In Calabria la raccolta dei cedri per le comunità ebraiche

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Amalia 52
00giovedì 5 ottobre 2023 19:18

Decine di rabbini a Santa Maria del Cedro per il "frutto sacro"





Decine di rabbini si sono dati appuntamento nelle ultime settimane a Santa Maria del Cedro, in provincia di Cosenza, per la raccolta a scopo rituale dei cedri destinati alla "Festa delle Capanne", che, iniziata il 29 settembre in tutte le comunità ebraiche sparse nel mondo, si concluderà domenica prossima, 8 ottobre.

Il "frutto sacro" è utilizzato nella rievocazione del periodo trascorso nel deserto dal popolo ebraico, dopo l'Esodo biblico dall'Egitto, prima di raggiungere la Terra di Israele, promessa da Dio ai discendenti di Abramo.

Nel tempo, a Santa Maria la coltivazione del cedro si è radicata sempre più, con la nascita di numerose aziende agricole specializzate.

Il frutto, grazie all'attività di promozione svolta dall'omonimo consorzio, ha anche ottenuto a maggio scorso l'iscrizione nel registro delle Denominazioni d'origine protette, con il nome di "Cedro di Santa Maria del Cedro Dop".

Le imprese cedricole destinano soltanto il 25-30% della produzione al settore alimentare, mentre la parte restante va alla ben più remunerativa vendita ai rabbini.


L'acquisto da parte degli ebrei avviene per singolo frutto, con prezzi che variano dai 15 ai 40 euro, secondo gli accordi tra le parti e, soprattutto, in base alla qualità del prodotto, stabilita con canoni estetici riguardanti la forma (dritta e simmetrica) e la purezza (buccia priva di graffi, muffe e funghi, che renderebbero il cedro non adatto all'alimentazione degli ebrei.

Durante la raccolta, tra agosto e settembre, i cedricoltori staccano dalle piante soltanto i frutti migliori indicati loro dai rabbini dopo un'attenta valutazione. Una seconda selezione viene fatta poi a tavola, con i rabbini che analizzano ogni singolo frutto servendosi anche di lenti di ingrandimento. I cedri, così scelti, vengono dunque acquistati, conservati con attenzione in apposite cassette dotate di imbottiture in spugna, caricati su camion e trasportati in aeroporto per poi volare oltreoceano, destinazione New York. Da qui, vengono venduti alle comunità ebraiche sparse nel mondo.

L'attività delle aziende cedricole é fiorente. L'unico problema che devono affrontare è la mancanza di manodopera, sia fissa che stagionale.

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Amalia 52
00giovedì 5 ottobre 2023 19:29

Il Cedro di Calabria: l’albero più bello, un frutto color del sole



Non possiamo parlare di un frutto comune, ma di un vero e proprio capolavoro della natura: il Cedro di Calabria viene da sempre collegato ad origini divine, per il suo gusto, il profumo e le qualità uniche.

Ma dove nasce questo prodotto squisito, ormai sempre più impiegato nelle cucine più ricercate e gourmet?

Ad oggi, quasi tutta la produzione del cedro proviene dalla costa calabrese, più precisamente dalla cosiddetta “Riviera dei Cedri”, nella zona dell’alto Tirreno calabrese, proprio nelle terre che circondano Colavolpe, che ha reso il cedro uno degli ingredienti principali per la sua produzione artigianale di dolciumi.

E sebbene non sembra che la pianta del cedro abbia origini autoctone e la provenienza non sia ancora certa, sicuramente nella fertile terra calabrese, baciata dal sole e da un clima unico il cedro ha trovato l’habitat ideale, diventando un elemento tipico della cucina tradizionale calabrese e prodotto primario per l’esportazione in Italia e all’estero.

Ecco quindi che la costa tirrenica cosentina che va da Tortora a Cetraro, la cosiddetta Riviera dei Cedri, è ormai culla di quello che nella tradizione ebraica è considerato il frutto dell’albero più bello.

Un frutto profumatissimo ed eterno, che nasce su una pianta sempreverde, come tutte le piante che popolavano il Giardino dell’Eden.

Ed è proprio qui che nasce la varietà migliore per la cucina e per ogni altro tipo di impiego, dalla cosmesi all’ornamento, ovvero il cedro Liscio Diamante di Calabria, che cresce in modo rigoglioso a Santa Maria del Cedro, in provincia di Cosenza.

Decantato già nella letteratura antica, come testimonia Plinio il Vecchio, grande conoscitore di tradizioni e eccellenze italiche, oggi il cedro è impiegato in vari ambiti: dall'abbellimento nel campo floreale ed artistico alla cosmesi, per la produzione di profumi unici e creme per la cura del corpo.

Ma ovviamente il suo impiego principale è nella cucina, per la produzione di piatti sia dolci che salati dal gusto unico.

