Uso il titolo di uno storico disco dei Public Enemy perchè penso si adatti al concetto che vorrei esprimere...Paura di un pianeta in cui i neri sono alla pari, eh?
In questi ultimissimi anni si è fatto un gran parlare del boom in India. Una folgorante esplosione a livello economico che si basa sull'intelletto. L'India sta sfornando ingegneri, programmatori, scienziati, ricercatori a carrettate, a migliaia. Silicon Valley è oramai piena di indiani, le Software houses idem.
Un paese che sembrava non avere chances sta alzando la testa col potere dell'educazione e delle idee.
Questo mi ha fatto riflettere.
Non si può negare che, volenti o nolenti, tutti noi cresciamo con la più o meno repressa idea di essere superiori in quanto bianchi. Le popolazioni bianche, quelle del potere coloniale, delle grandi economie. E' nel nostro sangue sentirci superiori. Sfido anche il più fervente paladino della pace tra i popoli a dire di non avere mai guardato con sufficienza un nero, di non aver mai dubitato della possibilità che "quello lì" possa aver successo.
Io che sono bianco come il latte ho letto del boom Indiano e mi sono sentito inferiore, non tanto come individuo ma come parte di un genere. Un programmatore indiano ha ormai un valore assolutamente superiore a un programmatore italiano sul mercato del lavoro. Magari non nel piccolo di un'azienda del cazzo, ma nei posti che contano, dove si fanno le ricerche che cambiano il mondo...ci sono loro.
Sono più brillanti, più disciplinati. Investono tutta la propria energia nella crescita intellettuale perchè è la loro unica via di evitare la miseria, perchè il loro paese li spinge a farsi il culo sui libri per diventare qualcuno.
Noi? Pensiamo all'Italia. Facciamo studiare i ragazzi e gli promettiamo precariato, nessuno sbocco nel settore di competenza. Costringiamo i nostri cervelloni a fuggire per guadagnarsi da vivere. E non è una situazione esclusiva dell'Italia, sia chiaro. Mentre l'Europa e gli States gettano nel cesso il proprio potenziale a livello intellettuale, l'India a velocità warp ce lo sta mettendo nel culo. Ma senza malignità: sono solo più bravi, più svegli, più colti e non sono una massa di piccole troie viziate.
Insomma, tutto questo per me è stata un po' una rivelazione. Pur nell'ovvietà della non-superiorità di una razza rispetto all'altra, il mito del grande badrone biango è definitivamente terminato. La domanda è: si sveglieranno Europa e States da questo torpore mentale, oppure i nostri figli saranno necessariamente i camerieri e i lucidascarpe dei loro?
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