Esecuzione Sculture Egizie in Diorite - Carotaggi/Fori di Trapano - nessun mistero e niente alieni..menomale

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FLORIS77
00lunedì 6 agosto 2012 22:22
Molte volte sarà capitato di leggere sui classici libri fantaarcheologici delle incomprensibili capacità degli antichi Egizi nel campo della lavorazione della pietra dura, utilizzata sia per le loro statue in DIORITE sia per la realizzazione di carotaggi/trapanazioni nel duro GRANITO.
Poi, di come è stato possibile realizzare il grande sargofago, della possibilità che utilizzassero un impasto per modellare le statue che poi venivano fatte indurire, di vasi ottenuti con un avvolgimento di corda interna e di altre fantasione teorie che a volte asserivano l'uso di trapani ultrasuonici..
secondo me, arrivare a dire che gli Egizi avevano trapani ultrasuonici è un chiaro sintomo di follia, senza offesa per nessuno.
Nelle foto che seguono riporto alcune chiare e semplici testimonianze rilevate in varie parti del mondo in cui non la DIORITE, ma bensì la DOLERITE (minerale ancora piu duro della diorite nera) veniva tranquillamente "TRAPANATO" da uomini preistorici mooooolto pazienti grazie al semplice ausilio di un trapano a punta della stessa pietra, polvere di SMERIGLIO ed altri minerali che affioravano all'epoca la cui capacità di penetrare la dura pietra è sostanzialmente intrinseca.
Alcune delle zappe preistoriche sono state fotografate nel museo Archeologico di Cagliari, si notano benissimo le RIGHE a SPIRALE che evidenziano l'abbassamneto progressivo della perforazione, lenta e intervallata ma comunque precisa, un foro impressionate visto da vicino.

Altra faccenda insolita, se davvero le statue in DIORITE erano impastate e cotte come con le formine di argilla, perchè tanti particolari grossolani, le braccia attaccate al corpo, gli occhi ed alcuni punti con chiari segni di lavorazione grossolana, dita dei piedi alquanto oscene, visi da bambinoni, attaccatura e stacco del rilievo senza linea di delimitazione, interno cosce lasciato grezzo (si sarebbe potuto rimuovere con un semplice legnetto l'impasto in eccesso per valorizzare tutti questi particolari no???)
insomma dai, se davvero si fosse usata una materia plastica i particolari sarebbero stati molto piu curati e definiti.
Poi, per lucidare, un po di polvere di SMERIGLIO con un panno e passa la paura, stesso metodo a memoria usato per pulire i geroglifici sui muri.
Lo SMERIGLIO è usato ancora oggi per tagliare pietra e acciaio.

Giusto per capire che difficoltà c'è nel lavorare questa DIORITE, grazie all'ispirazione di un libro sulle famose pietre di ICA, ho provato sulla base delle mie modeste conoscenze metallurgiche ad incidere senza l'ausilio di motori questa pietra durissima, usando:
1-SEGA DA FERRO
2-PUNTE HSS
3-FRESE PER PIASTRELLE
4-PUNTERUOLO OTTENUTO DA LIMA PER SEGHE ELETTRICHE
5-VANADIS 60, UN ACCIAIO DURO COME LA STESSA DIORITE
6-FRESE A PUNTA DIAMANTATA.

Come previsto, sono riuscito solamente a scalfire questa pietra e con l'uso delle frese diamantate, i vari acciai non hanno scalfito quasi nulla.

A memoria ricordo che gli Egizi lavoravano questa pietra con la DOLERITE, minerale piu duro della DIORITE stessa, come con le sfere ritrovate in loco, scalpelli in stile ascia e magari altro, un lavoro lunghissimo e laborioso ma comunque efficace.
A voi le foto...

