Premetto che ritengo, al contrario di quello che viene da pensare spesso (perchè questa ci è più vicina, e si tende a idealizzare il passato) che ci sia meno crudeltà oggi di un tempo, ma che sia MOLTO più grave.....Spiego:
Nella mia esperienza la crudeltà nell'uomo deriva da diversi fattori
1) ISTINTO ANIMALE: Come creatura della terra l'uomo è animale da branco. Alcune popolazioni dell'area germanica, del centr'Africa, per non parlare dei popoli nomadici dell'Est, all'interno del loro Clan avevano comportamenti che definiremmo "umani", mentre verso città, villaggi o Clan a "estranei", si muovevano con una ferocia terribile. Razziavano e sterminavano tutti, anche a freddo...schiere di prigionieri che venivano con tutta tranquillità decapitati/sgozzati , come se si tagliasse legna(tranne le donne piacenti o schiavi robusti).
Perchè? Risorse. Possiamo giudicarli? Io non lo faccio. Ma chi sfoga il suo basso istinto oggi? Ancora non ha scelta? Chi ha i mezzi per scegliere e sceglie la ferocia, lo giudico eccome!
2) EGOISMO/IPERINDIVIDUALISMO: Quando Fairygoldmoon dice :"chi rapporta solo se stesso al centro del mondo" (fenomeno diffuso oggi più che mai nella nostra società iperindividualista), cita ciò che considero una vera patologia mentale. Essa nuoce a colui che ne è affetto, e di conseguenza agli altri.
Un'ego che occupa tutto il loro campo visivo, sono incapaci di comunicare con gli altri e con l'Universo e difficili da recuperare, perchè i loro ponti sono OSTRUITI dal pensiero x se.
La comunicazione con loro è solo illusoria, x questo da il senso di "vuoto", quando si parla con loro.
Una volta era per ignoranza e assenza di modelli alternativi, (che non sempre implica scelta), oggi per costrutto sociale (cui aderire è oggi spesso una sclta!)
3) APATIA/CINISMO: Un'altra fonte della sensazioni di "vuoto", l'ho sentita con persone così. Cedono a una realtà che non riescono ad affrontare, muoiono dentro e diventano spettri.
Cosa triste, ma dannosissima. Possono passavi vicino mentre venite massacrati e passare oltre dicendo tra se e se "tanto cosa posso mai farci, io non posso mai fare nulla perchè sono debole, e in fondo non mi riguarda". Nella loro apatia/rassegnazione/o il loro "saperla lunga" sono capaci di una crudeltà indiretta, fredda e terribile, Tacita accettazione di ogni forma di ingiustizie.
Questi sono SEMPRE imperdonabili a mio giudizio.
Oltre a questo abbiamo compotamenti spicotici, ma la mi attengo alla crudeltà delle persone "normali", che ce n'è d'avanzo.
Cito ancora Dama Fairygoldmoon: "c'è da esaminare che cosa rappresenti la vita per le varie civiltà ...ciò che per gli uni è sacro, per gli altri è quasi irrilevante."
Vero, qello che mi colpisce è che una bambina morente su un marciapiede è inconcepibile a livello empatico da chiunque.
Ma, dai tempi arcaici dell'Impero, attraverso il regim e comunista, fino all'attuale stato di neo liberalismo concorrenziale a basso costo, i cinesi percepiscono l'importanza di un individuo è data dal rapporto utilità/costo nella società, ed egli è una pedina in mano al potere centrale.
E questo è al di fuori dalla sensibilità umana più elementare.
Spero che le cose cambino, che i mezzi di comunicazione risveglino i loro sensi profodni evidentemente sopiti al più presto.
Concludo (scusate ma no riesco a essere mai sintetico):
Nel passato, c'era molta più crudeltà, ma era FORSE più gisutificabile, oggi almeno nel mondo progredito (tra cui la Cina!) abbiamo risorse, tempo, energie e conoscienza, il necessari o per vivere in armonia.
Oggi c'è meno crudeltà, ma anche fosse pochissima (e non lo è) è TERRIBILEMENTE PIU'GRAVE! Ogni tolleranza alla ferocia non necessaria è complicità.
Una cosa forse stupida, ma mi ha colpito fin da bambino: il discorso di Chaplin nel "Grande Dittatore", particolarmente forte se si pensa che è stato fatto nel pieno degli anni del potere Nazzista.
it.youtube.com/watch?v=K_HVFVU2m0I