietrito ai primi minuti di entrambi i tempi, momenti in cui il suo quintetto ha sofferto di più, e tira un enorme sospiro di sollievo nel finale. Miracolato.

Marco Voir,
addetto stampa Cascina Montecalvoli C5
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