Prima volta della mucca al Galibier

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Cardanico69
00domenica 26 giugno 2011 15:12
"Allora domani che fai?"
"Mah, ci sarebbe una mezza idea di andare, finalmente, a fare un girello in Francia..."
"E iooooo?"
"Come sarebbe a dire? Ma tu lavori!"
"Ma nooooo!"
"Ma io avevo capito che lavorassi, domani!"

Premessa: il 24 di giugno a Torino è il Santo Patrono, San Giovanni, giorno di festa.
Anche per noi atei o agnostici razionalisti, che forse dovremmo andare a lavorare per coerenza.
Ma il succo è che Cristina non lavora.
Ma Cristina è anche la più grande portatrice sana di "pacchi" che io conosca: per cui la prendo larga.

"Allora, facciamo così: domani, quando mi sveglio, ti chiamo e se vuoi venire ti passo a prendere a casa di lì a un'ora circa, ok?"
"Oki!"

Il mattino dopo mi sveglio presto, liquido un impegno con l'impresario che mi ha ristrutturato casa, che fortunatamente si degna di presentarsi ancora prima dell'ora stabilita.
Alle 8 chiamo Cristina: dopo 2 squilli mi stacca il telefono.
Come volevasi dimostrare, sta dormendo della grossa.
A volte mi sento come Charlie Brown quando Lucy gli sfila la palla da sotto al momento di calciare: ci casco sempre!

Vabbè, poco male: trangugio l'abbondante colazione ché i miei 90 kg di ciccia richiedono, piazzo le mie auguste terga sulla sella della mucca e volgo la barra in direzione delle montagne.

Faccio benzina a Susa, anche perchè non ho ancora ben chiari i consumi del CB (che a fine giro si riveleranno ottimi) e anche perchè in Francia ho già avuto parecchie disavventure coi benzinai.
Già che ci sono compero un po' di pizza e un generoso pezzettone della locale focaccia dolce, che stipo nel sottosella.

Sono circa le 10 e l'aria è frizzante, quando mi immetto nel pianoro che subito dopo il confine porta con una serie di rapidi tornanti al posto dove, quand'ero bambino, i doganieri ci fermavano per un controllo. Poi è arrivato Maastricht. O era Schengen? Boh. Quella roba lì, insomma.



Mi fermo a fare una foto al lago per una sorta di competizione fotografica a distanza con Noris che è passato di qua pochi giorni prima.
Il posto è lo stesso, ma la sua mucca è molto più bella: competizione persa, ripartiamo.



Inizio la discesa verso Lanslebourg con qualche nuvola che occhieggia da fondovalle, ma la giornata sembra nel complesso serena: mentalmente, ringrazio di avere un maglioncino sotto il giubbotto e i sottoguanti termici, perchè la temperatura da questo lato sembra sensibilmente più bassa.
Vorrei vedere la temperatura esterna, ma ho un cattivo rapporto col tripmaster della Honda, per cui mi riprometto di schiacciare un po' di tasti a caso alla prossima sosta.
Ovviamente, coltiverò questo buon proposito per tutta la restante parte del viaggio.



Giro a sinistra in direzione di Modane e nei pressi di Bramans, per la prima volta in tanti anni noto la presenza di una strada segnalata come variante panoramica per Modane. Piatto ricco, mi ficco!



La strada si snoda piacevolmente in direzione di Aussois, attraverso i soliti deliziosi paesini francesi che, tutte le volte che li vedo, per contrasto mi viene un accidente al pensiero di come maltrattiamo noi il territorio. Se continuiamo in questo modo del "Bel Paese" non resterà pietra su pietra tra non molto.




Ora, vorrei raccontarvi che arrivato ad Aussois ho scelto di esplorare la zona della diga di Pian d'Aval, ma la verità è che ho sbagliato strada e mi sono spinto fin quassù.



Sono le 11 passate quando, mentre scatto la foto, sento squillare il cellulare.
E' Cristina che ovviamente si pente & si duole per essere stata in coma ed essersi persa la giornata insieme.
"Peccato, sarebbe stato molto più divertente in due..." le dico, ed è esattamente quello che penso, perchè come diceva Cristopher "Alex Supertramp" McCandless, "Happiness is real only when shared".
Passiamo un quarto d'ora al telefono a sparare un po' di cavolate, mentre mi crogiolo sotto un bel sole.

Non mi resta che tornare indietro per la strada e capire dove ho sbagliato.
Così arrivo a Modane con un po' di ritardo su una inesistente tabella di marcia, supero l'abitato e mi dirigo a Saint-Michel-de-Maurienne, il tutto in mezzo ad un vento singolarmente gelido che per qualche minuto mi fa meditare di tornare indietro, incerto di poter arrivare indenne agli oltre 2600 m. del Col du Galibier.
Arrivato all'intermedio Col du Telegraph (1535 m) mi fermo a mangiare sotto l'occhio di militari in assetto di guerra che presidiano la caserma in cima al colle.
Con la pancia piena e l'antipioggia sotto il giubbotto a fare da coibente aggiuntivo, riparto rinfrancato e riscaldato alla volta del Galibier.
Mi fermo in continuazione per far pipì (maledetta prostata... col freddo, poi...) e ogni tanto faccio uno scatto.








Pe fortuna il tempo migliora mano a mano che si sale, perfino il freddo è meno intenso.
I panorami sono, come sempre, grandiosi.





