ESCE IL TERZO CAPITOLO DE " I PIRATI DEI CARAIBI "

Inviato: 09/05/2007 - 19:42 Oggetto: Esce il terzo capitolo de "I Pirati dei Caraibi"

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Il film esce in tutto il mondo il 25 maggio, il precedente ha incassato oltre 1 miliardo di dollari
Il protagonista: "Voglio esplorare tanti altri territori nei panni del capitano Jack"
Depp, terzo capitolo della saga dei Pirati
"Io e Keith Richards, che avventura"
di SILVIA BIZIO


Johnny Depp, versione pirata
LOS ANGELES - Due promesse almeno sono contenute nel terzo capitolo dei "Pirati dei Caraibi - Alla fine del mondo", che esce dappertutto il 25 maggio: risolverà le storie di ognuno dei personaggi introdotti nei primi due; la Walt Disney potrà nuovamente contare su incassi stratosferici. Tornano dunque i protagonisti principali: il capitano Jack Sparrow (Johnny Depp), Elizabeth (Kira Knightley) e Will Turner (Orlando Bloom), oltre a Geoffrey Rush, Bill Nighy e Keith Richards nei panni del padre di Jack. In questa terza puntata, Lord Culter Beckett ha preso controllo della terrificante nave di spiriti Flying Dutchman e Will, Elizabeth e il capitano Barbararos partono per reclutare i Lord della pirateria che permetteranno loro di sconfiggere una volta per tutte Beckett e la sua Armada. Ma il miglior pirata di tutti, il capitano Jack Sparrow, manca all'appello, e la caccia si trasforma in un disperato tentativo di salvarlo, prima di arruolare altri mostri e divinità marine in un mondo in cui alla fine nessuno si fida più di nessuno e le battaglie si scatenano sempre più furiose. Johnny Depp è rimasto a Londra, dove è impegnato per la fine delle riprese di "Sweeney Todd" di Tim Burton, a causa della improvvisa malattia della figlia. Lo abbiamo raggiunto per telefono.

Cosa significa per lei la fine di questa serie?
"In effetti questo film lascia aperta la possibilità di un quarto o quinto capitolo, il che onestamente non mi dispiace affatto. Voglio esplorare tanti altri territori nei panni del Capitano Jack.

L'enorme successo di questi film ha influenzato la sua vita?
"Il Capitano Jack mi ha dato tanto. Come la maggior parte di voi sa io ho vagato per anni a Hollywood ed ero fortunato se cinque persone vedevano i miei film, quindi "I Pirati" mi hanno fatto fare il grande salto, hanno offerto a me e la mia famiglia certi lussi che si ripercuoteranno forse sui miei figli e i figli dei miei figli. Ma quando ho deciso di accettare il ruolo del protagonista, all'inizio non ho pensato al possibile successo. Mi sono basato esclusivamente sull'istinto. Quando fra 20, 30, 50 anni i miei figli guarderanno questi film non mi sentirò imbarazzato".

Mare, cattivo tempo, due anni di lavoro... non è la tipica esperienza cinematografica!
"È uno strano lavoro per un uomo adulto. C'erano momenti in cui eravamo ai Caraibi o alle Bahamas e tutto sembrava andare bene e improvvisamente dovevamo sloggiare perché ci stava arrivando addosso una tempesta. Ma dopo un anno di quella vita niente sembrava più strano, era solo assurdo! La mia fortuna è stata quella di non soffrire il mal di mare, intorno a me credo di aver visto ogni tonalità di verde sulla faccia degli attori e della troupe!".

Come è stato l'arrivo di Keith Richards sul set?
"È arrivato come un pistolero, ha affascinato tutta la troupe e se ne è andato. È stato bellissimo, e ha dato tanto al personaggio del padre di Jack. Gli hanno persino fatto fare una chitarra speciale: c'è un momento in cui Keith prende in mano la chitarra... Ma sarebbe orribile se dicessi una parola di più".

Regia di Tim Burton, scenografia di Dante Ferretti. Il musical "Sweeney Todd" sarà un trionfo...
"Questa è la mia sesta volta con Tim Burton, sono un grande fan di Tim e sono convinto che ha superato se stesso. Quando poi hai Dante Ferretti che costruisce dei set che vorresti portarti via, un'opera d'arte maestosa, la musica di Steven Sondheim e il direttore della fotografia Darius Wolski che ha fatto la trilogia dei Pirati, vi lascio immaginare il resto".

Lei si avvicina alla mezza età, come si sente?
"Sento di essere dove devo essere. Voglio solo salute e felicità per i miei bambini, la mia famiglia e la gente in generale. Non voglio sembrare melodrammatico, ma la vita è la canzone di un uccello nel grande schema delle cose, quindi chiunque noi siamo, tanto vale godercela".

(8 maggio 2007) fonte Repubblica.it