Lezione 4: COME RICONOSCERE I FALSI PROFETI

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MARIOCAPALBO
00giovedì 2 febbraio 2012 19:25

la crescita spirituale

Lezione 4: 

 COME RICONOSCERE I FALSI PROFETI  

 

Questa lezione ci insegna “come riconoscere i falsi profeti.” Gesù nel Vangelo, e gli apostoli nelle lettere, non cessano un istante di avvertirci e insegnare sui falsi profeti. Predisse poi che questi sarebbero stati particolarmente abbondanti negli ultimi tempi.

Possibile che oggi questo avvertimento non sia più valido? Che tutti i profeti e maestri della nostra epoca moderna siano puri e autentici? Che Gesù si sia sbagliato nel metterci in guardia?

 

Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in Mio nome una cosa che Io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire… ‘Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detto?’”

 

Insegnamenti pratici per un cristianesimo autentico  

Cercheremo di capire come riconoscere la profezia vera dalla falsa, i profeti veri dai falsi, i maestri e l’insegnamento falso, e di stabilire la provenienza di tutte queste cose.

Prendiamo un insegnamento tratto dal Deuteronomio (18, 17-22): 

Io susciterò un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le Mie parole ed egli dirà loro quanto gli ho comandato.” (v. 17) [è questa l’utilità per Dio di avere un vero profeta: dice quello che Dio vuole, anche se gli costa!].

Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, Io gliene domanderò conto.” (19) [É la responsabilità che portiamo su di noi quando ascoltiamo la Parola del Signore].

Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in Mio nome una cosa che Io non gli ho comandato di dire [cioè che rivestirà col nome del Signore ciò che lui, il profeta, dice], o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire. Se tu pensi [e qui vediamo come Dio anticipi le nostre necessità]: ‘Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detto?’” (20-21).  

Questo è proprio uno dei temi dell’insegnamento di oggi:

Riconoscere quando la parola viene dal Signore e quando ha altre origini. Perché se viene dal Signore, abbiamo un impegno, una responsabilità verso di essa. Se invece non viene da Lui, l’insegnamento della Scrittura ci dice:

Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà,

 quella parola non l’ha detta il Signore; l’ha detta il profeta per presunzione: di lui non devi avere paura.” (22)

Ø      In altre parole, il profeta è passato avanti a Dio. Pensate che la cosa sia possibile?

Ø      Ma il versetto di fa notare che se non è parola del Signore, non dovete avete paura del profeta, alleluia!

COME GIUDICARE IL PROFETA

In 1 Corinzi 14, 29-33, troviamo una lezione importantissima sull’argomento:

Come distinguere il falso profeta dal vero? - Infatti se è vero, va seguito, mentre altrimenti va lasciato perdere.

Ø      Mi sono ritrovato in alcune chiese “governate” dalla profezia, dove alcuni profeti rivestivano col nome del Signore i loro pensieri (v. 20). Ma sta a noi giudicare:

I profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino.”

Ma a noi non piace giudicare.

Ø      Pur di non dover fare il discernimento, preferiremmo buttar fuori tutti i profeti!

Ø   Oppure vorremmo credere ad ogni cosa che viene detta, perché non vogliamo prendere una decisione?

Ø    Ma il Signore ci chiede di giudicare la profezia.

Le regole evangeliche - Sul dono della profezia il Vangelo dà alcune regole precise

1.      Libertà: “I profeti parlino...”

2.      Limitazione: “”Siano in due, o al massimo in tre a parlare”

3.      Fallibilità: “Gli altri giudichino.”

I falsi profeti rivestono col nome del Signore ciò che loro dicono. Ma solo se è veramente Dio dobbiamo impegnarci in quanto è stato detto. Ma come fare a riconoscerlo?

IDONEITÀ AL GIUDIZIO DELLA PROFEZIA

Tu non puoi avere il diritto di giudicare una cosa di cui non hai la giusta, vera comprensione spirituale. Così,

Non potrai giudicare la profezia con una mente carnale.

Ø      Se vivi sotto altre regole, altre scritture e altri tipi di comprensione spirituale,

Ø      se non vivi nella docilità allo Spirito Santo, come puoi giudicare la profezia? 