ALBUM FOTO


p.s.
mi piacerebbe che questo post divenisse una raccolta dei metodi di lavorazione delle pietre dure nell'antico Egitto, chiunque ha materiale e foto potrebbe postare qui le sue esperienze, cosi, finalmente quando qualcuno dirà ancora in giro per la rete che le statue Egizie forse sono state scolpite anche con moderni LASER!!! (oh my God!! [SM=g1621246] ) magari grazie a questo piccolo post potrebbe anche riaversi dal rapimento Alieno che ha subito...
Grazie e spero gradirete..
[SM=x822710]
mavir
00martedì 7 agosto 2012 10:26
Bell' inizio
Mi fa molto piacere leggere un simile post perché:
- La tecnica è spiegata in modo semplice e credibile.
- Perché non si fanno tante "chiacchere" inutili come spesso succede.
- Non si fa ricorso a spiegazioni fumose o .... extraterresti / esoteriche.
- Sono stati condotti esperimenti pratici. Insomma un po' di "cantiere" in piccolo.

Questo post potrebbe servire al suo autore da "base" per continuare al sua ricerca, approfondendo l'argomento e poi, magari, sintetizzare tutte le esperienze fatte scrivendo un testo sulle tecniche di lavorazione della pietra nell'Antico Egitto.
Sarebbe molto interessante.

Complimenti.
MaVir
FLORIS77
00martedì 7 agosto 2012 16:22
Grazie per l'icoraggiamento, proseguo con il postare un video diseducativo ricco di fantasticherie seguito da qualche piccola delucidazione, poi, qualche foto sempre inerente la lavorazione delle pietre nel periodo preistorico eseguita qui in Sardegna.

video
Come avrete visto nel video, al minuto 05.40 sec, il folle archeologo cerca di dimostrare che le pietre scolpite dai presunti Alieni sono perfettamente a squadra, ovvero a 90° precisi....una forza sti alieni!!!
Peccato che si nota benissimo che le pietre presentano una squadratura alqualto approssimativa, la luce filtra benissimo dalla squadretta.
Al minuto 08.09 sec., invece si notano 2 fori simili ad occhi, perfettamente e deliberatemente venuti malissimo, a volte gli alieni sono un po dispettosi, o, forse quel giorno il tecnico del laser era in ferie su Aldebaran..capita..
altro foro mal squadrato al minuto 09,56 sec.
Al minuto 08,19 sec. il test del taglio laser, venuto anche malino rispetto al metodo usato dagli antichi artigiani, magari potrebbe iniziare a sorgere l'idea che i blocchi non sono stati tagliati dai potenti mezzi alieni..chissà..

Di seguito qualche foto, chiaccherando con un amico archeologo di Cagliari, sono venuto alla luce di come e con che potenti mezzi i nostri antenati preistorici hanno eseguito lavorazioni sulla dura pietra locale, in loco infatti sono stati ritrovati numerosi e potentissimi pestelli in pietra, simili alla foto che seguirà.
Il segreto??
Moooooooolto tempo a disposizione, diversa concezione del tempo e tanta passione.
Un esperimento condotto dalla equipe di archeologi ha appurato che per scolpire 1cm di pietra (tipologia litica delle tombe dei giganti) occorrevano circa 12 ore di pestellamento in loco sullo stesso punto..peccato non aver avuto anche in Sardegna i potenti LASER delle altre civiltà, infatti come noterete il Nuraghe di barumini è costruito con pietroni sbozzate alla menopeggio..purtroppo ci siamo dovuti accontentare dei pestelli qui..
Grazie per l'interesse e buona visione...
[SM=x822712]




e queste forme stondate e curve..ma come mai le avranno realizzate???
Fose con lo stesso metodo con cui macinavano i farinacei???
Voi che ne dite, una sola ricetta, PIETRA MANGIA PIETRA...


