Fra tutto ciò che si può leggere in questi versi, accenno soltanto alla capacità di riconoscere il Nulla, guardare Altrove, trovare la semplicità e trasformarla in consapevolezza: lo sguardo fatato che dissolve l’illusione, annullando la falsa opposizione fra banale e straordinario che mantiene intrappolati nel Nulla.
Forse i versi che mi piacciono di più sono questi:
«Eterno rifluire
Di noi stesse
In noi stesse,
A metà
Fra isola
E onde. »
Grazie, Elke…