E la Famiglia Colpevole, che tra le foglie del cedro è nata e cresciuta, ha abbinato in modo unico questa squisitezza made in Calabria per dare vita a prodotti unici nel loro genere e apprezzati in tutta Italia, come le Virgole del Sole, i Fioroni di Nonna Giulia e la Cioccolata fondente Extra al cedro.

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Amalia 52
00giovedì 5 ottobre 2023 19:37
Alcune proprietà del Cedro e come usarlo! [SM=g27988]

Tagliato a spicchi, il cedro può accompagnare piatti di carne o di pesce, fritti e verdure di stagione bollite o cotte al vapore. La scorza grattugiata dei frutti, inoltre, è perfetta per insaporire e profumare le salse e i sughi, come il pesto di pistacchi o di rucola per condire primi o secondi piatti.

Cos'è il cedro e come usarlo in cucina

Il cedro è un agrume di origini antiche dal sapore acidulo e sorprendentemente caratteristico. Proprio come è accaduto al limone, suo più stretto parente, ma anche ad altri agrumi, è il momento che il cedro entri a fare parte della cucina di tutti i giorni e che diventi protagonista di ricette sia dolci che salate. Le ricette col cedro non sono poche nell’alta cucina, molti chef stellati hanno deciso di introdurlo nelle loro preparazioni e il risultato è sorprendente. Se vi state dunque chiedendo come si mangia il frutto del cedro, continuate a leggere.


Come per tutti gli ingredienti, anche per il cedro vale la regola della conoscenza. Questo significa che prima di sapere come portare il cedro in cucina e nelle ricette, è importante conoscerlo un po’ meglio. Si tratta di un agrume dai grandi valori nutritivi, come capita per tutti i frutti di questa specie. Nell’aspetto può vagamente ricordare il limone, ma solo nel colore e nella struttura a spicchi. Il cedro è più grande di un limone e la sua buccia risulta ruvida e bitorzoluta. Gli spicchi sono compatti e di colore giallo tenue, ma l’albedo (la parte bianca degli agrumi che separa la scorza dagli spicchi) è molto più presente rispetto al limone. Il cedro è ricco di succo, ha un aroma intenso e agrumato, il suo sapore è acidulo con sentori particolarmente amaricanti. La polpa non è molta, ma la scorza è particolarmente spessa e aromatica.

Origini e stagionalità del cedro

Le origini del cedro sono antichissime e si tratta dell’agrume capostipite di tutti quelli che oggi conosciamo. Originario dell’Asia sud orientale, dal cedro derivano tutti i frutti che appartengono alla specie Citrus tra cui i più comuni arance e limoni.

Come mangiare il cedro crudo

Come tutti gli agrumi, anche il cedro può essere mangiato crudo. La scorza è perfetta per aromatizzare dolci e pietanze salate, la polpa degli spicchi può essere aggiunta a insalate, macedonie, ma anche primi piatti a base di erbe aromatiche e pesce. Il suo succo è perfetto per preparare emulsioni che serviranno poi da condimento o per aromatizzare acqua e altre bevande.

Come usare il cedro in cucina

Il cedro in cucina è davvero un agrume e un ingrediente versatile. I modi per usarlo sono innumerevoli.

Il cedro nei dolci

La scorza grattugiata del cedro può sostituire quella del limone in tutte le preparazioni più classiche, dalla crema pasticcera alla ricetta del pan di Spagna, ma anche nei dolci più creativi e nei gelati. È possibile realizzare i canditi di cedro per preparare ricette come il panettone, ma anche nelle torte che prevedono l’uso di questi ingredienti.

Il cedro nei piatti salati

Nelle ricette salate, il cedro si abbina particolarmente al pesce sia crudo che cotto. Usatelo per realizzare marinature di pesci come branzino, orata, salmone e tonno. Ottimo anche a crudo nelle insalate. Il suo succo e la sua scorza invece sono perfetti per dare sapore ai risotti.

Come usare il succo di cedro

Il succo di cedro può essere usato per aromatizzare acque, bevande e cocktail. Ottimo anche per dare acidità ai primi piatti di mare come ad esempio gli spaghetti alle vongole o il risotto alla pescatora.

Come conservare il cedro

Il cedro fresco va conservato in luogo fresco e asciutto ma non in frigorifero. I canditi di cedro possono essere conservati in barattoli di vetro a chiusura ermetica. Una volta aperti devono essere conservati in frigorifero e consumati nel breve tempo.

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Amalia 52
00giovedì 5 ottobre 2023 19:45
Tutto sul cedro, l'agrume dalle straordinarie proprietà benefiche


Gli agrumi sono i frutti simbolo dell'inverno e il capostipite di questa grande famiglia è il cedro, da cui derivano tutte le varietà del genere Citrus



Il cedro è un agrume straordinario, dalle grandi proprietà benefiche e utilizzato in cucina soprattutto per la sua profumatissima scorza, ricca di oli essenziali. La scorza può essere candita, mentre gli oli essenziali vengono spesso utilizzati per aromatizzare bevande, gelati e granite. La polpa, piuttosto ridotta, può essere trasformata in ottime marmellate.