[SM=x822713]
mavir
00martedì 7 agosto 2012 16:48
Ma Floris (mi viene quasi da dire: "Ehi Giova" come dice qualcuno) ho visto il filmato...
E' facile risolvere così i problemi...
D'altra parte sapessi quanti ne ho trovate di "soluzioni geniali" occupandomi della costruzione della Grande Piramide.
Continua così.
Cordialmente.
MaVir
FLORIS77
00martedì 7 agosto 2012 20:24
spostamento enormi blocchi
Continiuamo allora... altro paradosso in cui si inciampa spesso...ma come riuscivano a movimentare dei blocchi del peso anche di 70 tonnellate!!!???

ricordo che 1metro cubo di roccia calcarea pesa in media circa 2,5 tonnellate, quindi:
1M3= 2,5 TON
2M3= 5 TON
10M3= 25 TON
20M3= 50 TON
30M3= 75 TON

Di sicuro avevano bisogno di centinaia di migliaia di uomini a tirare con corde e a far scivolare su tronchi, un lavoraccio immane!!!
Peccato che lo "ZIO" attempato nel video dimostri che quello che veramente serve è il cervello...
Buona visione:
[SM=x822710]
VIDEO ESEMPLICATIVO SPOSTAMENTO ENORMI BLOCCHI DI PIETRA
mavir
00mercoledì 8 agosto 2012 10:27
Spostamento enormi blocchi
FLORIS77, 07/08/2012 20.24:

Continiuamo allora... altro paradosso in cui si inciampa spesso...ma come riuscivano a movimentare dei blocchi del peso anche di 70 tonnellate!!!???


Caro Floris,
ho visto il filmato, ma questa volta non sono d'accordo.

Quello che è mostrato non poteva essere fatto dagli Egizi per vari motivi il primo tra tutti è quello che gli Egizi NON potevano fare le strutture in legno mostrate nel filmato per mancanza di ... legno, chiodi, perni, viti, piastre metalliche, ecc...
All'epoca di Cheope siamo 47 secoli fa' in piena Età del Bronzo (in Italia alla stessa epoca c'era Otzi l'uomo di Similaun) gli Egizi non conoscevano la ruota, il ferro e molte altre cose.

In uno spazio ristretto (come quello di questo pur interessantissimo Forum) è difficile spiegare tutto, quindi mio malgrado, anche se è sempre poco simpatico citare se stessi, ti consiglio di leggere il mio libro "Nel cantiere della Grande Piramide" (Ed. Ananke 2012) nel quale spiego, in maniera molto più semplice di quella mostrata nel video, come gli Egizi spostassero i blocchi.

Ti segnalo che uno dei più autorevoli egittologi viventi è il Prof. Silvio Curto il quale, non solo mi ha onorato facendomi una recensione molto lusinghiera sulla prestigiosissima rivista "Aegyptus", ma che ha detto che il sistema di spostamento dei blocchi da me descritto è quello che gli sembrava più aderente alle conoscenze e alle possibilità tecniche degli Egizi del tempo. (Ti segnalo anche che esiste una recensione del mio libro su questo stesso Forum).

Scusami se mi sono permesso di intervenire, ma quando si parla di tecniche costruttive egizie, in me scatta la "deformazione professionale".

In ogni caso ti rinnovo i miei complimenti perchè considero la tua ricerca molto interessante e condotta con lo spirito giusto.
Cordialmente.

MaVir

FLORIS77
00mercoledì 8 agosto 2012 22:05
Re: Spostamento enormi blocchi
mavir, 08/08/2012 10.27:


Caro Floris,
ho visto il filmato, ma questa volta non sono d'accordo.

Quello che è mostrato non poteva essere fatto dagli Egizi per vari motivi il primo tra tutti è quello che gli Egizi NON potevano fare le strutture in legno mostrate nel filmato per mancanza di ... legno, chiodi, perni, viti, piastre metalliche, ecc...
All'epoca di Cheope siamo 47 secoli fa' in piena Età del Bronzo (in Italia alla stessa epoca c'era Otzi l'uomo di Similaun) gli Egizi non conoscevano la ruota, il ferro e molte altre cose.

(Ti segnalo anche che esiste una recensione del mio libro su questo stesso Forum).

Scusami se mi sono permesso di intervenire, ma quando si parla di tecniche costruttive egizie, in me scatta la "deformazione professionale".

