I patti di Dio

=omegabible=
00sabato 24 ottobre 2009 22:09
La storia spirituale dell'uomo

I PATTI DI DIO




Il rapporto tra Dio e l’uomo si è sviluppato sin dall’inizio e attraverso i secoli con dei patti, da qui si comprende l’importanza di analizzare e comprendere bene che cosa sia un patto, chiedendoci: a cosa serve, quali sono i motivi che lo hanno generato, la sua storia, che cosa ha dimostrato ed infine quale sarà il suo futuro, come l’uomo ha reagito di fronte ad essi e quanto è stato cosciente dei doveri e delle responsabilità, delle benedizioni o maledizioni derivanti dal rispetto o mancato rispetto di un patto fatto con Dio?

Prima di rispondere a queste domande è necessario contrapporre le differenze esistenti fra i patti fatti dagli uomini e quelli fatti da Dio,questo perché ci aiuterà a capire ed apprezzare maggiormente la personalità di Dio.

Un patto dal punto di vista umano è un accordo fra due o più persone, fra nazioni, o categorie sociali, in cui si stabiliscono regole di condotta che i contraenti sono tenuti a rispettare, pena applicazioni di sanzioni che possono essere di varia natura , economica, politica sociale ed in qualche caso di natura militare; naturalmente il tutto dovrebbe essere garantito da sigilli e firme più o meno importanti.

Quindi un patto serve a mantenere una certa stabilità, una pace fra le parti, che tuttavia con il tempo si rivela essere una cosa fittizia in quanto generalmente un patto fatto fra uomini ha il difetto che è sempre la parte più forte a dettare le condizioni, di conseguenza ogni patto fatto anche con le migliori intenzioni per durare nel tempo, in realtà porta con se già il germe della rottura.

Rottura che avviene regolarmente quando una delle parti contraenti si trova a credere di trovarsi in condizioni di parità o superiorità rispetto all’altra parte, e la storia lo ha dimostrato tanto è vero che anche le profezie bibliche prevedono un tempo, quello della fine, in cui gli uomini , non saranno più disposti a nessun accordo. 2Tim 3:1-5

Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del danaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senz’affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, temerari, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi le forme della pietà, ma avendone rinnegata la potenza.

I patti fatti da Dio invece pur avendo gli stessi concetti di fondo, hanno però delle differenze sostanziali.
Intanto Dio, pur essendo la parte contraente più forte, ha sempre dettato le sue condizioni a favore della parte più debole; inoltre la rottura di un patto fatto con Dio è impossibile, perché anche qualora avvenisse, come infatti è già avvenuto da parte dell’uomo, Dio rimane fedele a se stesso e farà tutto ciò che è in suo potere per portarlo a termine, ed ancora, i suoi patti non sono temporanei ma sono stati concepiti e voluti per durare in eterno.
E a garanzia di tutto questo Dio conferma le sue disposizioni, non con bolli e firme, ma con un giuramento ed un sacrificio di sangue (Ebr. 6:17-18)
Così, volendo Iddio mostrare vie meglio agli eredi della promessa la immutabilità del suo consiglio, intervenne con un giuramento, affinché, mediante due cose immutabili, nelle quali è impossibile che Dio abbia mentito, troviamo una potente consolazione noi, che abbiam cercato il nostro rifugio nell’afferrar saldamente la speranza che ci era posta dinanzi…… .
Questa è la via che Dio ha scelto per la salvezza dell’Uomo, confermata e compiuta in Cristo.

Come un giuramento fatto su se stesso, perché Dio non può che giurare su se stesso (Ebr.6:13-14)
Poiché, quando Iddio fece la promessa ad Abramo, siccome non potea giurare per alcuno maggiore di lui, giurò per se stesso, dicendo: “Certo, ti benedirò e ti moltiplicherò grandemente.”
Con il sangue perché la vita è nel sangue e Dio esige quello di animali simbolicamente e temporaneamente, e poi quello di Cristo Vero e per sempre, sostitutivo che garantisce e conferma il patto attraverso il quale l’uomo può riscattare la sua vita perduta con la sua ribellione. (2°Cor.5:20-21)
Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: Siate riconciliati con Dio. Colui che non ha conosciuto peccato, Egli l’ha fatto esser peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.