Conosco un pastore pentecostale nella cui chiesa un giorno una donna si alzò in piedi e profetizzò: “Così dice il Signore: lasciate immediatamente questo posto!”

Ø      Quel pastore ebbe abbastanza cervello da capire che era Dio e da abbandonare subito la Chiesa, seguito da tutti i fedeli.

Ø    Pochi istanti dopo (era tempo di guerra) una bomba piombò su quella chiesa e la distrusse. E tutti furono salvi. Fa differenza dar seguito a una profezia, oppure pensare: “Sì, è una buona donna, ma non credo che il Signore intenda davvero farci abbandonare la chiesa proprio ora, nel bel mezzo della preghiera!”

Proseguiamo la nostra lettura di 1 Corinzi 14:

Se uno di quelli che sono seduti riceve una rivelazione, il primo taccia” (30).

Ø      La gente dice che Dio non interrompe se stesso. É prestare attenzione.

Ø      “Tutti infatti potete profetare, uno alla volta, perché tutti possano imparare ed essere esortati. Ma le ispirazioni dei profeti devono essere sottomesse ai profeti, perché Dio non è un Dio di confusione, ma di ordine”

Ø       La cosa più facile sarebbe rigettare la profezia per non doverla giudicare.

Ø        Ma allora ve ne andate alla cieca, senza guida, ed è proprio quanto avviene in molte chiese:

Ø      sono legate alla profezia fino ad esserne schiave, senza usare il discernimento;

Ø       oppure hanno rigettato profeti e profezia e non se ne interessano più.

SI PUÒ CADERE SCHIAVI DELLA PROFEZIA E DEI PROFETI?

E come può avvenire una cosa simile? Quei profeti cominciano a dire:

Ø    “Così dice il Signore ...” e mettono l’etichetta di Dio sui propri pensieri, legalizzandoli.

Perché devono essere gli altri profeti a giudicare?

Ø      É la Scrittura a chiederlo!  E se giudichiamo che la profezia è vera, dobbiamo fare quanto essa dice e obbedirle.

Ø        Se durante la preghiera un profeta dice: “Alzate le braccia, lodate e adorate il Signore!" Se è parola di Dio dobbiamo farlo.

Una volta, ad un raduno internazionale, un profeta disse: “Toglietevi le scarpe, perché questo luogo è santo ...” Noi che abbiamo fatto? Uno a uno, ce le siamo tolte. E il Signore Si fece presente con una tale potenza che riuscivamo a fatica a respirare. É una questione di obbedienza.

Ma c’è un altro problema:

GIUDICARE IL MISCUGLIO NELLA PROFEZIA  

La profezia non è vera al 100%, o falsa al 100%. Sarebbe bello e facile se lo fosse. Ma purtroppo, le cose stanno diversamente.

Ø      Pensate che il nemico possa portare un uomo a dire una cosa falsa e cattiva? Certamente!

Ø      Spesso riesce a far sì che delle persone buone insegnino cose sbagliate. E tutti siamo soggetti a questo rischio.

Ø      Pietro ce lo dimostra chiaramente - è un uomo buono che ha detto una cosa cattiva.

Gesù aveva molto discernimento e comprensione e non era facile metterlo nei guai. Ed ecco che Pietro pensa di darGli un ottimo consiglio: “Maestro, non puoi andare là a soffrire!”

Capite a cosa mi riferisco? - Gesù avrebbe potuto pensare: “Sembrano parole buone!” Ma capite che:

Ø      Non è dal suono e dall’apparenza delle parole che possiamo giudicare se il profeta è falso!

Ø      Non è di ciò che è evidente che ci dobbiamo preoccupare,

Ø       ma di un uomo buono che dice una cosa falsa.

Ø     Questo non piace a nessuno. Preferiamo aver fiducia nella persona e prendere per vangelo tutto ciò che dice. Ma Dio ci aiuti!

Ø      Quindi, i profeti di cui dovete temere non sono quelli falsi al 100%, evidenti a chiunque,

Ø      ma le brave persone che dicono cose cattive, o false.

Ø      Signore, non andare a soffrire!” Fu Pietro a dirlo, e suonava bene. Ma era frutto di disobbedienza, e il risultato sarebbe stato la perdita dello scopo di Dio.

