Fear of a Black Planet

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Dark+Schneider
00lunedì 3 marzo 2008 23:39
Uso il titolo di uno storico disco dei Public Enemy perchè penso si adatti al concetto che vorrei esprimere...Paura di un pianeta in cui i neri sono alla pari, eh?

In questi ultimissimi anni si è fatto un gran parlare del boom in India. Una folgorante esplosione a livello economico che si basa sull'intelletto. L'India sta sfornando ingegneri, programmatori, scienziati, ricercatori a carrettate, a migliaia. Silicon Valley è oramai piena di indiani, le Software houses idem.

Un paese che sembrava non avere chances sta alzando la testa col potere dell'educazione e delle idee.

Questo mi ha fatto riflettere.

Non si può negare che, volenti o nolenti, tutti noi cresciamo con la più o meno repressa idea di essere superiori in quanto bianchi. Le popolazioni bianche, quelle del potere coloniale, delle grandi economie. E' nel nostro sangue sentirci superiori. Sfido anche il più fervente paladino della pace tra i popoli a dire di non avere mai guardato con sufficienza un nero, di non aver mai dubitato della possibilità che "quello lì" possa aver successo.

Io che sono bianco come il latte ho letto del boom Indiano e mi sono sentito inferiore, non tanto come individuo ma come parte di un genere. Un programmatore indiano ha ormai un valore assolutamente superiore a un programmatore italiano sul mercato del lavoro. Magari non nel piccolo di un'azienda del cazzo, ma nei posti che contano, dove si fanno le ricerche che cambiano il mondo...ci sono loro.

Sono più brillanti, più disciplinati. Investono tutta la propria energia nella crescita intellettuale perchè è la loro unica via di evitare la miseria, perchè il loro paese li spinge a farsi il culo sui libri per diventare qualcuno.

Noi? Pensiamo all'Italia. Facciamo studiare i ragazzi e gli promettiamo precariato, nessuno sbocco nel settore di competenza. Costringiamo i nostri cervelloni a fuggire per guadagnarsi da vivere. E non è una situazione esclusiva dell'Italia, sia chiaro. Mentre l'Europa e gli States gettano nel cesso il proprio potenziale a livello intellettuale, l'India a velocità warp ce lo sta mettendo nel culo. Ma senza malignità: sono solo più bravi, più svegli, più colti e non sono una massa di piccole troie viziate.

Insomma, tutto questo per me è stata un po' una rivelazione. Pur nell'ovvietà della non-superiorità di una razza rispetto all'altra, il mito del grande badrone biango è definitivamente terminato. La domanda è: si sveglieranno Europa e States da questo torpore mentale, oppure i nostri figli saranno necessariamente i camerieri e i lucidascarpe dei loro?



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ajejebrazorff
00lunedì 3 marzo 2008 23:51
Anche un lavapiatti indiano sul mercato del lavoro vale più di uno italiano, non è che c'è bisogno di essere un programmatore...
Ma più di Black Planet io parlerei di yellow planet, tra un pò saremo tutti cinesi...
Dark+Schneider
00lunedì 3 marzo 2008 23:56
Re:
ajejebrazorff, 03/03/2008 23.51:

Anche un lavapiatti indiano sul mercato del lavoro vale più di uno italiano, non è che c'è bisogno di essere un programmatore...



Vero, ma per motivi ovviamente diversi che tuttavia rafforzano il mio concetto. Il fatto che il poveraccio del paese x sia a nostra disposizione per lo sfruttamento per lavori merdosi con stipendi ridicoli e orari osceni sicuramente dà l'idea di "noi siamo noi e voi nun siete un cazzo"...Il problema è che ai livelli alti ci stanno superando.


Il caso cinese è ancora differente appunto perchè loro ci superano con le braccia...Non col cervello...


Steve Lombardi
00martedì 4 marzo 2008 00:16
Discussione che mi piace e di cui si parla praticamente ogni giorno col mio socio (lui ha 60 anni e ne ha viste ovviamente molte più di me).