La storia biblica, ma anche quella umana che per un credente sono due facce della stessa medaglia, mostrano la veridicità di questa affermazione.
Infatti fin dall’inizio Dio spiegò all’uomo la necessità di stabilire un patto.
Egli si fa conoscere come un Dio di amore e di giustizia con cui ha creato tutto l’universo e sul quale esso sussiste; tutto è sotto il suo controllo regolamentato da leggi e regole che determinano il ruolo di ogni cosa creata nel contesto in cui le ha poste, quindi Dio è un Re nel suo Regno.
All’uomo da subito un avvertimento: tu sei stato creato a mia immagine e somiglianza, quindi hai un’intelligenza ed una volontà che possono funzionare bene solo rimanendo in comunione con me, proseguendo l’opera delle mie mani nel contesto paradisiaco in cui ti ho messo. (questo per crescere e diventare alla statura del Cristo cioè mia.)
Qualsiasi pretesa di un’intelligenza superiore che presuma di governare la mia creazione in maniera diversa è destinata al fallimento e le conseguenze saranno drammatiche.
Quindi affinché tu abbia sempre a ricordarti di questo avvertimento, pongo davanti a te due alberi i cui frutti rappresentano, uno il regno di Dio, la felicità e la vita, l’altro il regno dell’uomo, il caos,la morte.
Ebbene tutti abbiamo la possibilità di constatare quello che è avvenuto e come dice il profeta Osea 6:7 = Ma essi, come Adamo, han trasgredito il patto, si son condotti perfidamente verso di me.

Con la complicità di Satana l’uomo e la donna hanno attuato un vero e proprio colpo di stato e il Regno di Dio è diventato il regno di questo Mondo.
Da allora questo tipo di governo , come era stato previsto da Dio, ha portato conseguenze disastrose sia sull’uomo che sulla creazione , tutto si è avverato alla lettera ai Rm.8:22-23
Poiché sappiamo che fino ad ora tutta la creazione geme ed è in travaglio; non solo essa , ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, anche noi stessi gemiamo in noi medesimi, aspettando l’adozione, la redenzione del nostro corpo.

L’uomo non essendo più in comunione con Dio ha sviluppato un’intelligenza carnale (Gen. 6:3),un’intelligenza egocentrica, quindi limitata e vanesia.
La paura, la crisi di identità, l’angoscia esistenziale attanaglia la sua vita e lo porta a farsi schiavo e dipendente di ideologie, di istituzioni, di movimenti di massa e di pensiero.
Ma in un mondo pieno di sofferenza, di miseria, di ospedali, orfanotrofi, di cimiteri, di guerre, di fame, di malattie fisiche e mentali egli brucia rapidamente tutti i suoi sogni e le sue illusioni.

Il danaro, il sesso, la gloria, il potere, i diversivi di ogni genere, perseguiti con ossessivo ritualismo non sono sufficienti, e risultano essere patetici tentativi, tesi ad esorcizzare una realtà che gli ricorda continuamente la finitezza, il non senso della vita.
Perchè allora Dio ,visto che l’uomo non ha rispettato il patto non ha chiuso subito questa esperienza invece di continuare a permettere questa immane tragedia?.
La risposta si trova in Gn.3:15, in questa promessa si intuisce il pensiero di Dio che si può riassumere in tre parti essenziali che diventeranno sempre più chiari nei tempi da lui stabiliti e rivelati.

Primo punto

Dio non poteva chiudere quell’esperienza; sarebbe stato come dichiarare il proprio fallimento con conseguente implicita ammissione del tipo: anche Dio sbaglia.

Secondo punto

E’ vero che l’uomo ha tradito il patto,ma questo non significa che Dio non mantenga la sua parola, il patto per Lui rimane in vigore e lo porta a compimento. (Is.55:6-11)
Cercate l’Eterno , mentre lo si può trovare; invocatelo , mentr’è vicino.
Lasci l’empio la sua via, e l’uomo iniquo i suoi pensieri: e si converta all’Eterno che avrà pietà di lui, e al nostro Dio ch’è largo nel perdonare. Poichè i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice l’Eterno. Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così son le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.
E come la pioggia e la neve scendon dal cielo e non vi ritornano senz’aver annaffiata la terra, senz’averla fecondata e fatta germogliare sì da dar seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senz’aver compiuto quello ch’io voglio, e menato a buon fine ciò per cui l’ho mandata.


Terzo punto

Dio porterà a compimento quest’opera proprio attraverso la discendenza dei suoi tre contestatori.



Il primo contestatore , Satana, con la sua progenie di creature spirituali e umane, scatenerà una guerra senza quartiere su tutto ciò che rappresenta il regno di Dio, ma nonostante tutti i suoi sforzi e le sue complicità, riuscirà solo a ferirlo.