Il pericolo della falsa profezia e dei falsi profeti

                           

 
Quando un uomo buono dice una cosa cattiva, è una questione davvero eccitante. 

Vi Farò un esempio pratico illustrato:

                           

 
Ecco qui  2 bottiglie apparentemente uguali

 QUALE PENSATE VI AMMAZZI MEGLIO?

Ø      Pensate forse che la Coca “corretta” vi ammazzi di meno?

Ø       Nessuno berrebbe veleno puro, e per questo il nemico prende qualcosa di  ciò che piace alla gente e introduce qualche goccia di morte in un insieme di verità.

Ø      Allora diventa indispensabile prendere dei provvedimenti seri:

Dobbiamo imparare a discernere i miscugli sia nella profezia,  sia nei discorsi della gente, e dei profeti o maestri in particolare.

Ø      Tutti quelli che hanno paura di farlo, o che non ci credono, se ne stiano pure a casa loro.

Ø       Se volete procedere con Dio, vi posso garantire che vi sono collegati dei rischi.

Ø       Troverete molti spiriti strani, strani uccelli, strana gente, persone, insegnanti, predicatori strani.

Ø       Ma dovrete discernere quanto viene detto, conoscere bene i criteri su cui basarvi, e che vi permetteranno di misurare queste cose secondo la Bibbia.

Se quelle cose, valutate in Dio, risultano vere, devono essere un impegno per voi. Una volta valutato e misurato, non dovete più avere paura.

Perché Paolo dice che sono gli altri a dover giudicare?

Ø      Perché se un profeta buono va oltre i limiti e sbaglia, porta distruzione all’intera assemblea, agli individui o a chiunque altro.

Ø       Un profeta buono che va oltre, o che non espone tutto,

Ø      È USATO DAL NEMICO per inserire nel suo messaggio quel tanto di morte sufficiente ad avvelenare tutto il messaggio e a portare distruzione.

Dobbiamo imparare a discernere il miscuglio - imparando ad usare gli strumenti di Dio, a discernere, a capire, a valutare messaggi e profezie!

                                         
                          

 Ø      Se il profeta cresce nel ministero e nell’uso del dono, aiutato anche dal discernimento dei fratelli, si avvicinerà sempre più alla profezia pura, fino a raggiungere una purezza relativa del 100%.

Ø      Quella persona sarà stata “corretta” da Dio, “purificata” attraverso le prove.

Alla mia prima predica - Dio mi parlava appena - presi il sermone ascoltato da un prete giapponese.

Ø      Dio mi fu vicino e benedisse le persone che mi avevano ascoltato. Ma ero stato io a predicare.

Ø     Poi ho ricercato il Signore affinché mi portasse ad un ministero di insegnamento puro, per quanto possibile; e mi correggesse quanto era necessario.

Costa caro - ma voglio arrivare a conoscere il contatto più puro possibile per me, onde permettere alla gente di avere dei ministri su cui fare affidamento.

Ø      Al cento per cento? 

COME GIUDICARE? - Come si valutano profeta e profezia?

Ø      Sulla base della parola di Dio. - Su quella base dobbiamo valutate il profeta e stabilite il miscuglio che si manifesta nella sua vita.

Ø      Si potrebbe usare un metodo più facile: cacciare il profeta;

Ø    o non permettere a nessuno di parlare in lingue, o di interpretare. Allora non ci sarà bisogno di valutare. 

Ricordo la mia prima profezia. Capii dove avrei dovuto fermarmi, perché il Signore Si fermò. Ma non io! Mi piaceva troppo! Così, Dio disse qualcosa, e Mumford aggiunse il resto.

Ø      Volete sapere qual è stata la profezia più potente che io abbia ascoltato?

Ø       Fu una sera ad un incontro, quando un uomo si alzò e disse ad alta voce: “Gesù, Gesù, Gesù!” E niente altro.

Ø       E la potenza di Dio fu su di noi. Quell’uomo disse solo ciò che Dio gli  aveva ispirato.

Lo scopo dell'intero “trattamento” correttivo di Dio verso di noi ha uno scopo preciso: liberarci dal miscuglio, per permetterci di arrivare a produrre una profezia sempre più pura e perfetta.  

