Lezione 4:
COME RICONOSCERE I FALSI PROFETI
Questa lezione ci insegna “come riconoscere i falsi profeti.” Gesù nel Vangelo, e gli apostoli nelle lettere, non cessano un istante di avvertirci e insegnare sui falsi profeti. Predisse poi che questi sarebbero stati particolarmente abbondanti negli ultimi tempi.
Possibile che oggi questo avvertimento non sia più valido? Che tutti i profeti e maestri della nostra epoca moderna siano puri e autentici? Che Gesù si sia sbagliato nel metterci in guardia?
“Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in Mio nome una cosa che Io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire… ‘Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detto?’”
Insegnamenti pratici per un cristianesimo autentico
Cercheremo di capire come riconoscere la profezia vera dalla falsa, i profeti veri dai falsi, i maestri e l’insegnamento falso, e di stabilire la provenienza di tutte queste cose.
Prendiamo un insegnamento tratto dal Deuteronomio (18, 17-22):
“Io susciterò un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le Mie parole ed egli dirà loro quanto gli ho comandato.” (v. 17) [è questa l’utilità per Dio di avere un vero profeta: dice quello che Dio vuole, anche se gli costa!].
“Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, Io gliene domanderò conto.” (19) [É la responsabilità che portiamo su di noi quando ascoltiamo la Parola del Signore].
“Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in Mio nome una cosa che Io non gli ho comandato di dire [cioè che rivestirà col nome del Signore ciò che lui, il profeta, dice], o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire. Se tu pensi [e qui vediamo come Dio anticipi le nostre necessità]: ‘Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detto?’” (20-21).
Questo è proprio uno dei temi dell’insegnamento di oggi:
Riconoscere quando la parola viene dal Signore e quando ha altre origini. Perché se viene dal Signore, abbiamo un impegno, una responsabilità verso di essa. Se invece non viene da Lui, l’insegnamento della Scrittura ci dice:
“Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà,
quella parola non l’ha detta il Signore; l’ha detta il profeta per presunzione: di lui non devi avere paura.” (22)
Ø In altre parole, il profeta è passato avanti a Dio. Pensate che la cosa sia possibile?
Ø Ma il versetto di fa notare che se non è parola del Signore, non dovete avete paura del profeta, alleluia!
COME GIUDICARE IL PROFETA
In 1 Corinzi 14, 29-33, troviamo una lezione importantissima sull’argomento:
Come distinguere il falso profeta dal vero? - Infatti se è vero, va seguito, mentre altrimenti va lasciato perdere.
Ø Mi sono ritrovato in alcune chiese “governate” dalla profezia, dove alcuni profeti rivestivano col nome del Signore i loro pensieri (v. 20). Ma sta a noi giudicare:
“I profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino.”
Ma a noi non piace giudicare.
Ø Pur di non dover fare il discernimento, preferiremmo buttar fuori tutti i profeti!
Ø Oppure vorremmo credere ad ogni cosa che viene detta, perché non vogliamo prendere una decisione?
Ø Ma il Signore ci chiede di giudicare la profezia.
Le regole evangeliche - Sul dono della profezia il Vangelo dà alcune regole precise
1. Libertà: “I profeti parlino...”
2. Limitazione: “”Siano in due, o al massimo in tre a parlare”
3. Fallibilità: “Gli altri giudichino.”
I falsi profeti rivestono col nome del Signore ciò che loro dicono. Ma solo se è veramente Dio dobbiamo impegnarci in quanto è stato detto. Ma come fare a riconoscerlo?
IDONEITÀ AL GIUDIZIO DELLA PROFEZIA
Tu non puoi avere il diritto di giudicare una cosa di cui non hai la giusta, vera comprensione spirituale. Così,
Non potrai giudicare la profezia con una mente carnale.
Ø Se vivi sotto altre regole, altre scritture e altri tipi di comprensione spirituale,
Ø se non vivi nella docilità allo Spirito Santo, come puoi giudicare la profezia?
Conosco un pastore pentecostale nella cui chiesa un giorno una donna si alzò in piedi e profetizzò: “Così dice il Signore: lasciate immediatamente questo posto!”
Ø Quel pastore ebbe abbastanza cervello da capire che era Dio e da abbandonare subito la Chiesa, seguito da tutti i fedeli.