Dagli altri due contestatori, Adamo ed Eva, invece uscirà una progenie di uomini fedeli con i quali Dio stabilirà dei patti, fino al ristabilimento della sua sovranità che schiaccerà tutti i suoi oppositori.

Che dire, non solo è interessante dal punto di vista storico, ma addirittura entusiasmante per la fede, vedere ogni volta che Dio stabilisce un patto con gli uomini, lo fa, coerentemente in funzione non solo di questa promessa ma anche con l’intenzione di restaurare la relazione interrotta con l’uomo.

Infatti se con Adamo ed Eva l’Eterno era il loro Dio, essi erano il suo popolo ed Egli camminava con loro, vediamo che questa formula verrà sempre ripetuta in ogni nuovo patto.
Così avvenne con Abramo, con Mosè, con Davide, ed infine con Gesù Cristo con il quale si conclude la serie dei patti.
Queste alcune Scritture………Ap.22:3 e segg.
Gn.17:7 “
Es. 6:7
Dt. 29:12-15
Ger. 31:33
Za. 8:8
Cr. 6:16


Perchè è con lui che l’uomo come discendente di Adamo privo della grazia di Dio, come declama la Scrittura Rm. 3:22-24 ….vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo,tutti i credenti; poiché non v’è distinzione; difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio, e son giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù,….,
può riscattare la sua vita da una sicura condanna a morte, e rientrare in comunione con Dio che lo giustifica e lo rigenera attraverso il suo Spirito. Col. 1:19-20 = Poiché in lui si compiacque il Padre di far abitare tutta la pienezza e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della croce d’esso; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli.

Ed è solo con Gesù Cristo che l’uomo può rientrare nel Regno di Dio, dove vi saranno nuovi cieli e nuova terra, in cui potrà vivere per sempre e dove le cose passate saranno un ricordo di infamia per l’eternità. Ap. 11: 15-18 e Ap. 21: 1-3.

Tutto questo è meraviglioso, ma c’è da dire che l’uomo, non sempre è stato all’altezza dell’amore di Dio, i suoi patti spesso sono stati disattesi, e quasi sempre la fedeltà ad essi è stata di un piccolo rimanente.
Ed è per questo che noi vogliamo ricordarci che storicamente la fedeltà ai patti di Dio è sempre stata ricompensata sia sul piano materiale che su quello spirituale, e l’infedeltà ha avuto sempre delle tragiche conseguenze .

Quindi noi oggi, facenti parte del patto stipulato attraverso il sangue di Cristo ed eredi delle promesse, stiamo attenti a non prendere la parola di Dio con leggerezza perché come dice la Scrittura (Ebr. 10:28-31) Uno che abbia violato la legge di Mosè, muore senza misericordia sulla parola di due o tre testimoni . Di qual peggior castigo stimate voi che sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figliol di Dio e avrà ritenuto per profano il sangue del patto col quale è stato santificato, e avrà oltraggiato lo Spirito della grazia? . Poiché noi sappiamo chi è Colui che ha detto:A me appartiene la vendetta! Io darò la retribuzione! E ancora:Il Signore giudicherà il suo popolo. E’ cosa spaventevole cadere nelle mani dell’Iddio vivente.

Ma vogliamo concludere con un incoraggiamento : Ebr. 10:39
Ma noi non siamo di quelli che si traggono indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per salvar l’anima.

Che il Signore ci aiuti sempre in questo tentativo.

omega



Dedico questo post composto da me molto tempo fa a un amico di questo forum che mi segue in vari siti e che in questo frangente attraversa un non facile momento interiore.
A te carissimo xxxxxx con infinito affetto, Norby [SM=g28005]



nevio63
00domenica 25 ottobre 2009 08:26
Un'altra delle perle del tuo gioiello autentico e imperituro, il cuore tuo spirituale, che ora ci doni, Norberto, un'altra pagina che ci fa comprendere Il Dio di ogni conforto che non ci lascia. E' un aiuto per quelli, persuasi, a questo punto, erroneamente, dalle amarezze e dalle ingiustizie di questo mondo, che Dio li abbia lasciati. Egli rimane l'ultima e unica roccia a cui aggrappare la nostra speranza e il tuo amore per Lui, Norby, ne' e' testimonianza vivace e schietta, grazie amico, Sergio.  
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:50.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com