In ogni caso ti rinnovo i miei complimenti perchè considero la tua ricerca molto interessante e condotta con lo spirito giusto.
Cordialmente.

MaVir





Ciao Mavir, grazie per le delucidazioni, è sempre un piacere scoprire nuove cose e la prima cosa che ho fatto è mettere un promemoria per domani per ordinare il tuo libro dalla mia libreria ufficiale, sapere è piacere e quindi non devi scusarti proprio di nulla... Anzi, ti ringrazio e ne approfitto per illuminarmi ancora di piu nelle mie conoscenze.

Mi dici che all'epoca di Cheope non c'erano:
LEGNO
FERRO
RUOTA

Finalmente posso chieder lumi riguardo a vecchie letture inerenti proprio la presenza di questi elementi...vado èh..

LEGNO:
Lessi che compravano il legno di cedro dal Libano, era comunque poco quindi e poco diffuso??
Per far scivolare delle grandi statue usavano slitte in legno, sempre lavorato senza chiodi ma ad incastro per render salde le giunture (metodo usato ancora oggi in falegnameria per i cassetti in legno massello).
Dici che una chiave a pappagallo in legno grande circa 3 metri non ci sarebbe proprio uscita fuori almeno per i movimenti di rotazione??
Alla fine sarebbero bastati 3 frammenti di tronco, fissati con scassi e legati con corda di cui uno semovente in dipendenza della dimensione del blocco da fissare con un perno anche in legno, una cosa del genere..che ne pensi??


FERRO: si legge spesso del ferro ritrovato in meteoriti precipitati,
è possibile che lo conoscessero come elemento raro e quindi prezioso fino a farne gioielli in quel periodo ma non come elemento di uso comune per realizzare utensili quindi?

RUOTA: di questa ricordavo l'avvento piu recente nella loro cultura, e qui anche conoscendola nel quotidiano nemmeno io l'avrei mai usata per trasportare blocchi pesanti anche 5 tonnellate in media, anche perchè al primo fosso mi sà che sarebbe partito l'asse in legno di cedro..
[SM=g1621246]

Appena hai un minuto mi farebbe piacere rispondessi ai miei quesiti e magari mi indirizzassi al link della recensione del tuo libro che ordinerò domani..
Grazie ancora al tempo che mi dedichi..
[SM=x822713]
Hotepibre
00giovedì 9 agosto 2012 11:26
Re: Re: Spostamento enormi blocchi
FLORIS77, 08/08/2012 22.05:



...

LEGNO:
Lessi che compravano il legno di cedro dal Libano, era comunque poco quindi e poco diffuso??
Per far scivolare delle grandi statue usavano slitte in legno, sempre lavorato senza chiodi ma ad incastro per render salde le giunture (metodo usato ancora oggi in falegnameria per i cassetti in legno massello).
...

FERRO: si legge spesso del ferro ritrovato in meteoriti precipitati,
è possibile che lo conoscessero come elemento raro e quindi prezioso fino a farne gioielli in quel periodo ma non come elemento di uso comune per realizzare utensili quindi?

RUOTA: di questa ricordavo l'avvento piu recente nella loro cultura, e qui anche conoscendola nel quotidiano nemmeno io l'avrei mai usata per trasportare blocchi pesanti anche 5 tonnellate in media, anche perchè al primo fosso mi sà che sarebbe partito l'asse in legno di cedro..
[SM=g1621246]

...
[SM=x822713]



Intanto rinnovo il benvenuto in Egittophilia a nome dello staff; poi ti faccio i complimenti per la chiarezza espositiva e passo, se mi permetti, a cercare di dar risposta ai tuoi quesiti mentre lascio a Mavir il disquisire sulle questioni più prettamente "operative":

LEGNO & RUOTA:
corrisponde al vero che in Egitto il legno fosse estremamente raro e che per costruire le navi, ad esempio, venisse utilizzato legname proveniente dalle foreste del Libano. L'unico legno che abbondava era quello di palma, ma data la fibrosità e la flessibilità era decisamente inutilizzabile per scopi in cui era invece necessaria una certa robustezza.