Allora, si dovrebbe cominciare col dire che il sistema lo abbia messo in piedi noi, americani, europei e perchè no, anche noi italiani proprio. Un sistema che inizialmente funzionava, e funzionava anche bene... ricordiamoci che l'Italia è un paese ignobilmente piccolo e senza materie prime, che però si è fatto largo nel mondo con idee, mentalità, inventiva, furbizia e soprattutto un concetto fondamentale... tramandare le conoscenze e MIGLIORARE il lavoro dei propri genitori/antenati.

Ora il meccanismo si è rotto e invertito... i figli di gente che dal nulla ha costruito qualcosa dilapidano tutto, distruggono quello che è stato creato in anni di sacrificio nel segno del consumismo sfrenato, della costante ricerca di CAZZATE invece che di cose che possono migliorare la società. La società stessa ha perso i valori che la fondavano e ora si basa su cosa ??? Su cazzate...

Poi abbiamo innescato un meccanismo a catena sull'economia basando il tutto su SOLDI CHE NON ESISTONO... una casa viene valutata 300'000 Euro ??? Ma nessuno ha materialmente i soldi per comprarla... le banche gestiscono ogni fottuta operazione che fai, dal comprare una macchina al comprare una lavastoviglie. La gente è più povera sia realmente... sia in relazione a quella che è abituata a spendere (che è sempre molto di più di quello che serve).

Questa situazione ha portato i cosiddetti paesi "sviluppati" in una spirale da cui non si esce più senza un cambio di rotta netto (non più attuabile) quindi è ovvio che chi, come mentalità, è rimasto "indietro" ha ancora quella spinta, quella voglia, quella MENTALITA' giusta per emergere... quella fame che ti fa andare oltre la nostra pigrizia quotidiana.

Pertanto, il risultato qual'è ? Che praticamente le grandi aziende e multinazionali non investono più un cazzo in posti come l'Italia, perchè non conviene... quindi le società italiane se vogliono lavorare devono andare all'estero, quindi capite bene che risultati possiamo avere...

Poi ci sarebbe da parlare dei trasporti e quant'altro... però non è in tema con l'argomento...

ajejebrazorff
00martedì 4 marzo 2008 00:46
Trasporti e non dimentichiamo l'energia, per non parlare della scuola e dell'università che non ti insegnano un cazzo, ma servono solo a permettere che i figli dei professori diventino professori a loro volta...
-Legend-
00martedì 4 marzo 2008 14:37
Che il ruolo del "bianco superiore" sia in pratica vicino al termine è poco ma sicuro, ma nella mentalità di molti non sarà mai così. Per dire, un Texano qualsiasi non si considererà mai alla pari di mediorientali, indiani, cinesi o simili.

Personalmente, forse è meglio se paesi come l'India iniziano a prendere posizioni di potere dal punto di vista scientifico. Nell'ultimo periodo sono stato abbastanza pessimista nei confronti delle speranze di risollevamento dell'Italia... non credo riusciremo mai ad uscire dal calderone di merda in cui si trova questo paese. Quindi, se altri paesi sono effettivamente più validi del nostro, che ben vengano le maggiori opportunità loro dategli...

Cioé, al loro posto potremmo esserci stati noi se solo non avessimo mandato a puttane il paese negli ultimi decenni. Resta il fatto che emigrare resta obbligatorio, se la situazione non si smuove.

Ovviamente sarei felicissimo di venire smentito, nel caso in cui in futuro l'Italia riuscisse a risollevarsi.

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ajejebrazorff
00martedì 4 marzo 2008 14:44
Re:
-Legend-, 04/03/2008 14.37:

Che il ruolo del "bianco superiore" sia in pratica vicino al termine è poco ma sicuro, ma nella mentalità di molti non sarà mai così. Per dire, un Texano qualsiasi non si considererà mai alla pari di mediorientali, indiani, cinesi o simili.



Appunto...
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-Legend-
00martedì 4 marzo 2008 14:49
Re: Re:
ajejebrazorff, 04/03/2008 14.44:



Appunto...
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[SM=x772963] [SM=x772952]
The Axe Murderer
00martedì 4 marzo 2008 14:50
C'è di buono che la ricerca scientifica e medica possono fare passi da gigante se vengono fatte in paesi dove non c'è la castrante morsa della chiesa o del pensiero bigotto ed ipocrita.
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