Ø Pochi istanti dopo (era tempo di guerra) una bomba piombò su quella chiesa e la distrusse. E tutti furono salvi. Fa differenza dar seguito a una profezia, oppure pensare: “Sì, è una buona donna, ma non credo che il Signore intenda davvero farci abbandonare la chiesa proprio ora, nel bel mezzo della preghiera!”
Proseguiamo la nostra lettura di 1 Corinzi 14:
“Se uno di quelli che sono seduti riceve una rivelazione, il primo taccia” (30).
Ø La gente dice che Dio non interrompe se stesso. É prestare attenzione.
Ø “Tutti infatti potete profetare, uno alla volta, perché tutti possano imparare ed essere esortati. Ma le ispirazioni dei profeti devono essere sottomesse ai profeti, perché Dio non è un Dio di confusione, ma di ordine”
Ø La cosa più facile sarebbe rigettare la profezia per non doverla giudicare.
Ø Ma allora ve ne andate alla cieca, senza guida, ed è proprio quanto avviene in molte chiese:
Ø sono legate alla profezia fino ad esserne schiave, senza usare il discernimento;
Ø oppure hanno rigettato profeti e profezia e non se ne interessano più.
SI PUÒ CADERE SCHIAVI DELLA PROFEZIA E DEI PROFETI?
E come può avvenire una cosa simile? Quei profeti cominciano a dire:
Ø “Così dice il Signore ...” e mettono l’etichetta di Dio sui propri pensieri, legalizzandoli.
Perché devono essere gli altri profeti a giudicare?
Ø É la Scrittura a chiederlo! E se giudichiamo che la profezia è vera, dobbiamo fare quanto essa dice e obbedirle.
Ø Se durante la preghiera un profeta dice: “Alzate le braccia, lodate e adorate il Signore!" Se è parola di Dio dobbiamo farlo.
Una volta, ad un raduno internazionale, un profeta disse: “Toglietevi le scarpe, perché questo luogo è santo ...” Noi che abbiamo fatto? Uno a uno, ce le siamo tolte. E il Signore Si fece presente con una tale potenza che riuscivamo a fatica a respirare. É una questione di obbedienza.
Ma c’è un altro problema:
GIUDICARE IL MISCUGLIO NELLA PROFEZIA
La profezia non è vera al 100%, o falsa al 100%. Sarebbe bello e facile se lo fosse. Ma purtroppo, le cose stanno diversamente.
Ø Pensate che il nemico possa portare un uomo a dire una cosa falsa e cattiva? Certamente!
Ø Spesso riesce a far sì che delle persone buone insegnino cose sbagliate. E tutti siamo soggetti a questo rischio.
Ø Pietro ce lo dimostra chiaramente - è un uomo buono che ha detto una cosa cattiva.
Gesù aveva molto discernimento e comprensione e non era facile metterlo nei guai. Ed ecco che Pietro pensa di darGli un ottimo consiglio: “Maestro, non puoi andare là a soffrire!”
Capite a cosa mi riferisco? - Gesù avrebbe potuto pensare: “Sembrano parole buone!” Ma capite che:
Ø Non è dal suono e dall’apparenza delle parole che possiamo giudicare se il profeta è falso!
Ø Non è di ciò che è evidente che ci dobbiamo preoccupare,
Ø ma di un uomo buono che dice una cosa falsa.
Ø Questo non piace a nessuno. Preferiamo aver fiducia nella persona e prendere per vangelo tutto ciò che dice. Ma Dio ci aiuti!
Ø Quindi, i profeti di cui dovete temere non sono quelli falsi al 100%, evidenti a chiunque,
Ø ma le brave persone che dicono cose cattive, o false.
Ø “Signore, non andare a soffrire!” Fu Pietro a dirlo, e suonava bene. Ma era frutto di disobbedienza, e il risultato sarebbe stato la perdita dello scopo di Dio.
Il pericolo della falsa profezia e dei falsi profeti
Quando un uomo buono dice una cosa cattiva, è una questione davvero eccitante.
Vi Farò un esempio pratico illustrato:
Ecco qui 2 bottiglie apparentemente uguali
QUALE PENSATE VI AMMAZZI MEGLIO?
Ø Pensate forse che la Coca “corretta” vi ammazzi di meno?