A proposito della ruota per lo spostamento di materiali così pesanti, aldilà della tua giusta osservazione a proposito degli assali, il vero motivo per cui usavano slitte è che una ruota, data anche la minima superficie di appoggio con il suolo, sarebbe affondata nella sabbia sotto il peso immane mentre una slitta, la cui strada durante il trascinamento veniva adeguatamente bagnata e resa perciò più scivolosa, offriva maggiore superfice d'appoggio e consentiva un trasporto più agevole.

FERRO:
Uno dei tesori più famosi e ricchi al mondo è di certo quello della tomba di Tutankhamon che, come sai, contiene tra l'altro la meravigliosa bara d'oro massiccio del peso di oltre 100 Kg. eppure... uno degli oggetti più preziosi, sotto il profilo storico-archeologico, è un pugnale... in ferro!
E questo proprio perchè nell'Egitto del 1500 a.C. il ferro era davvero sconosciuto mentre era ben noto ai suoi nemici storici: gli Hittiti.
Proprio a questi ultimi, perciò, che disponevano della materia prima ed erano in grado di lavorarla, si ritiene di poter far risalire il pugnale in ferro probabile dono al Re.
In questo caso, effettivamente, si tratta di ferro meteoritico.
FLORIS77
00giovedì 9 agosto 2012 12:45
Grazie per avermi delucidato Hotepibre, oggi pomeriggio passerò a ritirare il libro consigliatomi da Mavir.
Per il legno di palma sono in pieno accordo, si sfalderebbe come una spugna secca
sotto pressioni litiche cosi importanti.

Per le slitte avevo anche visto un documentario in cui venivano costruiti veri e propri "binari di legno" per convogliare alcuni blocchi da un loco all'all'altro con il semplice ausilio di corde per trascinarli con il minimo attrito, i blocchi erano posti su slitte e quindi il contatto in scorrimento era legno su legno, veloce e stabile, nonchè necessitante di una accettabile fatica.
sargon.
00giovedì 9 agosto 2012 16:15
Mi complimento con floris77 per il suo post molto ben documentato al quale vorrei aggiungere qualche altra nozione.
Per il legno in Egitto si usava anche quello di acacia nilotica, legno molto più duro e resistente del cedro, dobbiamo considerare che allora le condizioni climatiche erano un po diverse di oggi, con il Fayum e il nord Sinai molto più verdeggiante.
Per i trasporti di grossi carichi la slitta o i rulli erano senza dubbio molto pratici bastava avere gente abbastanza per trainarli. Il trasporto fluviale merita un capitolo a parte, basta leggere la cronache dell' architetto Ineni con la descrizione della grande chiatta per trasportare i due obelischi di Hascepsut, lunga 60 m e larga 20.
Per quanto riguarda la lavorazione della diorite, vorrei spiegare che tale pietra, che ha una durezza Mohs di 7, veniva lavorata con polvere e punte di smeriglio o corindone, Al2O3, di durezza 9,
tutt' oggi largamente usato come abrasivo, proveniente dall' isola di Salamina.
Poi attenzione che le punte o mole da taglio usate oggi con trapani , si surriscaldano fortemente perla rapida rotazione e perdono molta forza abrasiva, mentre il trapano a a mano era più lento ma molto efficace.

emilioraffaele
00sabato 11 agosto 2012 15:45
Complimenti anche da parte mia. Credo proprio che gli egizi utilizzavano molte delle tecniche nel documentario, aggiungetevi l'abbondanza della forza lavoro....
Riccardo Banchi
00martedì 14 agosto 2012 09:05
Benvenuto "Floris"!
Anch'io apprezzo la tua voglia di sfatare dicerie che vanno molto di moda, e anche il tuo entusiasmo.
Non aggiungo nulla, in quanto gli altri mi sembrano decisamente preparati nel merito.

