Piero Angela: gli 80 anni di Mr. Quark

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-francis-
00domenica 21 dicembre 2008 13:03

Un altro splendido ottantenne va ad aggiungersi alla ricca collezione italiana: Piero Angela compie gli 80 domani, roccioso segno del Capricorno. Festeggia lavorando, con i tre speciali di «Superquark» in onda su Raiuno: il 23 dicembre l'argomento sarà l'Egitto, il 30 la scoperta di Troia e il 7 gennaio l'oro di Cortés. Figlio di un medico vercellese, Angela nasce a Torino nel 1928, alla fine dei Cinquanta entra alla Rai come cronista e collaboratore del Giornale Radio. Ma è anche musicista, comincia a suonare il pianoforte a sette anni, e lo suona tuttora. A venti, «Peter» Angela inanellava jam session nei locali torinesi. E agli inizi dei rifluenti Ottanta viene folgorato sulla via della divulgazione scientifica.

Piero Angela non è un uomo di scienza, bensì un giornalista (nel 1976, a esempio, fu il primo conduttore del Tg2). Non dimentica mai i tempi televisivi, ed ha l’accortezza di variare molto i temi trattati. Che sono magari ricorrenti, ma si alternano, in modo che il pubblico torni a percepirli come nuovi. Si pone nei confronti dei problemi scientifici proprio come chi non conosce a fondo la materia, le sue domande sono le stesse che potremmo fare tutti noi. Si mette davanti alla telecamera e racconta. Racconta bene, in modo da farsi capire da tutti, da interessare e divertire quel cosiddetto «spettatore medio» che di solito viene immaginato mentre si pasce di giochi, isole, pettegolezzi e sceneggiati mal recitati. I suoi ascolti dovrebbero convincere che il pubblico desidera cose serie, dalla televisione. Noiose no ma serie sì. Che «divulgazione» non è una parolaccia, e che si potrebbe applicare a musica, teatro, a quel cinema ormai scomparso.

Esponendosi a qualche critica, ha portato in ditta anche il figlio Alberto. Pare che una volta, correva l'anno 2001, abbia pure protestato con il gruppo di Serena Dandini e dell'«Ottavo nano» per l'imitazione, peraltro straordinaria, che ne faceva Neri Marcorè. Tenero cuore di divulgatore-padre. Inattaccabile, per via degli ascolti. E dei ragionamenti. Dice: «Qualunque discorso sul ruolo educativo e culturale della tv deve partire da una realtà drammatica: due italiani su tre hanno difficoltà nella comprensione di un testo». Tutto ciò spiega, almeno in parte, la televisione che ci ritroviamo, appiattita su primitivi livelli di ricettibilità. Proprio per questo il piccolo schermo potrebbe però avere un ruolo fondamentale, come quello che già ebbe alla fine degli Anni Cinquanta per la diffusione dell’italiano: «Si tratta non soltanto di un dovere istituzionale, previsto dal canone pagato da tutti i cittadini, ma di un dovere nei confronti di quella grande maggioranza di italiani che hanno nella televisione l’unico aggancio culturale con il loro tempo».

Piero Angela è un'industria: ha scritto 32 libri, alcuni dei quali tradotti in inglese, tedesco e spagnolo, con una tiratura complessiva di oltre tre milioni di copie. E' stato premiato per la sua attività pure negli Stati Uniti e in Giappone. E gli hanno dato otto lauree honoris causa. A Parigi ha ricevuto un riconoscimento dell’Unesco per la divulgazione scientifica. Chissà quante ce ne combinerà ancora: ottant'anni, ormai, sono un'inezia.

(Fonte: La Stampa)
-francis-
00martedì 23 dicembre 2008 11:29
''Lavoro in Rai tutti i giorni dal '52. Sono 56 anni. La macchina ha 80mila chilometri, ma il motore gira bene, tanto che mi stanno ricrescendo i capelli''. Se la cava con una battuta sull'eta', ottant'anni compiuti oggi e portati con ammirevole leggerezza e apparente indifferenza, Piero Angela, storico giornalista e conduttore Rai, che ha presentato l'ultima serie di speciali del 'suo' Superquark sui 'Cercatori di tesori' in Egitto, a Troia e nelle Americhe di Cortes, in onda, rispettivamente, il 23 e 30 dicembre e il 7 gennaio alle 21.10 su Raiuno.