Ø Nessuno berrebbe veleno puro, e per questo il nemico prende qualcosa di ciò che piace alla gente e introduce qualche goccia di morte in un insieme di verità.
Ø Allora diventa indispensabile prendere dei provvedimenti seri:
Dobbiamo imparare a discernere i miscugli sia nella profezia, sia nei discorsi della gente, e dei profeti o maestri in particolare.
Ø Tutti quelli che hanno paura di farlo, o che non ci credono, se ne stiano pure a casa loro.
Ø Se volete procedere con Dio, vi posso garantire che vi sono collegati dei rischi.
Ø Troverete molti spiriti strani, strani uccelli, strana gente, persone, insegnanti, predicatori strani.
Ø Ma dovrete discernere quanto viene detto, conoscere bene i criteri su cui basarvi, e che vi permetteranno di misurare queste cose secondo la Bibbia.
Se quelle cose, valutate in Dio, risultano vere, devono essere un impegno per voi. Una volta valutato e misurato, non dovete più avere paura.
Perché Paolo dice che sono gli altri a dover giudicare?
Ø Perché se un profeta buono va oltre i limiti e sbaglia, porta distruzione all’intera assemblea, agli individui o a chiunque altro.
Ø Un profeta buono che va oltre, o che non espone tutto,
Ø È USATO DAL NEMICO per inserire nel suo messaggio quel tanto di morte sufficiente ad avvelenare tutto il messaggio e a portare distruzione.
Dobbiamo imparare a discernere il miscuglio - imparando ad usare gli strumenti di Dio, a discernere, a capire, a valutare messaggi e profezie!
Ø Se il profeta cresce nel ministero e nell’uso del dono, aiutato anche dal discernimento dei fratelli, si avvicinerà sempre più alla profezia pura, fino a raggiungere una purezza relativa del 100%.
Ø Quella persona sarà stata “corretta” da Dio, “purificata” attraverso le prove.
Alla mia prima predica - Dio mi parlava appena - presi il sermone ascoltato da un prete giapponese.
Ø Dio mi fu vicino e benedisse le persone che mi avevano ascoltato. Ma ero stato io a predicare.
Ø Poi ho ricercato il Signore affinché mi portasse ad un ministero di insegnamento puro, per quanto possibile; e mi correggesse quanto era necessario.
Costa caro - ma voglio arrivare a conoscere il contatto più puro possibile per me, onde permettere alla gente di avere dei ministri su cui fare affidamento.
Ø Al cento per cento?
COME GIUDICARE? - Come si valutano profeta e profezia?
Ø Sulla base della parola di Dio. - Su quella base dobbiamo valutate il profeta e stabilite il miscuglio che si manifesta nella sua vita.
Ø Si potrebbe usare un metodo più facile: cacciare il profeta;
Ø o non permettere a nessuno di parlare in lingue, o di interpretare. Allora non ci sarà bisogno di valutare.
Ricordo la mia prima profezia. Capii dove avrei dovuto fermarmi, perché il Signore Si fermò. Ma non io! Mi piaceva troppo! Così, Dio disse qualcosa, e Mumford aggiunse il resto.
Ø Volete sapere qual è stata la profezia più potente che io abbia ascoltato?
Ø Fu una sera ad un incontro, quando un uomo si alzò e disse ad alta voce: “Gesù, Gesù, Gesù!” E niente altro.
Ø E la potenza di Dio fu su di noi. Quell’uomo disse solo ciò che Dio gli aveva ispirato.
Lo scopo dell'intero “trattamento” correttivo di Dio verso di noi ha uno scopo preciso: liberarci dal miscuglio, per permetterci di arrivare a produrre una profezia sempre più pura e perfetta.
Gradi di falsità nella profezia - Ora sappiamo che i profeti non sono falsi al 100%, e che vi sono vari gradi di falsità.
Ø Ogni falso profeta ha un bagaglio basato sulla parola di Dio: altrimenti nessuno lo accoglierebbe.
Ø Ogni dottrina falsa, ogni spirito strano, fa riferimento alla Bibbia.
Ma qui non è la valigia che conta, bensì il suo contenuto!
Ø E se vedete che contiene rapimenti e altre manifestazioni strane, potete cominciare a sospettare.
Ø e tutto sarà rivestito di Bibbia!