Una delle parole scritte in modo misterioso sulla parete del palazzo di Baldassarre, lette e interpretate da Daniele. (Da 5:25) È il plurale di “Peres”, che significa “mezzo siclo”, frazione del siclo. Nel dare l’interpretazione, Daniele non usò il plurale “Parsin”, ma il singolare (Peres). (Da 5:28) Forse questo fu dovuto al fatto che solo Baldassarre era presente per sentire il profeta spiegare il messaggio profetico, benché esso riguardasse entrambi i sovrani dell’impero babilonese: Baldassarre e Nabonedo. —
Daniele usò questa parola aramaica nell’interpretare la scritta sul muro, “MENE, MENE, TECHEL e PARSIN”. (Da 5:25, 28) Judah Slotki spiega che la scritta significa “una mina, una mina, un siclo e mezzi sicli”. (Soncino Books of the Bible, a cura di A. Cohen, Londra, 1951; vedi anche Peake’s Commentary on the Bible, a cura di M. Black e H. H. Rowley, Londra, 1964, p. 596). Poiché “Peres” è il singolare di “Parsin”, vorrebbe dire “mezzo siclo”.
Nel dare l’interpretazione di “Peres”, il profeta adopera altre due parole aramaiche scritte con le stesse tre consonanti ma vocalizzate diversamente. “PERES [Perès], il tuo regno è stato diviso [perisàth] e dato ai medi e ai persiani [uPharàs]”. La spiegazione ispirata include quindi un doppio gioco di parole sul termine “Peres” e sul verbo “dividere”. I successivi eventi di quella notte rivelarono l’accuratezza dell’interpretazione. —