PAGANESIMO GRECO: Artemide

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Artemide-
00lunedì 13 marzo 2006 09:16
Artmide è la Dea della cacciae degli animali, era riconosciuta anche come personificazione della fertilità e del parto,libera e selvaggia. Non è che assomiglia a Diana, ma è la corrispondente Dea greca.

ARTEMIDE: L'immagine classica di Artemide ce la mostra come l'incarnazione della natura. Natura che va intesa così come la vedeva l'uomo antico: valli solitarie, alture remote, migliaia di vite che germogliano, crescono, stormiscono, cantano, si agitano, si cercano, si generano, si distruggono. Certamente la natura ha anche un altra sembianza: terribile, demoniaca, distruggitrice e generatrice ma questa sembianza è data ad altre divinità e non ad Artemide. Essa rappresenta la natura estiva e vibrante di luce. Così come Apollo anche Artemide è lontananza e purezza, con le differenze dovute al sesso. In Apollo il distacco e la purezza sono la conseguenza di un virile atto di volontà ragionata, In Artemide si tratta dell'ideale dell'esistenza fisica dell'essere donna. Caccia per monti e boschi seguita dalle sue compagne, le Ninfe con le quali danza sui prati in fiore. Artemide essendo dea della natura è molto vicina agli animali sia curandoli che cacciandoli. Come cacciatrice il suo simbolo è l'arco ma non solo di giorno, anche di notte al lume di torce andava a caccia. La natura a volte è crudele e così anche Artemide. Ama le sue ninfe come sorelle che scaccia via se si lasciano prendere dall'amore. Essa procura alle donne le doglie del parto e la febbre puerperale, ma contemporaneamente le assiste nel parto e si occupa pure di insegnare a curare ed educare i bambini. È rappresentata in abito da cacciatrice con faretra e arco con il capo ornato, spesso è accompagnata da un levriero o da un cervo.


Tratto Da www.miti3000.org

[Modificato da stregaviolet )O( 15/05/2006 23.40]

stregaviolet )O(
00lunedì 15 maggio 2006 23:48
Da quanto sto studiando, riguardo ai rituali iniziatici delle fanciulle greche, Artemide incarna, sì, la natura selvaggia, la donna libera e naturale e la sua indipendenza incondizionata da qualsivoglia uomo, ma è anche la Dea che, presiedendo al parto, si fa protettrice della famiglia.
A lei le fanciulle sacrificano il primo sangue mestruale nel momento in cui lasciano il loro stato di fanciulle ed entrano nella fase successiva, quella di potenziali madri e quindi di giovani donne in età da marito.
E' per questo che mitologicamente e simbolicamente Artemide caccia coloro che si lasciano prendere dall'amore. Ella le allontana perchè esse devono andare a far parte della civiltà, della polis, della vita sociale regolata dall'uomo ed eternamente contrapposta alla naturalità femminile.
Ella è quindi una sorta di addomesticatrice (esiste una Artemide Emera, addomesticatrice di animali -e di fanciulle-) di fanciulle, di coloro che hanno bisogno di "regolarizzarsi" per entrare a far parte della società e della vita all'interno della polis. In una cultura così impostata era inutile sperare in un'altra soluzione per la vita della donna, pertanto, a mia deduzione, Artemide è per la donna l'amica che la comprende ma che le insegna ad essere ciò che la civiltà vuole che ella sia.

LydiaDellaLuna
00martedì 16 maggio 2006 15:32
Una volta ho creato un cartoncino seguendo un esercizio di visualizzazione creativa:
Ne venne fuori un'immagine triplice di Dea, composta da Artemide(lì era l'Arcano Maggiore "La Forza", la fanciulla con il capello che apre le fauci alla fiera), Ecate ("la Luna") e Selene.
Dirvi che da quando sono piccola sono letteralmente affascinata da questa triplice Dea è poco.
Quando in Italia venne fuori Sailor Moon, io ne ero pazza.
Adoravo soprattutto le immagini di Serenity come pricipessa della Luna.
Artemide è l'immagine dell'adolescente.
E' selvaggia e pura nelle sue reazioni non mediate, è la fanciulla che ancora non conosce il mondo maschile, presa com'è dal suo cerchio di compagne, e che lo evita con il disgusto tipico di certe ragazzine preadolescenti(come io lo sono stata un tempo).
E' la donna che vive per sè, con un'attenzione focalizzata che le permette di concentrarsi su ciò che desidera fare, senza smarrirsi emotivamente dietro a quelle che lei percepisce come distrazioni.
E' davvero l'archetipo della Fanciulla.
Nel libro di Jean Shinoda Bolen "Dee dentro la Donna" Artemide è la coscienza focalizzata, è Atlanta che corre fiera nei boschi a caccia di belve feroci, vive la sua vita e non si cura degli uomini.
Mentre invece nelle donne troppo spesso è sviluppato lo spirito di nutrice e crocerossina, e facilmente mettiamo da parte i nostri impegni, le nostre passioni, pur di occuparci degli altri, anche e spesso a sproposito.
Artemide ci chiama alla nostra natura selvaggia, che appartiene a noi sole e ho sentito molte donne mature rimpiangere i tempi della giovinezza in cui sembrava che ci fosse coraggio per affrontare tutto il mondo.
E vive nei boschi perchè il bosco è l'archetipo del limen, della soglia che separa il noto dall'ignoto, la società dal caos.
Il bosco è il selvaggio, è dove i bimbi delle fiabe si smarriscono e incontrano le streghe, è dove ciò si va per propiziarsi un oracolo.
E' dove i principi si smarriscono e incontrano le fate, e dove le donne si smarriscono e incontrano gli spiriti bianchi.
Dovremmo sempre conservare in noi il ricordo della via per il bosco sacro, per il nemeton dove la dea ci attende con le nostre verità.

