Fiamma Tricolore: in strada per parlare di mutuo sociale, centro culturale e scuola
Case alle famiglie italiane con la formula del mutuo sociale, sciopero studentesco per dire un secco no al registro elettronico e un circolo culturale ricreativo per gli “uomini liberi di Piacenza”.
E’ con questi tre temi che ieri la fiamma tricolore si è presentata ai cittadini che hanno di passare il sabato pomeriggio facendo una passeggiata in centro.
La fiamma, capeggiata dal segretario provinciale Bruno Galazzi, ha scelto largo Battisti per una giornata di propaganda incentrata principalmente sul mutuo sociale ma arricchita da due iniziative che potrebbero trovare il consenso di parecchi piacentini.
MUTUO SOCIALE
La fiamma ha iniziato a muoversi con una raccolta di firme per richiedere la creazione di un ente regionale che costruisca case e quartieri a misura d’uomo. Casa da vendere a famiglie italiane non proprietarie senza chiedere un centesimo in più rispetto alla cifra sborsata per la realizzazione. Il tutto con la formula del mutuo sociale, ovvero una rata di mutuo senza interesse, da sospendere in caso di disoccupazione non volontaria, una rata non elevata perché non passa attraverso le banche, come spiega uno dei volantini distribuiti ieri dalla fiamma piacentina. Una proposta che cerca di dare risposta ad una delle piaghe dell’Italia di oggi, dove le famiglie trovano sempre maggiore difficoltà nel possedere una casa.
CIRCOLO CULTURALE
La fiamma tricolore ha affittato uno spazio insieme ad altre forze della destra. Una risposta, forse, alla richiesta dei giovani comunisti che con un corteo hanno chiesto uno spazio all’amministrazione. In via campagna 5, l’incubatrice sta vedendo sorgere e crescere quella che, negli intenti della destra piacentina, dovrebbe diventare una zona ricreativa e culturale, uno spazio per dibattiti e conferenze, un centro di confronto e discussione, dedicato all’uomo che viene definito la più grande espressione del futurismo piacentino: Oswaldo Bot.
Nel giro di qualche settimana il nuobo spazio, dopo i lavori di sistemazione, dovrebbe aprire i battenti.
SCIOPERO
Il blocco studentesco chiama tutti gli studenti di piacenza ad una giornata di sciopero, pensata per urlare la contrarietà del movimento giovanile della fiamma tricolore al registro elettronico. La tecnologia nelle scuole, come spiega il volantino distribuito ieri per presentare l’iniziativa, deve essere al servizio dei ragazzi, non deve essere uno strumento di controllo stile grande fratello. Non vogliamo il registro elettronico, chiarisce il blocco studentesco, che si schiera contro la distribuzione di badge ai ragazzi.