Gradi di falsità nella profezia - Ora sappiamo che i profeti non sono falsi al 100%, e che vi sono vari gradi di falsità.

  Ø      Ogni falso profeta ha un bagaglio basato sulla parola di Dio: altrimenti nessuno lo accoglierebbe.

Ø       Ogni dottrina falsa, ogni spirito strano, fa riferimento alla Bibbia. 

Ma qui non è la valigia che conta, bensì il suo contenuto!

Ø      E se vedete che contiene rapimenti e altre manifestazioni strane, potete cominciare a sospettare.   

Ø e tutto sarà rivestito di Bibbia!

                                          

 

 
 
MARIOCAPALBO
00giovedì 2 febbraio 2012 19:26

Valutare é indispensabile  - Dobbiamo giudicare, discernere la profezia anche se non ci piace.

Ø      Dobbiamo capire cos’è la verità spirituale e cos’è l’errore. E le due cose vi vengono presentate insieme.

Ø     É necessario imparare a discernere, a leggere tra le righe, a distinguere, se vogliamo davvero crescere nella vita dello spirito.

Come disse Paolo ai Tessalonicesi: “Dovete provare ogni cosa.” Altrimenti potete fare come la maggior parte della gente: gettate via tutto. Ma non è un criterio biblico (1 Ts. 5,21).  

Profezia e falsi profeti (Ger. 23,16-17)

Così dice il Signore: ‘Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi vi fanno credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore ...” (16) 

Ø      Qui cioè non si tratta di un demonio, ma del cuore del profeta. Se, davanti ad un malato di tumore, un profeta prova intensa compassione e gli dice: “Così dice il Signore: tu presto sarai guarito!”

Ø     La cosa non viene dal demonio, ma dal cuore del profeta, che desidera ardentemente che Dio faccia quel miracolo, e cerca di metterlo in causa. L’uomo tuttavia non guarirà perché Dio non agisce in questo modo.
Ø Dobbiamo capire che queste non sono cose diaboliche, ma provengono dal cuore umano che cerca di costringere Dio ad agire.

                                              

Ø      Il punto è questo: vorremmo credere che,

Ø      se siamo davvero sinceri, non potrà succedere niente di male. Ma questa è una trappola!

 “... e non quanto esce dalla bocca del Signore. E dicono a coloro che disprezzano la parola del Signore: ‘Voi avrete la pace!’” (E suona anche bene!) “E a quanti seguono la caparbietà del loro cuore dicono: ‘Non vi coglierà la sventura!’” (17)  

Ø      Sono parole meravigliose, consigli buoni. Ma il profeta parla seguendo la compassione del proprio cuore. Di qui la necessità di imparare a discernere, cioè a capire il vero dal falso.

è Si tratta di non stare attaccati alle tradizioni che non funzionano, ma di cercare ciò che Dio  sta facendo, e adeguarvisi.  

Il cuore del profeta - I “falsi profeti” di cui parla Geremia sono profeti veri che profetizzano ciò che hanno in cuore.

Ø      Cercano di parlare di pace quando pace non c’è, di dire parole meravigliose quando non andrebbero dette. Esprimono l’immaginazione del loro cuore.

Devo confessare che nei primi anni del ministero ho fatto anch’io di queste cose.

Ø      Ho detto parole consolanti a persone che Dio stava correggendo, perché provavo dispiacere per loro e volevo incoraggiarle. Così dicevo loro che Dio le avrebbe benedette e confortate, mentre Dio le stava correggendo e formando.

Ø    Di natura io sono dolce e non mi piacciono le cose severe e difficili, ma solo quelle belle. Così dicevo loro: “Il Signore vi benedirà ...” con una disfatta! Ogni profeta è capace di dire una cosa simile, e anch’io, perché amo la gente. E lo vediamo anche dalla Scrittura che ce ne fa gli esempi. Ma ricordate il punto chiave: 

Ø      Che nessuno vi inganni con parole vane ...” cioè, dicendovi cose belle che il Signore non ha detto. 

Profezie e maturità del gruppo - Le profezie che il Signore dà ai gruppi sono a seconda del loro grado di maturità:

Ø      Io sono sempre con voi e vi amo.” É cosa da bambini. Dal tipo di profezie che ricevete potete capire il cammino che avete fatto.