Ric [SM=x822709]
sargon.
00mercoledì 15 agosto 2012 15:43
Dalle osservazioni di Petrie sul sarcofago di granito della Camera del Re nella piramide di Kheope, lo studioso osservò che era tratto da un unico blocco di granito e sulle facciate esterne ci sono le tracce dello strumento usato per squadrarlo. Petrie ritenne che lo strumento usato doveva essere una sega, probabilmente una sega, sulla quale dovevano essere inseriti degli utensili più duri del granito. Quindi per avere materiali più duri del granito, durezza 7 della scala Mohs, bisognava ricorrere a un minerale di durezza 9. Ma lo svuotamento della parte interna sollevò degli interrogativi ancora maggiori dei quali offrì una spiegazione: " ... gli egizi hanno adottato un loro sistema di segatura da una forma rettilinea a una circolare curvando una lama a formare un tubo che ruotando scavava un foro rotondo, così asportando le carote rimaste in quei solchi furono in grado di di scavare grandi buchi con il minimo di fatica."
(tratto da " L' altro Egitto" di A. Gualandri





sargon.
00mercoledì 15 agosto 2012 15:44
sargon.
00mercoledì 15 agosto 2012 16:08
Dalle osservazioni di Petrie sul sarcofago di granito della Camera del Re nella piramide di Kheope, lo studioso osservò che era tratto da un unico blocco di granito e sulle facciate esterne ci sono le tracce dello strumento usato per squadrarlo. Petrie ritenne che lo strumento usato doveva essere una sega, probabilmente una sega, sulla quale dovevano essere inseriti degli utensili più duri del granito. Quindi per avere materiali più duri del granito, durezza 7 della scala Mohs, bisognava ricorrere a un minerale di durezza 9. Ma lo svuotamento della parte interna sollevò degli interrogativi ancora maggiori dei quali offrì una spiegazione: " ... gli egizi hanno adottato un loro sistema di segatura da una forma rettilinea a una circolare curvando una lama a formare un tubo che ruotando scavava un foro rotondo, così asportando le carote rimaste in quei solchi furono in grado di di scavare grandi buchi con il minimo di fatica."
(tratto da " L' altro Egitto" di A. Gualandri





FLORIS77
00mercoledì 15 agosto 2012 17:56
Molto interessante Sargon, leggevo proprio nel forum di un reperto conservato presso il museo di Torino (spero che la memoria non mi imbrogli) che è il trapano che usavano gli Egizi per effettuare anche questi carotaggi, un tubo in bronzo credo.
Qualcuno magari vi ha scattato una foto e potrebbe postarla con 2 righe di spiegazione.
;-)
sargon.
00mercoledì 15 agosto 2012 22:58
A proposito di tecnologia che ti appassiona, vorrei proporti un mio post dell' anno scorso "Il carro da guerra egiziano". Saluti
mavir
00lunedì 20 agosto 2012 10:23
Fantastico
Riccardo Banchi, 14/08/2012 09.05:

Benvenuto Floris! Anch'io apprezzo la tua voglia di sfatare dicerie che vanno molto di moda, e anche il tuo entusiasmo...
Ric


Caro Floris,
mi fa molto piacere parlare con persone come te poiché finalmente si parla di cose concrete e non di fumose teorie.
Queste ultime, in genere, sono sostenute dagli stessi che non sono mai entrati in un cantiere se non per vedere se vi erano appartamenti in vendita... (modo scherzoso per dire che tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare...).
Rispondero' presto alle tue interessanti domande/affermazioni, ma ora scusami devo finire alcuni lavori importanti.
Ti segnalo comunque che Hotepibre ti ha già risposto con argomenti a mio avviso molto giusti, che condivido. A presto.
Un saluto circolare a tutti.
MaVir

sargon.
00lunedì 20 agosto 2012 16:19
Ho trovato su un sito russo degli esperimenti di taglio con tubo di rame e abrasivo in polvere bagnato. Il sistema è evidentemente semplicissimo, nulla a che vedere con laser e extrterrestri, bastava l' ingegno e la pratica.
mavir
00lunedì 20 agosto 2012 16:47
Vero
[POSTQUOTE]
sargon., 20/08/2012 16.19:

.... bastava l' ingegno e la pratica.


