LED ZEPPELIN, RISORGONO I COLOSSI DEL ROCK

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Asgeir Mickelson
00martedì 11 dicembre 2007 22:06
LONDRA - Era la riunione in cui nessuno sperava più, ma i Led Zeppelin, per onorare la memoria del discografico che li aveva scoperti, sono tornati insieme per una storica performance che - a giudicare dall'energia vista alla O2 Arena di Londra - dovrebbe aprire la strada a un tour mondiale della band. Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones e Jason Bonham (al posto dell'originale batterista, John, suo padre, morto nel 1980), hanno suonato con una potenza e con un repertorio - da Stairway to heaven a Whole lotta love - che chiariscono perché, se qualcuno avesse dei dubbi, questo gruppo abbia influenzato almeno due generazioni di musicisti. Plant, pur senza gli acuti di un tempo, ha ancora una voce da brivido ed evocativa; Page vola sulle corde della chitarra, e la sezione ritmica ha martellato il pubblico con la potenza di uno schiacciasassi. Il concerto era stato organizzato per celebrare la vita e la carriera di Ahmet Ertegun (1923-2006),leggendario co-fondatore della Atlantic Records, che mise sotto contratto artisti fondamentali della storia della musica, da Ray Charles a Crosby, Stills e Nash, da Aretha Franklin agli stessi Zeppelin. Ma dopo l'annuncio di qualche mese fa, il concerto si è trasformato in una frenesia mondiale da parte di 20 milioni di persone che volevano avere un biglietto e si erano registrati per l'acquisto, consentito poi a soli 18.000 fortunati. L'avvio è stato affidato a Bill Wyman - ex Rolling Stone - e ai suoi Rhythm Kings, più Paolo Nutini (l'ultima scoperta di Ertegun), i Foreigner e Paul Rodgers. Inizialmente, in una situazione di disorganizzazione inaudita, la stampa di mezzo mondo è stata confinata in una stanza dove non si vedeva il concerto, ma una televisione che funzionava a singhiozzo. Poi, al terzo brano degli Zeppelin, i giornalisti sono stati 'scortati' finalmente all'interno. Gli Zeppelin, tutti attorno ai sessant'anni (solo Jason ne ha 41) non hanno deluso le legioni di fedelissimi giunti da ben 50 paesi del mondo: i classici fioccavano, ognuno un pezzo di storia rock, ognuno mai sentito dal vivo da decenni. Il brivido psichedelico di Dazed and Confused (con il celebre passaggio di chitarra suonata con l'archetto da Page), i brividi di Immigrant song, l'omaggio al blues delle radici di Trampled underfoot, la potenza devastante di The song remains the same e Whole lotta love. I colossi del rock sono dunque tornati. Milioni di fan ovunque nel pianeta incrociano le dita, sperando che non sia stato un evento unico
snikt77
00martedì 18 dicembre 2007 20:20
Che bello!!!
spero che continuino così. [SM=x74640]
Asgeir Mickelson
00mercoledì 19 dicembre 2007 15:05
Re:
snikt77, 18/12/2007 20.20:

Che bello!!!
spero che continuino così. [SM=x74640]




Credo che i dinosauri che stanno tornando su (Genesis, Police, Who, Zeppelin, Stones...) facciano bene alla musica moderna, forse riusciranno a svegliare i gggiovani d'oggi e a non fargli ascoltare le solite ciofece commerciali. [SM=g27811]
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