In Italia la coltivazione del cedro è presente in Calabria, lungo la famosa Riviera dei Cedri. Vediamo insieme tutte le proprietà benefiche del cedro, i suoi usi in cucina e un po' di curiosità.

STORIA E DIFFUSIONE

Il cedro fu diffuso dagli ebrei in tutto il bacino del Mediterraneo. Oggi è coltivato anche in India, negli Stati Uniti, in Brasile, Australia e Medio Oriente.

La più interessante produzione europea di cedro si trova in Calabria, lungo la famosa Riviera dei Cedri e in particolare a Santa Maria del Cedro (Cosenza). Ma il cedro, seppur con produzioni minori, è pure coltivato in altre regioni del Sud Italia.

Esistono molte varietà di questo agrume, che si dividono principalmente in due categorie: dolce e acido. La più pregiata è la Liscio di Diamante i cui frutti (coincidenti a quanto riportato nelle sacre scritture) sono ricercati ogni anno in luglio e agosto dai rabbini di tutto il mondo per la festa di Sukkoth.

RACCOLTA E CONSERVAZIONE

I cedri maturi vengono raccolti tra la fine di ottobre e gli inizi di gennaio.

Considerato che la parte importante del cedro è la scorza, al momento dell’acquisto si devono scegliere frutti ben sodi, con scorza bella, senza macchie o parti rovinate.

Vanno conservati in ambiente fresco e asciutto (sul balcone al riparo dal freddo eccessivo o nel posto più fresco della casa), possibilmente non in frigorifero. Si mantengono per una decina di giorni o anche più.

USI IN CUCINA

Il pregio del cedro sta nella scorza, particolarmente spessa, carnosa e molto aromatica, ricca di olio essenziale. La quantità di polpa è molto ridotta e non è particolarmente succosa. In un certo senso è considerata uno “scarto” e può essere spremuta o pelata a vivo per essere consumata in insalata; in quantità elevate serve come base per confetture. Grazie alla pregiata scorza i frutti, in parte, vengono trasformati in canditi per l’industria dolciaria. La scorza di cedro fresco grattugiata è ottima per aromatizzare creme, semifreddi, gelati, granite e sorbetti. Da provare assolutamente i bocconotti con marmellata di cedro.

Dal cedro derivano tutte le varietà di frutti del genere Citrus

PROPRIETA' SALUTARI

Il cedro è un concentrato di qualità nutrizionali e benefiche per l’organismo ed è una vera e propria miniera di sali minerali e vitamine, in particolare vitamina C. È ricco di flavonoidi, pertanto rientra tra gli alimenti antiossidanti. Ha proprietà digestive, germicide, disinfettanti, stimolanti e lassative.

Ha pochissime calorie, circa 11 per 100 grammi di frutto fresco, ed è quindi un alimento consigliato nelle diete ipocaloriche.


Il colore della frutta e degli ortaggi è un indizio importante per variare l’assunzione di sostanze preziose, proteggendo la salute e coprendo il fabbisogno di nutrimento del nostro organismo. Ogni colore (rosso, verde, bianco, giallo/arancio e blu/viola) corrisponde a sostanze specifiche, con differenti azioni nutrienti e protettive. Per il cedro il colore è il giallo/arancio.

Questa colorazione è dovuta alle elevate quantità di betacarotene, una sostanza appartenente alla famiglia dei carotenoidi, che il nostro organismo converte in vitamina A, fondamentale per numerose funzioni dell’organismo. La vitamina A, infatti, contribuisce al normale metabolismo del ferro e al mantenimento della pelle, della capacità visiva e della funzione del sistema immunitario nella normalità. In generale il beta-carotene è un potente antiossidante che viene assorbito con i grassi e se assunto con gli alimenti non procura sovradosaggio, come può invece verificarsi nel caso di un eccessivo uso di integratori.

CURIOSITA'

• Il cedro è molto usato nell’industria cosmetica nelle formulazioni di saponi, shampoo e profumi per il corpo e per l’ambiente.

• La pianta del cedro produce i cedri che sono agrumi e non va confusa con il Cedro del Libano che è invece una conifera legata ad un importante significato religioso.

• Con poche gocce di olio essenziale di cedro in una boccetta di olio di mandorle si ottiene una lozione efficace contro gli inestetismi della cellulite. Dopo averlo applicato sulla pelle, è consigliabile non esporsi al sole.

• Un cedro tagliato a metà nel frigorifero assicura l’assorbimento di tutti gli odori.


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