Ø      Ad alcune chiese il Signore ha dato per trent'anni quel tipo di profezie, per rassicurarle che non era andato via; ma quel gruppo di persone non stava crescendo.

Tuttavia, anche se il gruppo sta crescendo il Signore dà profezie che lo rassicurano della Sua presenza e del Suo amore - perché c’è sempre chi non capisce i messaggi più profondi, e Dio pensa anche a loro.

Ø      Si tratta quindi di imparare a giudicare noi stessi. 

Il miscuglio nella profezia (Gc. 3) - Il miscuglio è una cosa strana: riguarda un uomo buono che dice una cosa sbagliata.

Consideriamo ora se il concetto è biblico:

Fratelli, non vi fate maestri in molti, sapendo che noi riceveremo un giudizio più severo, ...” 

Ø      significa che non dobbiamo andarcene sempre in giro a distribuire consigli.

“... poiché tutti manchiamo in molte cose. Se uno non manca nel parlare, è un uomo perfetto, capace di domare tutto il corpo. Quando mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano possiamo dirigere anche tutto il loro corpo...”

Ø      Quante volte ho offeso con la bocca e quante cose vorrei non aver mai detto!

“... e contamina tutto il corpo.” (Cioè il corpo di Cristo).

Il miscuglio nella lingua (Gc. 3,8)

Ma la lingua nessun uomo la può domare: è un membro ribelle, è piena di veleno mortale.” (8)

 Il versetto 9 ci presenta il miscuglio, e vi prego di capirlo per amore di Gesù. Mumford è capace di miscuglio proprio come Wilkerson e come tutti gli uomini noti come uomini di Dio!

Ø      Ogni uomo è capace di dire la cosa sbagliata al momento giusto. E sta a voi imparare a discernere, a leggere tra le righe e ad eliminare ciò che non va.

Ø      Con ciò non intendo dire che dovete ricercare il dono del “sospetto,” ma solo imparare.

Ø      Non dovete assorbire le cose senza averle prima soppesate e averne esaminata l’origine. 

Ed ecco in Giacomo 3,9, come la Bibbia espone “miscuglio”:

Con essa (la lingua) benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini, fatti a somiglianza di Dio.”

Ø      Questo “malediciamo” non significa dire parole cattive.

Ø       In greco significa ferire, fare cose maligne alla gente, ingiuriarli dicendo cose che non si dovrebbero dire. E con la stessa bocca benediremo il Signore! Capite cosa intendo dire?

                                 
E dalla stessa bocca esce benedizione e maledizione. Ma non deve essere così, fratelli miei!”

Ø      Quindi Giacomo passa a darci degli esempi presi dalla natura: 

Ø     “Forse la sorgente può far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara?

Ø    Può forse un fico produrre olive o una vite produrre fichi?

Ø       Neppure una sorgente salata può produrre acqua dolce.” 

Ø      Qui Giacomo ci dice che il parlare con asprezza dei fratelli è contrario alla natura, che non agisce così! Se trovate olive su un fico avete ragione a chiedervi cos’è successo!

Ø      Se venite da me e vi aspettate amore e comprensione, ed io vi caccio via con sgarbo dicendovi di non potervi parlare perché ho da fare, ne restate feriti. Pensate che io riesca a fare una cosa simile? Eppure l’ho fatto! E dalla stessa fontana sono uscite acqua dolce e amarezza; è miscuglio, che dobbiamo imparare a discernere. 

In una sola persona non si è trovata frode: Gesù! É stata l’unica persona dalla cui bocca è uscita solo dolcezza. Come vorrei che anche da me uscisse una corrente così pura dell’amore di Dio!

Quando fu portato davanti a Pilato, non aprì bocca...” “Chi sei? ... Non sai che ho il potere di ucciderti?” “Non avresti alcun potere su di me se non ti fosse stato dato dall’alto.

Ø      Mio Dio! Queste cose mi distruggono, forse perché tante volte posso identificarmi con Pietro: “Signore, costruiamo tre tende!” E sapete cosa aggiunge poi la Scrittura? “Perché non sapeva cosa dire.” 

