Di nuovo... (sogno)

Sono in casa mia, accovacciata sul pavimento della camera da letto con il fare di dormire. E. appare dalla porta col suo sguardo. Io lo osservo. Non so come, me lo ritrovo sulle gambe: avrebbe dormito anche lui con noi [della famiglia].
Mio padre è sospeso fra il mio letto e il pavimento. Da fuori la porta d'ingresso è accesa la lampada che usiamo quando io e mio fratello torniamo tardi la sera. Inizia col dire che sarebbe stato un dispendio di corrente e io lo contesto.
Appaiono dei "vichinghi", resuscitati. Ho delle immagini sfuocate, ricordo solo che nella camera da letto erano state collocate delle gabbie letto dai "vichingi" e noi tentavamo di nascondere una donna, ma invano.
Io chiedo al capo dei resuscitati il perchè avesse finto di non vedere la donna. Non ricordo la risposta.
Al sorgere del giorno, ritorno all'immagine iniziale: Enrico accovacciato sulle mie gambe. Gli stampo, con una mestizia immensa, due baci sulla guancia destra, pensando che non credevo potessi ancora farlo. Lui finge di dormire (le palpebre vibrano), fa per mettere una mano sulla mia coscia ma mio padre (sempre sospeso fra il letto e il pavimento) inveisce contro di lui. Io urlo dicendogli che lo sa che non me lo deve toccare [Enrico] e che non si lamenti se poi lo tratto male [a mio padre] (non ricordo il termine preciso).
Prendo il telecomando e lo batto contro il televisore. Mi volto verso Enrico e gli dico che più di così non posso/va di fare altro e che esce fumo dal televisore.
Poi, lo vedo seduto in cucina che mi osserva.

Per tutto, il sogno ha aleggiato una malinconia che mi rimane addosso tuttora.

Mimmi devi scaricare quei pensieri che tieni dentro

Più che altro devo lasciare che il periodo "disorientamento malinconico" passi.
Non posso fare nient'altro.

ci sono amore e malinconia, ma anche violenza repressa.

Solo il tempo può aiutare

intanto, mi incavolo con un ragazzo che ho visto alle poste.
cioè, tu mi guardi, mi fissi con quello sguardo, mi sorridi e... non mi chiedi il numero?!

questa è la nostra Mimmi