Credo di amare Artemide perchè incarna lo spirito dell'adolescente che, nonostante tutto, ancora mi anima alla mia veneranda età. [SM=g27813] [SM=g27824] [SM=g27822]
Mokosh
00martedì 24 aprile 2007 22:31
Amo intensamente Artemide: la trovo una figura molto più complessa di quanto sembra e di quanto generalmente si dice, ma suppongo che questo valga per qualsiasi rappresentazione della Dea.
Vendicativa? Crudele? Ruvida? Sicuro, ma non solo: Artemide è l'energia nuova che si muove in primavera. E' certamente selvaggia e libera: è la forza della natura che si risveglia col nuovo calore e non può permettersi di trovare degli ostacoli dinanzi a sè. E' proprio per questo motivo che si scaglia così violentemente verso chiunque le si presenti davanti, in particolare verso le figure maschili. Il perchè di questa antipatia, secondo me, è dovuto all'antica concezione di Dea "autonoma": la Grande Madre dalla quale derivano tutte le altre figure femminili, originariamente creava per partenogenesi, senza l'aiuto di divinità maschili. Questo concetto è rimasto, nella mia teoria, anche in Artemide: la sua energia è già perfettamente equilibrata e bilanciata (in effetti la stessa divinità appare un po' "mascolina").
Ma, come ho già trovato scritto qui, è anche una Dea della famiglia e disposta ad aiutare le donne durante il parto (interessante il concetto secondo il quale le istruisca per essere accettate nella società). A ciò si deve aggiungere il ritrovamento (di sicuro ad Efeso, poi dovrei informarmi di altri eventuali luoghi) di statuine (credo fossero "ine", almeno) rappresentanti Artemide in maniera particolare: con una marea di seni. Indice della natura florida alla quale è legata? O c'è dell'altro, come un ulteriore collegamento con la famiglia (in particolare col ruolo di madre)? A questo punto si potrebbe quindi pensare ad un passaggio di Artemide allo stadio successivo rispetto a quello della fanciulla, ma su questo ho ancora da riflettere molto (la "scoperta" di questa rappresentazione è relativamente fresca, perciò non ho fatto in tempo a formare un'idea ed un'opinione precisa a riguardo).
Il mio flusso di pensieri si conclude qui: chiedo scusa se risulterà un poco sconnesso, ma oggi sono particolarmente stanca (provvederò più avanti a migliorare la stesura, nel caso si riscontrino particolari difficoltà a comprendere il mio criptico linguaggio :P ).
Jacklin
00domenica 27 maggio 2007 23:21
Oltre al cervo, anche l'ape e l'orsa,erano animali dedicati ad Artemide.La sua pianta sacra era il cipresso,e un numero a lei collegato il sei.
Vorrei postare qualcosa sull'argomento delle sue sacerdotesse:le Orse, dato che mi ha interessato particolarmente ma non so se se ne è gia parlato da qualche parte. [SM=g27817]
Per un certo periodo le fanciulle greche, dimoravano nel santuario di Artemide, dove vestite di arancio,forse indossando pelli di orsa,si abbandonavano a giochi all'aperto,e ad una liberta che era proibita e considerata sconveniente per la posizione femminile.Questo periodo di transizione,culminava con un particolare rituale:l'"arkteia", durante il quale le fanciulle,ornate da un manto color zafferano, mimavano le movenze di un'orsa per indicare il passaggio dallo stato di fertilità /verginità ,presieduto da Artemide, a quello dell'amore/matrimonio,presieduto da Afrodite.
Quindi,per potere accedere ad una dimensione matura e controllata,le giovani necessitavano di esprimere la loro parte piu istintiva ed animale, passionale e brutale.Dopo di che erano finalmente pronte ad entrare nella cerchia delle donne adulte,ed erano riammesse nelle comunità dove sarebbero state relegate alla funzione di mogli /madri.

[Modificato da Jacklin 27/05/2007 23.23]

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