Necrofrost

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InNomineSathanas
00lunedì 22 agosto 2005 01:20
Gelo è l'unico termine che mi viene in mente all'ascolto di questo gruppo tedesco,che ha oramai raggiunto il decimo anno di attività.
Purtroppo sono disponibili pochissime informazioni sui componenti,come su ogni altro aspetto della band:al momento pare che della line-up originale rimangano solamente Seirim (batterista e cantante) e Fimbulraven che si occupa di chitarre e basso,mentre Dryav (chitarra e basso),che ha suonato in questo album,sembra non farne più parte del gruppo.
Bloodstorms è il secondo Full-Lenght,seguito dell'ottimo "In a Misty Soar and on its Swampy Floor " uscito nel 2000 che riuscì a far notare la band alla No Colours che li mise sotto contratto per questa seconda perla (questa label non ne sbaglia una).
La prima traccia "Veistu hve blota skal?" comincia con un tappeto quasi impercettibile di tastiere tetre ed oscure sopra il quale la chitarra classica di Fimbulraven accompagna la monotona cantilena di Seirim.
Dopo questa introduzione si sfocia nel gelo di "Carcass carried by the crawls of titanbats",retta da un ottimo riff e da un cantato straziante,buona anche la prestazione della batteria che non si lascia mai andare alla violenza più pura (l'unica pecca forse è il volume dei piatti,che risulta un po' troppo alto).Alla fine subentra una parte con chitarre acustiche in cui la voce di Seirim raggiunge una disperazione e una malvagità eguagliati solo dal Conte Grishnackh.
Segue "Me the tundra" caratterizzata da tempi molto più rallentati per buona parte della canzone,solo per accelerare verso il finale,il quale è curiosamente troncato.Il cantato in questo pezzo tende verso uno scream più classico,forse accostabile a quello di Meyhna'ch.
Anche "My winter of forgotten souls" è giocata su tempi lenti,con qualche lontana influenza doom,qui la voce di Seirim pare provenire da lontano,dando l'impressione di trovarsi in una desolata foresta avvolta da una fitta coltre di nebbia.Verso la metà il cambiamento del riff corrisponde ad una accelerazione in cui la batteria comincia a pestare;tuttavia anche questa sfuriata si esaurisce presto,facendo tornare la canzone alla funerea lentezza iniziale.
"Raw ravens journey" comincia con una triste parte acustica che dopo poco lascia spazio al gelo,alla desolazione tipiche delle tracce precedenti.Si tratta tuttavia dell'ultimo pezzo basato su tempi più lenti e cadenzati,la seguente " Thulcandra" (anche se non indicato si tratta di una cover di una canzone apparsa nel demo dei DarkThrone),traccia strumentale,ci lascia intendere che i Necrofrost non sono degli sprovveduti tecnicamente.
"Slaughtered in a misanthropic intent" comincia con degli inquietani suoni di synth,per sfociare in violenza totale:le chitarre sono tiratissime,come la batteria del resto mentre la voce,leggermente distorta,cambia nuovamente tonalità (lasciandoci intendere le grandi doti di Seirim) per accostarsi ad un urlato simile a quello del Conte in Filosofem o dei Pest tedeschi.La perla del disco a mio avviso.
"The return of animalian bloodlust" come la precedente si assesta su ritmi molto veloci,anche se non riesce ad eguagliarne la malevolezza,il cantato torna a territori più classici (rimanendo sempre unico in quanto a marciscenza);ad un certo punto sembra di sentire veramente un uomo pazzo,torturato oltre ogni immaginazione.Ottimo anche l'accostamento finale di chitarra acustica,chitarra distorta e voce pulita.
L'ultima traccia "Nostalgia freeze the norse reaper" è retta da un riff dissonante di grande effetto e da una batteria pestata mentre la voce si ispira nuovamente a quella del Conte.Il viaggio nell'Inverno dell'Anima si conclude con un urlo lacerante che va dissolvendosi,come le vostre coscienze.
Consigliato a tutti gli amanti di Immortal e Burzum.



Tracklist:
01 Veistu hve blota skal? 02:22
02 Carcass carried by the crawls of titanbats 05:03
03 Me the Thundra 04:10
04 My winter of forgotten souls 06:56
05 Raw ravens journey 05:31
06 Thulcandra 03:14
07 Slaughtered in a misanthropic intent 04:16
08 The return of animalian bloodlust 06:07
09 Nostalgia freeze the norse reaper 05:27


La seconda canzone e' una delle canzoni piu' belle,disperate,malvagie,angosciante che abbia mai sentito,un capolavoro della madonna,ogni blackmetaller dovrebbe avere questo album!


Jason4ever
00lunedì 22 agosto 2005 12:10
Cazzo, sembran belli, se poi mi dici ke assomigliano agli Immortal, io li adoro gli Immortal, infatti ancora nn mi va giù ke si son sciolti.


PS:Devis, ero curioso di sapere, dato ke 6 un super fan del Black Metal cosa ne pensi del nuovo cantante dei Marduk, Mortuus, a me personalmente nn piace, x me i Marduk, sono e saranno sempre identificati col grande, solo ed unico Legion.[SM=g27980]
InNomineSathanas
00lunedì 22 agosto 2005 14:22
Re:

Scritto da: Jason4ever 22/08/2005 12.10
Cazzo, sembran belli, se poi mi dici ke assomigliano agli Immortal, io li adoro gli Immortal, infatti ancora nn mi va giù ke si son sciolti.


PS:Devis, ero curioso di sapere, dato ke 6 un super fan del Black Metal cosa ne pensi del nuovo cantante dei Marduk, Mortuus, a me personalmente nn piace, x me i Marduk, sono e saranno sempre identificati col grande, solo ed unico Legion.[SM=g27980]




non assomigliano agli immortal,sono molto grezzi i necrofrost e piu' incazzati..

Beh il nuovo cantante dei marduk l'ho anche visto dal vivo e sinceramente non mi piace x niente,come voce va anche bene,e' bravo a cantare,ma non centra nulla con i marduk,LEGION era i marduk..
E' lo stesso discorso di blaze baley con gli Iron maiden,non centrava un cazzo!


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