Un 'regalo di Natale' che la rete ammiraglia Rai fa ai telespettatori per ripercorrere insieme le tappe piu' importanti della scoperta dell'Egitto, il sogno di Schliemann a Troia e le avventure dei 'conquistadores' alla Cortes nel Centroamerica. Angela fara' rivivere queste storie nei luoghi stessi in cui si sono svolte, con immagini originali girate da un'ormai consolidata troupe Rai, sulle quali si animeranno ricostruzioni realizzate con sofisticate grafiche 3D, che consentiranno di rivedere i luoghi delle vicende cosi' come erano raccontati all'epoca dei fatti. Il tutto con l'aiuto anche di tre docu-fiction, di cui due (Egitto e Cortes) prodotte dall Bbc.

(Fonte: Asca)
antonio crasto
00mercoledì 24 dicembre 2008 09:40
Ho visto la puntata e devo dire che mi è piaciuta. La storia dei tre "ricercatori" è stata presentata in modo avvincente e con immagini molto interessanti. Abu Simbel e la tomba di Sethy I sono due dei monumenti più spettacolari.
Da quello che è stato detto, sembrerebbe che Belzoni sia stato il primo ad aver cercato tombe reali nella Valle dei Re. La prima tomba da lui trovata sarebbe stata la KV 17, proprio quella di Sethy I, la più bella tomba della Valle. C'è da chiedersi se si trattò di fortuna sfacciata o se la tomba fu realizzita in un posto che invitava a scavare.

Uniche pecche della trasmissione possono essere trovate nell'affermazione che Champollion avrebbe decodificato i geroglifici delle piramidi di Giza, leggendovi i nomi dei faraoni della IV dinastia e in quella che Tutankhamon era figlio di Akhenaton.
Nella stessa trasmissione le parole di Hawass hanno spiegato come lui ritenga che il giovane faraone fosse figlio del faraone eretico e come sta ancora cercando le prove di questa sua ipotesi.

roberta.maat
00mercoledì 24 dicembre 2008 13:11
Giusto Antonio, bella puntata a parte la "sbavatura" relativa ai geroglifici della piramide.....ma si sà per la divulgazione qualche imprecisione la possiamo accettare. Sulla paternità di Tut io la
penso come Hawass, lo sapete tutti, spero che arrivino presto le prove tangibili !
antonio crasto
00venerdì 26 dicembre 2008 11:42
Chi vuole leggere l'avventura di Champollion può rifarsi al libro:

Le chiavi dell'Egitto di Lesley e Roy Adkins.

Vivamente consigliato

Antonio
-francis-
00venerdì 26 dicembre 2008 18:24
Nei titoli iniziali si legge che la consulenza storica è di Simone Lanna. Pertanto penso che se ci sono state alcune imprecisioni il demerito sia solo suo.
Del resto gli Angela non sono egittologi, ma dovendosi occupare di tante civiltà è ovvio che qualcosa sfugga pure a loro.
Inoltre i filmati sono chiaramente stranieri, e non credo che gli Angela (o chi per loro) potessero cambiare i testi.
Se vogliamo trovare il pelo nell'uovo, anche se non apporta nulla alla storia, quando la colossale testa di Memnone (Ramesse II) viene recuperata da Belzoni, e quando raggiunge le rive del Nilo, le immagini non sono di Luqsor ma di Assuan.
Altra imprecisione è quando Angela afferma che i templi di Abu Simbel furono inaugurarti da Ramesse e Nefertari: sappiamo benissimo che Nefertari non li vide mai perchè morì prima.
Angela aggiunse di suo, dopo che fu detto che Ramesse vinse la battaglia di Qadesh: "Almeno così dicono i suoi scribi!".
Zahi, da parte sua, affermò che "non sappiamo" se la ferita sia stata prodotta etc. etc. e che "ritengo personalmente" che Tutankhamen fosse figlio di Akhenaten... specificando anche che solo dopo l'esame del dna dei due feti si potrà risalire con certezza sia al padre che alla madre, ed anche alla eventuale mummia di Nefertiti...
roberta.maat
00venerdì 26 dicembre 2008 21:06
Comunque una trasmissione ben confezionata come tutte quelle degli Angela ! Mi è sembrato però di "leggere" un pà di stanchezza nella voce del mio amatissimo Piero Angela......forse l'emozione della ountata dedicata agli 80 anni ?
-francis-
00venerdì 26 dicembre 2008 21:40
Gli anni pesano anche per lui. Ho notato che faceva fatica a camminare...
A parte alcune accuse di imprecisioni che ho letto, le trasmissioni sue e di Manfredi sono sicuramente le più serie e documentate.
-Kiya-
00sabato 27 dicembre 2008 01:39
Ho perso la puntata, ma sono lieta di apprezzarne il successo, attraverso le vostre parole.

