Itx, Tetra Pak incarica legali
Le reazioni dopo test Altroconsumo
Reagiscono la Tetra Pak e le aziende che producono alcuni dei prodotti inclusi nella lista di Altroconsumo sulle contaminazioni da Itx. Secondo le analisi svolte dall'associazione, non sarebbe stato contaminato solo il latte per bimbi ma anche altri prodotti confezionati in Tetra Pack, tra cui latte Uht, succhi di frutta e panna. Sulla vicenda Tetra Pak, Parmalat, Granarolo e Conserve Italia agiranno anche per vie legali.
La Tetra Pak spiega che, fatta eccezione per il prodotto Babymill, tutti gli altri prodotti menzionati nel comunicato di Altroconsumo, "sono venduti in contenitori che utilizzano un sistema di stampa privo di questa sostanza". "E' quindi impossibile che l'Itx possa essere stato trovato in tali altri prodotti", in tutto 8 sui 9 denunciati da Altroconsumo. La Tetra Pak, "in relazione alle false informazioni pubblicate da Altroconsumo sul proprio sito web" ha anche reso noto di aver dato mandato ai propri legali "al fine di ottenere una immediata rettifica e di tutelare gli interessi della Società in ogni sede".
Segue a ruota Parmalat, inserita nella "lista nera" di Altroconsumo. Parmalat precisa che "è da escludere la presenza di Itx nei prodotti a suo marchio esaminati, in quanto i materiali di confezionamento impiegati sono stati realizzati con processo di stampa che non ne prevede l'utilizzo, come peraltro confermato dal fornitore Tetra Pak". La Parmalat "si riserva ogni opportuna e doverosa azione a tutela della propria immagine".
E' intervenuta anche l'azienda Granarolo, chiamata in causa con il latte uht intero della centrale di Milano. "Per quanto ci riguarda - ha dichiarato il direttore Assicurazione Qualità Andrea Borsari -si tratta evidentemente di un errore di analisi, dato che il latte Uht intero di Centrale del Latte di Milano viene da sempre confezionato in incarti realizzati con un metodo di stampa (flexografia) privo di Itx". Granarolo ha inoltre fatto sapere di aver incaricato i legali di intraprendere nei confronti di Altroconsumo le azioni più opportune a tutela della società.
Stessi toni da Conserve Italia. Con una nota il gruppo bolognese sostiene che "ha condotto delle analisi di verifica sui succhi di frutta a marca Valfrutta e Derby, chiamati in causa per una presunta contaminazione da Itx". Analisi che "hanno escluso qualsiasi presenza del fotoiniziatore Itx nei succhi di frutta dei lotti in questione". Anche Conserve Italia "si riserva ogni opportuna e doverosa azione a tutela della propria immagine".
Intanto sulla vicenda è intervenuto anche il ministro della Salute Storace che ha trasmesso i dati di Altroconsumo, sulla presenza di Ixt in succhi di frutta e altri prodotti, alla direzione generale della Sanità veterinaria e alimenti, per immediati controlli. Storace auspica che "da parte dell'associazione di consumatori, sia stato svolto un lavoro improntato al rigore scientifico", spiega una nota del dicastero. Si stanno muovendo anche i carabinieri per la Sanità, con una serie di controlli preventivi sulle confezioni in brick stampato. Ancora non sono stati resi noti i risultati.
L'inchiesta
Il procuratore di Ascoli Piceno, Franco Ponticelli, ascolterà i rappresentanti dellaTetra Pak per capire come sia avvenuta la contaminazione, da quanto tempo l'Itx fosse nei prodotti Nestlè e Milupa e chi ne fosse al corrente. Restano ancora da identificare gli indagati delle due multinazionali.