Una volta in cima battaglio per qualche minuto con torme di motociclisti e di ciclisti (chapeau! salire fin quassù dev'essere davvero dura...) per fare la foto di rito sotto l'indicazione toponomastica.
Per la cronaca, io non sono quello con gli shorts a piedi del cartello.



Passo qualche minuto in questa bolgia di varia umanità su due o più ruote, pensando che in fin dei conti in centro a Torino ci sarà sicuramente meno casino, dopodichè mi rifiondo a valle, facendomi strada tra torme di giessedotati che popolano queste cime ormai più numerosi delle marmotte, ma molto più difficili da distinguere uno dall'altro rispetto a quest'ultime...




Arrivo a Briancon abbastanza presto, per cui faccio volentieri due passi nel bel centro storico.




A questo punto non resta che tornare a casa, attraverso le rapide curve del Monginevro, dove purtroppo incappo nel solito incidente che coinvolge un nostro collega. Speriamo non sia accaduto niente di grave.
Arrivo a casa in tempo per mettermi a rasare il giardino che con le ultime pioggie sembra diventato il Mato Grosso e mentre accendo il tosaerba (Honda pure quello) penso che, in fondo, il uichènd deve ancora cominciare.
Squilla di nuovo il telefono, è di nuovo lei. Ora non posso, la richiamerò dopo.
Ma, mentre aggredisco il primo tappeto di gramigna, mi sento improvvisamente felice.

d.

Nota: mentre si percorrono le rampe del Galibier, dell'Izoard o del Col de la Croix de Fer, non è infrequente vedere fotografi dotati di teleobiettivo sdraiati a riprendervi.
Se vi scoprite a pensare "Finalmente! Qualcuno che si accorto di quanto sia bello il mio stile di guida!" sappiate che si tratta di prezzolatissimi personaggi pronti a rivendervi la vostra foto "in action" a cifre non esattamente esigue.
Ecco le testimonianze del mio passaggio...







von-alt
00domenica 26 giugno 2011 17:40
Ottima cronaca, posti incantevoli [SM=x420682] e bellissime foto !
E chiaramente percepibile anche il tuo entusiasmo [SM=x420718] per la bestiolona.
Bravissimo Cardanico, anzi, per restare in tema : CHAPEAU [SM=x420708] !!!
Francesco(53)
00domenica 26 giugno 2011 17:50
Belle le foto e bello il testo , complimenti ! [SM=x420709]
Ilsimo72
00domenica 26 giugno 2011 19:16
[SM=x420709] [SM=x420709] [SM=x420709]


Complimenti per il giro davvero bellissimo, per il racconto della tua giornata e per le foto che hai postato... [SM=x420718]
Cardanico69
00lunedì 27 giugno 2011 11:32
Grassie ragazzi.. [SM=x420718]
Dimenticavo... circa i consumi la moto ha fatto la bellezza di 17,6 Km/l!!! [SM=x420682]
E, a parte certi pezzi dove veramente trotterellavo godendomi il panorama, giuro che non sono andato esattamente piano.
Noris62
00lunedì 27 giugno 2011 18:34
Bellissimo report del tuo viaggio [SM=x420709]
I posti sono meravigliosi e Cristina non sà cosa s'è persa
Ricorda che non esistono cb brutte [SM=x420718]
Domenica tempo permettendo sarò ancora in francia (adoro quei posti)
|tuttle|
00lunedì 27 giugno 2011 18:54
[SM=x420709] [SM=x420709] [SM=x420709] [SM=x420709]

[SM=x420718]

[SM=x420710]
CHRISTIAN.79
00lunedì 27 giugno 2011 20:02
Alla faccia del reportage [SM=x420682]
Complimenti [SM=x420709]
superbalcons
00martedì 28 giugno 2011 10:40
Grazie dello splendido resoconto della tua bellissima gita [SM=x420678] [SM=x420718] Anto
diegohcb
00venerdì 9 dicembre 2011 18:35
Re: re
ciao Daniele, leggo solo ora del bel giro sulle "nostre" montagne, hai reso molto bene quello che abbiamo la fortuna di avere a pochi km di distanza, mi auguro, visto che abitiamo ad un tiro di schioppo di fare altri giri, però insieme, e questa volta magari adiamo più a sud sulle momtagne con "vista mare".

ciao diego

wratchild75
00venerdì 9 dicembre 2011 18:50
Re: Re: re
diegohcb, 09/12/2011 18.35:

ciao Daniele, leggo solo ora del bel giro sulle "nostre" montagne, hai reso molto bene quello che abbiamo la fortuna di avere a pochi km di distanza, mi auguro, visto che abitiamo ad un tiro di schioppo di fare altri giri, però insieme, e questa volta magari adiamo più a sud sulle momtagne con "vista mare".

ciao diego





Se non avete pregiudizi raziali verso le mucche nere [SM=x420710] , ci sono anche io... ASPETTATEMI [SM=x420720]
Cardanico69
00lunedì 16 gennaio 2012 11:25
Anche io leggo solo ora (devo dire che il forum non è il massimo riguardo a funzionalità... ma è aggratis e ce lo teniamo così): per quanto riguarda il farsi un giro appena il tempo migliori, mooolto volentieri.

Devo dire che son più animale da alta montagna, ma anche un giretto verso il mare non farebbe schifo!

Impegni e schiena a pezzi permettendo... [SM=x420692]

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