Auguro vita, prosperità e salute, almeno per altri 80 anni, a Piero Angela, a cui va la mia stima più pura. Un grande professionista, di cui c'è gran bisogno oggi giorno.
-francis-
00sabato 27 dicembre 2008 12:21
Io l'ho registrata. Se vuoi ti posso mandare la cassetta...
-Kiya-
00sabato 27 dicembre 2008 14:23
ci sentiamo via mail ;)

grazie!
pizia.
00sabato 27 dicembre 2008 15:57
Le immagini dei tre ricercatori, Belzoni, Carter e Champollion, sono tratte da una fiction costituita di sei episodi, trasmessa l'anno passato su qualche canale di SKY che adesso non saprei specificare (forse History Channel), erano fatte molto bene, mi erano piaciute molto, varrebbe la pena di vederle per intero, se avrete occasione di passare a casa mia... [SM=g999103]
Hotepibre
00sabato 27 dicembre 2008 17:43
...microscopiche sbavature ("...quando venne aperto il sarcofago di Tut Carnarvon era morto da poco..." ???????) ma solo per "addetti ai lavori" o, ancor meglio, solo per "appassionati" seri; ma come al solito puntata seria, documentata e nel solco di quella divulgazione SERIA che da sempre caratterizza i lavori di Angela, senza alcuna concessione al mistero se non quando strettamente indispensabile (vedasi il discorso sulla maledizione diTut, accennato e poi subito smentito con i dati di fatto... peraltro gli stessi argomenti da me evidenziati nella voce di Wikipedia sulla "Maledizione di Tutankhamon").
Direi che, come al solito, si è trattato di uno splendido lavoro anche perchè non sono state date informazioni fuorvianti.
-Kiya-
00sabato 27 dicembre 2008 19:10
Ci sono persone che si ritengono assai piùù preparate dei suddetti, eppure commettono errori ben più evidenti e non solo in ambito Egittologico...

Pertanto onore agli Angela che, seppur non egittologi, rientrano a pieno e meritato titolo nella categoria dei Professionisti
Hatshepsut76
00martedì 30 dicembre 2008 20:34
Re:
ho visto anche io la puntata, e mi è piaciuto molto il livello di erudizione che Angela ha fornito. E' stato anche interessante vedere le gesta degli archeologi riproposte durante la trattazione...

pizia., 27/12/2008 15.57:

Le immagini dei tre ricercatori, Belzoni, Carter e Champollion, sono tratte da una fiction costituita di sei episodi, trasmessa l'anno passato su qualche canale di SKY che adesso non saprei specificare (forse History Channel), erano fatte molto bene, mi erano piaciute molto, varrebbe la pena di vederle per intero, se avrete occasione di passare a casa mia... [SM=g999103]



mi chiedevo proprio di cosa si trattasse... grazie per la delucidazione! [SM=x822714] Mi sa che poi un'incursione di tutto punto a casa tua non mancherà... [SM=g999108]

pizia.
00mercoledì 31 dicembre 2008 07:16
Ti attendo [SM=g999097]
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