Lo scopo del “trattamento correttivo di Dio è portarci al punto in cui non ci sarà più inganno sulla nostra bocca.

Ø      Una delle cause dei guai nelle chiese è stata proprio la lingua. Tutti si danno da fare in quel senso, e le notizie corrono più della luce.

Ø       É qualcosa di incontrollabile, e dalla stessa fonte esce il miscuglio. Ma Dio giudica il miscuglio.

Billy Graham ha un metodo molto sicuro per evitare il miscuglio perché fa sempre riferimento alla Bibbia. Vi si attacca e la segue.

Chi è saggio e accorto tra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere ispirate a saggia mitezza. Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità.” (13).

Perché qualcuno dovrebbe mentire contro la verità?

Ø      Quando c’è un vantaggio personale, è facile mentire contro la verità.

Ø     Se ti costa la sconfitta, l’umiliazione di dover ammettere che avevi torto, allora possiamo arrivare a mentire.

Ø      Gelosia o invidia significa soffrire per ciò che hanno gli altri.

Ø       E lo spirito di contesa lo abbiamo in cuore.

Quando in noi vi sono queste tendenze, è facile mentire contro la verità per ricavarne vantaggio personale.

Ø      Quanti sanno di aver mentito contro la verità per sicurezza o per motivi personali? Più siete minacciati, più siete tentati a mentire. 

Discernere la fonte o il frutto (Gc. 3, 15-18)

Voglio dimostrarvi come discernere e dire cosa è vero e cosa non lo è, e se lo imparerete ne vedrete il frutto o scoprirete l'origine delle azioni.

Ø      Vi sono DUE TIPI DI SAGGEZZA SOPRANNATURALE.

Ø      Non tutta la saggezza viene dall’alto, e se avvertite qualcosa “dentro,” non dovete pensare che debba provenire per forza da Dio.

Ø      Sarebbe bello se fosse così, ma dovete sempre discernere:

Ø     “Non è questa la saggezza che viene dall’alto: è terrena” cioè ha a che fare con cose della terra.

La saggezza dal basso

1.      La saggezza terrena - É originata dalla terra. Con questo tipo di saggezza possiamo utilizzare le cose di Dio e i suoi doni per averne vantaggi materiali e personali.

2.      La saggezza sensuale - Vi faccio una illustrazione: per anni in varie chiese è circolata la dottrina della “sposa spirituale.” Quando vi siete sposati non eravate credenti e non avete trovato la moglie giusta perché non conoscevate Dio.

-          Ma ora che credete, la cercate, e non appena la incontrate ricevete la testimonianza dello ‘spirito’.

-          Come dottrina non c’è male, vero? Così avete la sposa spirituale; e vi ritrovate con due spose: quella naturale e quella spirituale. Ma Dio non è all’origine di questo frutto.

Ø      Ora vi dirò qualcosa sul cielo di Maometto. Sapete in cosa consiste?

Ø      Se siete stato ucciso in battaglia, ricevete dieci vergini e tutto il vino che riuscite a bere.

Ø      Cosa c’è dietro? La sensualità. Sono cose che eccitano i sensi, l’amore umano,

Ø      e da questo è possibile discernere la fonte ...  

3.  La saggezza demoniaca - É la progressione delle saggezze precedenti, ed è diabolica. Ha cioè tutta la natura delle manifestazioni demoniache.

Ø      Si appella ai sensi, ma la sua origine è dal basso.

Ø      É soprannaturale, ma sta a voi discernere la sua origine, perché all’apparenza può sembrare spirituale.

Ø      Ma possiamo riconoscerla dai frutti.  

I frutti della saggezza dal basso

Ø      Questi tipi di saggezza producono il frutto delle opere della carne e del diavolo:

Poiché dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni” (Gc. 3,18).  

Ø      E questo è il frutto della saggezza dal basso. Un esempio:

- Un uomo è pastore di una chiesa fiorente ed è molto amico del suo collaboratore, che gli è vicino da dieci anni. Un giorno una voce gli sussurra: “Il tuo amico sta cercando di portarti via il posto!” E ritiene di aver ricevuto saggezza da Dio! Ma il frutto dà l'avvio a dei “sospetti” verso l’amico, alle paure, e così iniziano tra loro lotte, contese, invidia, confusione, problemi.

