Pratica forense e notarile?

Gentile Dott. Levita,
sono una studentessa al quarto anno di giurisprudenza che inizia a porsi seri interrogativi circa il suo futuro. Mi piacerebbe diventare notaio un giorno ma, dato che la strada è tortuosa, credo sia utile quantomeno conseguire il titolo di avvocato.
Ho qualche domanda.
1) La pratica forense e quella notarile possono essee svolte contemporaneamente?
2) Un diploma di una sspl indirizzo notarile che vantaggi mi darebbe?
3) Ho letto che un avvocato con un anno di servizio può fare solo 8 mesi di pratica. Ma... se l'avvocato un diploma sspl? O se ha già svolto la pratica?
4) Leggo che ci vogliono 2-3 anni per preparare il concorso per il notariato. Leggo anche che questo concorso è completamente diverso dall'esame per diventare avvocato. Ma non ci sono proprio integrazioni tra i due? Se facessi prima l'esame di avvocato, dovrei conoscere il diritto civile, anche se a livello monografico ed all'orale potrei portare tributario e commerciale in modo da trovarmi qualche nozione già immagazzinata. Penso che comunque una parte del lavoro sia fatta. Poi bisognerebbe "solo" approfondire ed esercitarsi. Sbaglio?

La ringrazio per l'attenzione e per le risposte che mi darà e La prego di scusare il fiume di domande dovuto all'entusiasmo di affacciarsi ad un mondo nuovo e tanto sognato!

GR