Grande Sargon, parole sante.
Ma perchè tantissimi "studiosi" sono andati a complicarsi la vita con soluzioni assurde?
Un saluto circolare a tutti.
MaVir
FLORIS77
00lunedì 20 agosto 2012 20:42
bellissime foto queste appena trovate.
C'è sia il il tubo di rame di cui si legge a volte e sia le prove del carotaggio "misterioso"..
bravissimo.. [SM=x822713]
Hotepibre
00martedì 21 agosto 2012 09:57
Re: Vero
mavir, 20/08/2012 16.47:

[POSTQUOTE]
sargon., 20/08/2012 16.19:

.... bastava l' ingegno e la pratica.


...
Ma perchè tantissimi "studiosi" sono andati a complicarsi la vita con soluzioni assurde?
...



...perchè anche in egittologia "tira più un ...mistero, che una coppia di buoi"!

Tra parentesi (e non c'entra quasi niente con l'argomento del post), ho visto che tra le foto di Floris ce ne sono alcune di "Su Nuraxi" di Barumini, iscritto nella WHL (World Heritage List) dell'UNESCO.

Floris ha pubblicato una foto delle "mensole litiche" che reggevano i "camminamenti" sugli spalti e le torri angolari del nuraghe (a proposito, sapete che in Sardegna ce ne sono quasi 7mila?); pensate che quelle publicate sono le più "moderne" (1100-900 a.C.), mentre le più antiche, lavorate allo stesso modo (e siamo nel 1300-1400 a.C.) difficili da individuare se non si sa dove guardare, sono ancora "in loco" benchè inglobate nella struttura in muratura (spessa in media circa 3 m.) che (non si sa ancora per qual motivo) venne eretta a circondare quella preesistente portando lo spessore complessivo del muro a 6-7 m.
Se "capitate" nella zona dell'antico Giudicato (o se preferite Regno) d'Arborea (a poca distanza da Cagliari, l'antico Giudicato di Calari), non perdetevi una visita a "su Nuraxi" ...

(mi ne scuso con coloro che sono intervenuti fino ad ora per la digressione [SM=x822742] )

...qui sotto, per farmi perdonare, tre foto da me scattate ad aprile 2012: "modello ricostruttivo" di "Su Nuraxi", un'altra foto delle "mensole litiche", ed infine una foto della cisterna interna del nuraghe.
sargon.
00giovedì 23 agosto 2012 16:26
Sempre per completare la documentazione, Tutmosi III affermò, nella VI campagna d' Asia, di aver catturato due navi cariche di rame, piombo e smeriglio.
FLORIS77
00giovedì 23 agosto 2012 17:17
Re:
sargon., 23/08/2012 16.26:

Sempre per completare la documentazione, Tutmosi III affermò, nella VI campagna d' Asia, di aver catturato due navi cariche di rame, piombo e smeriglio.




Molto interessante questa testimonianza, soprattutto per lo smeriglio.

Qualcuno invece, ha notizie riguardanti il possibile uso anche di pietre dure come smeraldi/rubini/diamanti o altro usati come "punta di scalpello" incastonata per eseguire determinati lavori di precisione?? [SM=x822754]
sargon.
00venerdì 24 agosto 2012 00:29
A disposizione degli antichi egizi il minerale più duro a disposizione era lo smeriglio o corindone proveniente dall' isola di Naxos, durezza 9 (il diamante è al 10° posto) che ha la stessa composizione del rubino, ossido di alluminio Al2O3, ancora oggi usato per gli abrasivi flessibili, quindi più che sufficiente a lavorare la diorite e il granito, durezza 7 e 6,5. Il corindone poi con l' uso non si arrotonda la punta del cristallo, ma si spezza, presentando sempre una punta tagliente.
Ora vi sono abrasivi sintetici come il carborundum, durezza 9,5 e il nitruro di boro, durezza 10,1.
Per il resto esperienza e razionalità non mancavano agli antichi egizi.
FLORIS77
00domenica 26 agosto 2012 18:47
Bene bene, continiuamo con 2 ipotesi che solitamente creano ancora scalpore.
Il cemento delle Piramidi e il geroglifico riproducente "l'alieno" (mi viene un piccolo brivido nello scrivere questa parola..