Ø      Non appena dai frutti ci renderemo conto dell’origine dell'ispirazione, potremo rimediare e chiarire la cosa con il fratello.

L’origine dell’ispirazione, infatti,

Ø      non la vediamo dalle parole ascoltate,

Ø     ma dai frutti che seguono, dai fatti che stanno dietro a quelle parole, dalle  implicazioni.

La saggezza dall’alto (Gc. 3, 17-18)  

La sapienza che viene dall’alto - vi sono dunque due tipi di sapienza, una dall’alto e l’altra dal basso - è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opere di pace.”
E quindi, la saggezza dall’alto è innanzitutto:


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MARIOCAPALBO
00giovedì 2 febbraio 2012 19:27

1.  Pura -  Proviene da una radice santa, buona. Dovrei dubitare di ogni voce che produce sospetto verso i fratelli perché non è pura, ha doppiezza, intrigo. Può anche darsi che Dio mi avverta di qualche pericolo, ma Dio ha un sistema diverso, e lo vedremo.

2.  Pacifica - La pace è una delle forme più grandi della guida di Dio in tutta la Bibbia, e voglio provare a spiegarlo.

Innanzi tutto vi sono due tipi di pace:

a)      la “pace con Dio” (Rm 5,1), per quanti hanno accettato il messaggio di salvezza di Gesù: “Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio,” e

b)      la pace di Dio, che è solo per quanti hanno fatto pace con Dio.

Se tra voi e Dio vi è della ruggine, se vi sono disaccordi e disobbedienza, nel rapporto subentrano le difficoltà e la pace se ne va via.

E la pace di Cristo regna nei vostri cuori” (Col. 3,15).

Ø      Questa pace deve regnare in noi, e quando viene turbata da qualcosa, è già un modo per discernere l’errore che può insinuarsi. Allora possiamo sapere che qualcosa non va, pur senza sapere ancora di preciso cosa. Ma poi il Signore ce lo farà capire.

Ø      La pace di Dio è dichiarata in tutta la Bibbia ed è la sola cosa che il diavolo non può imitare.

Ø      Per questo Paolo ci dice che proprio questo tipo di pace deve regnare in noi.  

Non dobbiamo permettere a niente di sconvolgere la nostra pace. Ciò non significa non avere alcun guaio:

Ø      possiamo essere nei guai fin sopra i capelli, ma anche nella pace. Parlo della pace soprannaturale di Dio nello Spirito.  

3.  Mite - La parola greca corrispondente significa “sopporta.”

Quanto bisogno abbiamo della sopportazione! Non è possibile cambiare tutti come vorremmo.

Ø      Ma la saggezza dall’alto è gentile e sopporta, ti suggerisce di perdonare ancora, di tentare di nuovo di aiutare quella persona, di avere pazienza e di pregare per lei.

Ø      mentre quella dal basso ti mette contro la persona, ti porta a mandarla via, a scacciarla da te e dalla tua chiesa pensando così di risolvere i problemi.

Ø     Sono  queste le cose che provengono da Dio, che hanno origine in Lui.  

4.  Arrendevole - È una saggezza aperta all’insegnamento, alla correzione, alla partecipazione dell’esperienza degli altri.

Ø      E non rifiuta di discutere le proprie rivelazioni.

Ø      Se è troppo sicura della propria spiritualità e non intende discuterla con quanti vorrebbero dire qualcosa al riguardo, o se ha rivelazioni solo private, attenzione!

Ø      Infatti,  se è Parola di Dio, potrà e vorrà stare al confronto,

Ø      ma se non lo è, il confronto lo rivelerà.  

5.  Piena di misericordia - “Sapete cosa mi ha rivelato Dio? Che Giovanni vuol prendere il mio posto e mandare via me!”

Ø      E allora che farete? Getterete le sue cose, brucerete le sue carte e sarete voi a cacciarlo via?

Ø    Ma Dio non può avervi fatto una rivelazione che vi porti ad azioni tanto dure e aggravate dalla lampante caratteristica satanica del disamore. Dio è pieno di misericordia, e ciò che ispira è misericordia. La Sua misericordia non finisce mai, dura per sempre.

