La lotta per il potere ha inizio

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+Dawson+
00mercoledì 16 gennaio 2013 18:21



Scritta dall’ideatore di Supernatural Eric Kripke, prodotta dallo stesso J.J. Abrams di Lost e Fringe, e diretta nella prima ora dal regista di Iron Man Jon Favreau. Alla nuova serie di NBC Revolution - in onda in Italia dal 15 gennaio ogni martedì alle ore 21:15 su Steel - non servirebbe altro per catturare l’attenzione del pubblico. Tre delle menti creative più autentiche di Hollywood unite da un’idea che, fin dai suoi primi passi nei teleschermi statunitensi, ha annientato la concorrenza e ogni record d’ascolto per una nuova serie drammatica nei tre anni precedenti. Una serie di fantascienza, per aggiunta, genere fino a quel momento non particolarmente fortunato sui grandi broadcast nazionali. “Tutto ciò che genera una scintilla, qualunque circuito che trasporta una carica elettrica” smetterà di funzionare, “questa è la semplice, unica regola”. Così Kripke ha presentato la sua nuova creatura al tour estivo della Television Critics Association dello scorso anno. Lui che per cinque stagioni prima del suo ritiro dalla serie di The CW come showrunner aveva dato la caccia alle ombre più malvagie del mondo soprannaturale, ha promesso di sbalordire tutti focalizzando il racconto su qualcosa di altrettanto oscuro ma apparentemente meno tangibile, nonostante la sua improvvisa e misteriosa sparizione spenga letteralmente il pianeta. Lo scetticismo era tanto. A dispetto delle intenzioni di Kripke di far calare le tenebre sul mondo, la luce dei fallimenti di numerosi altri mistery drama era accentante. I numeri, però, gli hanno dato ragione e ora Revolution viaggia spedita verso la propria definitiva affermazione nella stessa misura in cui lo fece Lost, e non per la presenza di Elizabeth Mitchell e di qualche altro ex naufrago nel cast.

La storia di Revolution comincia nei giorni nostri, a Chicago. Ben Matheson (Tim Guinee) avverte i suoi cari che le leggi della fisica stanno per essere sovvertite e che ogni forma di elettricità rischia di scomparire. Il monito salva la famiglia di Ben ma non impedisce che un blackout senza precedenti trascini il pianeta nel caos, strappando numerose vite innocenti. Perché non sono solo le lampadine a spegnersi: le auto smettono di muoversi, gli aerei precipitano dal cielo e qualunque forma di comunicazione a distanza è compromessa. Quindici anni dopo questi tragici eventi, il mondo come lo conosciamo non esiste più: le città sono state abbandonate, i governi sono caduti e le famiglie hanno riabbracciato uno stile di vita più semplice e tranquillo in piccole comunità rurali. Tra loro ci sono anche i Matheson - inclusa la figlia ormai adulta di Ben, Charlie (Tracy Spiridakos) - le cui vite stanno per essere sconvolte ancora una volta. Alcuni uomini guidati dal generale Bass Monroe (David Lyons), un ex sergente della Marina, hanno fatto proprio il potere creando la Repubblica di Monroe e la Milizia, una sorta di esercito che mantiene l’autorità con l’uso della forza e il pagamento di alcuni tributi da parte dei villaggi. Quando quest’ultima bussa alla porta dei Matheson e, in un susseguirsi veloce di eventi, Charlie si separa brutalmente dal padre dopo aver scoperto del suo coinvolgimento nel blackout, lei decide d’intraprendere una coraggiosa avventura per trovare le risposte al mistero che circonda la sua famiglia - di cui fanno parte anche lo zio Miles (Billy Burke), la madre Rachel (Mitchell) e il fratello Danny (Graham Rogers), catturato dalla Milizia - nella speranza di reclamare con esse il futuro della sua gente, tutto questo aiutata da un manipolo improbabile di compagni.

A proposito di risposte, Kripke ha detto di averne una che spiega tutte le varie sfaccettature del suo racconto - dal perché l’elettricità ha smesso di esistere al motivo per cui alcune persone sono in grado di farla tornare. I Matheson, infatti, possiedono uno speciale dispositivo attraverso il quale la verità sul blackout può essere svelata e il processo che ha portato allo spegnimento di ogni dispositivo elettrico invertito. Il fatto che lo showrunner lo abbia palesato in maniera esplicita alla numerosa platea accorsa all’ultima edizione del Comic-Con di San Diego nasce dallo scetticismo che i telespettatori hanno maturato nei confronti di questo genere di storie, proprio dopo la scottatura delle ultime e meno fortunate stagioni di Lost. “Posso promettervi che avrete le risposte”, ha detto Kripke. “La mitologia viaggerà a ritmo spedito, e nuove domande sostituiranno le precedenti”. E giacché viene chiesto loro un grande investimento di tempo, la speranza dei fan è anche di non ritrovarsi tra qualche anno con una spiegazione un po’ banale come quella di Lost. “Le interpretazioni possono essere tante”, ha detto il produttore esecutivo, affrettandosi a sottolineare che nel caso di Revolution la teoria della tempesta solare avanzata da molti può finire già nel mucchio delle ipotesi scartate.

Se questo non basta a convincervi, potrebbero farlo le altre parole con le quali Kripke ha paragonato la sua creatura a opere come Il Signore degli Anelli, Star Wars e Il mago di Oz per spiegare il motivo del suo coinvolgimento in questo progetto. Anche la storia di Revolution è la storia di una ricerca, “una saga epica che attraverserà le strade d’America mostrando il meglio e il peggio, i buoni e i cattivi”, ha detto. E questo è senz’altro uno degli aspetti più affascinanti della serie. E’ un racconto itinerante, una grande avventura prima che un grande mistero. Un viaggio ricco di volti, legami e situazioni. Alcuni noti (da Lost la serie non ha ereditato soltanto Abrams e Mitchell ma anche Jeff Fahey) e altri oltremodo acclamati (Giancarlo Esposito, Breaking Bad). Ma è abbastanza probabile che a sposare la vostra freccetta da “cautamente ottimista” a “fai di me ciò che vuoi” saranno gli ultimi momenti del pilota, quando il classico cliffhanger alla Abrams (e qui, ancora una volta, i paragoni con Lost si sprecano) vi lascerà con decine di dubbi nella testa e una sola missione: cerca di capire dove andranno a parare.



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Insomma tocca rivederlo da capo con le voci italiano, speriamo che il doppiaggio sia ottimo!.. [SM=g837713] [SM=g837707] [SM=g1463314]
lupo1973
00mercoledì 16 gennaio 2013 21:03
Me lo cucco stasera [SM=g837670] !
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