queste le pietre della Grande Piramide, come si nota piu che bene le pietre anche nelle intersezioni non scoperte non sono affatto perfettamente squadrate come nate da uno stampo in cui il cemento veniva colato, bensi le irregolarità continuamente presenti evidenziano il lavoro di adattamento anche il loco magari per far combaciare correttamente i vari blocchi.
Oppure gli antichi egizi bravissimi a fare le piramidi erano dei muratori/stuccatori alquanto pessimi [SM=x822738] .

altra immagine della piramide di Micerino:


qui alcuni blocchi sono addirittura a ziz zag quasi..alla faccia del cemento..

ovviamente, non escudo a prescindere che qualcuno dei blocchi potrebbe essere stato ralizzato con questo metodo per i motivi diversi da quello inerente la velocità di esecuzione, agli esperti la parola..

per concludere, il noto alieno riprodotto in un bassorilievo egizio, come si nota dalla foto che ho ritoccato in modo piu che semplicissimo, si evidenzia che trattasi di un normalissimo VASO!! [SM=x822710]

Grazie per l'attenzione e sotto con le opiniori ragazzi..
[SM=g1619706]
mavir
00lunedì 27 agosto 2012 14:14
Concordo
FLORIS77, 26/08/2012 18.47:

... non escudo a prescindere che qualcuno dei blocchi potrebbe essere stato ralizzato con questo metodo per i motivi diversi da quello inerente la velocità di esecuzione, agli esperti la parola..


Concordo con Floris. Nel mio libro sostengo che la Grande Piramide non puo' essere stata fatta con la tecnica proposta da Joseph Davidovits (blocchi ricomposti artificialmente) per tutta una serie di ragioni lunghe da riportare qui.

Parallelamente non escludo che certe parti (poche e non grandi), possano essere state realizzate in questo modo. Infatti a mio avviso è molto probabile che gli Egizi conoscessero questo procedimento.
Un saluto circolare a tutti.
MaVir

Riccardo Banchi
00martedì 28 agosto 2012 09:30
Dunque il procedimento di Davidovits non lo escludete in modo categorico.
Questa è già di per sé un'ammissione molto "forte"!

Ric

P.S. Ogni volta che guardo quei lastroni inclinati di accesso alla Grande Piramide, resto senza parole... [SM=g1361799]
mavir
00martedì 28 agosto 2012 10:52
Lastroni inclinati
Riccardo Banchi, 28/08/2012 09.30:

P.S. Ogni volta che guardo quei lastroni inclinati di accesso alla Grande Piramide, resto senza parole...


Ciao Riccardo,
Mi fa sempre piacere leggerti.
I lastroni che tu chiami inclinati, suppongo siano quelli che servono da copertura all'entrata della Grande Piramide, sono effettivamente molto impressionanti.
Per la loro messa in opera mi pare estremamente improbabile che sia stata utilizzata la tecnica proposta da Davidovits.
Questi pezzi potrebbero essere stati portati grezzi sul posto e sgrossati in loco.
Una volta posti nella loro sede attuale potrebbero essere stati tagliati poco a poco fino a farli combaciare.
La levigatura che possiamo vedere adesso è probabilmente stata fatta a blocchi già posati.
Un saluto circolare a tutti.
MaVir
Riccardo Banchi
00martedì 28 agosto 2012 12:08
Sì, mi riferisco a quelli.
A prescindere dalla tecnica utilizzata, che hai ipotizzato con un realismo che dimostra le tue conoscenze, ne rimango impressionato solo a guardarli.

Ric
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