E' morto Enzo Biagi

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Askani
00martedì 6 novembre 2007 08:35
MILANO - Enzo Biagi è morto poco dopo le otto alla clinica Capitanio di Milano, dove era ricoverato da una decina di giorni. Al momento del decesso del popolare giornalista e scrittore c'erano al capezzale le due figlie Bice e Carla, e i generi di Biagi.
indifference
00martedì 6 novembre 2007 12:32
***
e con lui va via tanta di quella poca libertà che è rimasta nella televisione e nella carta stampata. chiunque dovrebbe ringraziarlo.
bogitina
00martedì 6 novembre 2007 16:02
[SM=x245541]
meulen
00martedì 6 novembre 2007 22:26
Dj Palude
00mercoledì 7 novembre 2007 10:29
t.r.e.
00mercoledì 7 novembre 2007 10:31
Quando la parola è indagine dell'uomo.
addio Biagi
Lorenzo.studente
00mercoledì 7 novembre 2007 19:52
Un Uomo [SM=x245550]
Askani
00giovedì 8 novembre 2007 21:50
MILANO - "Non c'è mai stato un editto bulgaro
né ho mai detto che questi signori non dovevano fare televisione": con queste parole Silvio Berlusconi, dopo la morte di Enzo Biagi, torna sulle accuse di aver cacciato - quando era la governo - il grande giornalista dalla tv pubblica.

"Tutto e' stato sconvolto - continua l'ex presidente del Consiglio - la verità è che io criticai, e la critica è ancora valida, come veniva usata la tv, soprattutto quella pubblica, pagata con i soldi di tutti e dissi che i dirigenti nuovi che verranno dovranno evitare che ciò si ripeta. Non c'era nessuna intenzione di far uscire dalla televisione e neppure di porre veti alla permanenza in tv di chicchessia. Quindi ancora una volta è stato tutto deformato dalla sinistra.

Berlusconi scatenò la polemica in una conferenza stampa svoltasi in occasione di una visita ufficiale a Sofia il 18 aprile 2002. "L'uso che Biagi, Santoro, ... come si chiama quell'altro ... Luttazzi, hanno fatto della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga".

Gentiloni: "L'editto bulgaro una vergogna". "Non so se sia una barzelletta o un'amnesia. So per certo, e in Italia io c'ero, che dopo quanto ha detto Berlusconi in Bulgaria, Enzo Biagi e con lui Santoro e Luttazzi si sono visti sospendere i loro programmi televisivi e sono scomparsi dalla Rai". Così il Ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni risponde ad una domanda dei cronisti sull'editto bulgaro dell'allora premier Silvio Berlusconi. E proprio nei giorni in cui si compiange il cronista, da Bologna Gentiloni ricorda: "E' stata una vergogna, che per fortuna negli ultimi tempi si è almeno in parte riparata".

Giulietti: "I Tg ritrasmettano la dichiarazione di Sofia". Ancora più dure le parole del portavoce di Articolo 21, Beppe Giulietti: "Silvio Berlusconi ha dichiarato che l'editto bulgaro non c'è mai stato. Francamente ci sembra una battuta irrispettosa e offensiva. In ogni caso - aggiunge - ci auguriamo che questa sera Tg pubblici e privati, tra cui quelli di proprietà del Cavaliere, ritrasmettano, per amore della libertà, quel pezzo di storia televisiva. E facciano così sapere agli italiani che, a poche ore da quella dichiarazione in Bulgaria, un gruppo di fedelissimi esecutori, ancora tutti seduti al loro posto, diedero applicazione all'editto".

Travaglio: "Si vergogni chi gli ha rovinato gli aultimi anni di vita". Il giornalista Marco Travaglio è arrivato alla camera ardente del collega nell'ora di chiusura e non ha potuto visitare la salma di Enzo Biagi. Ma non ha comunque esitato a fermarsi per dire che "chi gli ha rovinato la vita negli ultimi anni dovrebbe vergognarsi". Marco Travaglio ha ricordato il suo rapporto con Enzo Biagi, "soprattutto le telefonate". "Ci vedevamo a cena - ha detto - e mi telefonava tutte le volte che lo citavo nei miei articoli. Mi diceva di stare attento e non espormi troppo". "E' brutto morire - ha aggiunto il giornalista - perchè si iniziano a dire cose a cui non si può più rispondere. Biagi è stato trascinato in una polemica politica senza essere stato mai un combattente politico. Ci voleva la stretta autoritaria degli ultimi anni per trasformare Biagi in un comunista". Infine, Marco Travaglio ha spiegato il suo cordoglio: "Dopo Montanelli ho perso l'ultimo nonno".
ciottolina:-)
00venerdì 9 novembre 2007 01:19
...ho perso le parole [SM=g27971]
ActiasLuna
00venerdì 9 novembre 2007 18:39
Dal marzo scorso avrebbe dovuto avere una spazio televisivo sulla terza rete nazionale, ma è stato molto comodo aspettare che si spegnesse nell'attesa di far ascoltare ancora una volta le sue lucide analisi alle orecchie di alcuni Italiani troppo a lungo privati di un'informazione garbata, ricca di testimonianze e citazioni. Miseri orfani questi pochi, turlupinati da chi usa e abusa!

Ora abbiamo un ex pasionario flavochiomato in uno studio rosso e nero che gestisce un programma che disturba la peristalsi anche a chi in passato lo apprezzava ed un comico sessuomane e inacidito, relegato in rete periferica, che prende in prestito i titoli dei suoi spettacoli da autori della letteratura. L'imitatrice-attrice e presentatrice, invece, fa cinema, fa i documentari di successo. Questo serve a poter permettere ad un ex premier di dire a testa alta al popolo che nessuno censura la satira o fa liste di proscrizione.
Poi Casini, ospite di Vespa, si permette di dire che voleva tanto bene a Biagi come persona e apprezzava il professionista per la sua fede nella verità, anche se era un giornalista "scomodo", che ha dato fastidio a qualche potente.

Sono così dispiaciuta; forse anche delusa.
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