Ø      Quando Dio ispira una cosa, che si tratti di un problema da evitare o di una situazione da correggere, ne deriva misericordia e andremo con amore dal fratello per parlare insieme dell’argomento.

Ma se l’ispirazione viene dal basso, sarà seguita da invidia, gelosia e sospetto. É il frutto - le azioni che risultano dall'ispirazione - a provare la sua origine. Le sole parole pronunciate dicono poco.  

6.  Dà buoni frutti - Se l’ispirazione è da Dio porterà buoni frutti.

Ø      Non mi porterà a litigare col fratello, a dividermi, a giudicarlo, ma a cercare insieme la soluzione, a parlare con calma e pace del problema.  

7. Non fa parzialità - Avete due figli: uno con barba e motocicletta, che vi ha ammaccato la macchina nuova. L’altro che è membro di un centro cristiano, pieno di Spirito Santo e presidente della IBM.

Ø      Il Signore dice: “Amali allo stesso modo.” Vi sarà facile? Se siete nel Signore, vi riuscirà, perché la saggezza che viene dall’alto vi spingerà a farlo e ve ne darà la capacità.

Ø      Potete esser brave persone, pregare con un piccolo gruppo, trovarvi molto bene tra voi, ma non comunicate ad altri la vostra ricchezza.

Ø      Ma ciò che viene da Dio è aperto, vuole essere condiviso con gli altri perché vuole rendere tutti partecipi le meraviglie del Signore e dare a tutti, dovunque e in qualunque momento, ciò che riceve.

Ø      Le cose di Dio sono aperte, stanno alla luce, reggono bene la luce, anzi, la richiedono. Chiedono di essere messe alla prova.

Ø      Chi cerca l’ombra, il segreto, il silenzio, non è da Dio.  

8.  È senza ipocrisia - Ovvero, senza agire per le apparenze.

Ø      La saggezza che viene dall’alto non esige mai che cerchiate di assumere un certo aspetto, o un certo modo di agire.

Ø       Ho un amico sacerdote veramente vicino a Dio, che mi ha confidato come vi siano molte persone che cercano di indossare” un modo di agire “religioso del quale non posseggono la buona sostanza.

Ø     Vi sono persone che simulano, che si sono rivestite di spiritualità. Ma non funziona, e lo si viene a scoprire.  

9.  Un frutto di giustizia viene seminato nella pace - Se una cosa viene da Dio, produrrà e lascerà pace. Creerà concordia anche dove concordia non c’era.  

Ø      Abituiamoci a non discernere solamente le parole delle profezie, delle ispirazioni, degli insegnamenti della gente,

Ø      ma a guardare ai risultati che producono e a misurarli con il metro del vangelo riguardo a ciò che produce la saggezza di Dio.

Ø      Se i risultati sono diversi, se la sapienza ispiratrice non è “pura, pacifica, mite e arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità e ipocrisia,”

Ø    e se il “frutto di giustizia” non viene “seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace,”

Ø      avete in mano il metro per discernere, secondo gli insegnamenti apostolici, l’origine di quella sapienza.

Per ricapitolare  

Ø      La Scrittura esige che si controlli ogni profezia.

Ø      Nessun profeta è vero al cento per cento (eccetto Gesù), o falso al cento per cento. Tutti presentano percentuali di miscuglio.

Ø      Da qui la necessità di imparare a discernere il vero dal falso, e non solo nelle profezie, ma negli insegnamenti e nei discorsi.

Ø      Le belle parole possono rivelare solo il desiderio del cuore del profeta e non il messaggio di Dio.

Ø      Dai frutti che derivano dalle profezie e dagli insegnamenti possiamo risalire all’albero che li ha prodotti: saggezza dall’ alto o saggezza dal basso?

Ø      Le caratteristiche dei due tipi di saggezza ci insegnano a riconoscere la loro origine.



Dal corso di 12 audio cassette:"THE SPIRIT OF TRUTH AND ERROR" di Bob Mumford  (per informazioni dettagliate su questo autore e sulla sua validissima opera, consultare la  relativo Pagina Web di Bob Mumford, indicata alla voce CONTATTI del Sito www.diovive.com.)

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