Raddoppio ponente

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a1893
00sabato 16 settembre 2006 11:22
Vogliamo parlare del raddoppio a ponente?
quest'opera comporta il taglio di numerosissime stazioni, più o meno la metà di quelle del percorso: ad esempio in prov. di IM resteranno 2 stazioni (Sanremo e Imperia), 4 fermate lungo la litoranea e basta! Poi curioso che sia più grande la stazione di Taggia che quella di Sanremo....... venendo verso Genova la situazione non cambia, spariranno nell'ordine Imperia PM, Cervo, Laigueglia, Ceriale, Loano e Borgio Verezzi!
Mi viene da pensare che sarà una linea soltanto per treni a m/l percorrenza.
La stazione di Imperia in fase di costruzione avrà 4 binari, quindi anche questo sinonimo che il traffico pendolare non potrà ambire più di tanto a svilupparsi.

[Modificato da a1893 16/09/2006 11.23]

cliobini
00sabato 16 settembre 2006 12:14
Il raddoppio della linea ferroviaria del ponente è un opera necessaria soprattutto per il traffico a lunga percorrenza e non per quello locale.
Il tracciato è stato scelto sulla base di alcuni fattori fondamentali:
- l'esiguità reale e potenziale della domanda di trasporto ferroviario lungo l'asse costiero (testimoniata dai dati di frequentazione di Trenitalia);
- la necessità di avere un tracciato ferroviario "moderno", che permettesse di impostare i treni ad una velocità di 200 km/h;
- la necessità di rendere minimo l'impatto sui centri abitati esistenti.
Dal momento che l'asse costiero non è la pianura padana, si è optato per un tracciato in gran parte sotterraneo, che tocca soltanto i centri di maggior attrazione ed esclude quelli minori (oltre ad escludere un meraviglioso panorama costiero).
D'altronde non potrebbe essere che così: infatti il traffico locale lungo l'asse costiero viene servito in gran parte dai collegamenti extraurbani (tra Finale e Andora c'è un corsa ogni 20 minuti durante tutto l'arco della giornata) che permettono sia di collegare i centri urbani della riviera abbastanza velocemente, sia di distribuire i passeggeri lungo la costa.
Bisognerebbe piuttosto pensare ad un riutilizzo della sede ferroviaria attuale (che spesso corre parallela alla via Aurelia) per aumentare la velocità commerciale e l'affidabilità del trasporto locale su gomma.
Sanremo non è una stazione ma una fermata ed è stata concepita in questo modo per gli esigui spazi a disposizione, non potendo sviluppare il tracciato se non in sotterranea. L'unico spazio abbastanza ampio per poter ospitare tutti gli impianti e le costruzioni civili per una stazione di notevole importanza era nella piana di taggia e lì è stata realizzata. Per il problema del collegamento tra la cittadina e la stazione di Taggia, attualmente assicurato dalla linea filoviaria anche se con livelli modesti di servizio, era stato pensato di riutilizzare il sedime ferroviario dismesso per la realizzazione del "filobus di cristallo" (promosso tra gli altri nientemeno che dall'ex ministro Scajola) abbinato ad una pista ciclabile.
a1893
00sabato 16 settembre 2006 12:23
Re:

Scritto da: cliobini 16/09/2006 12.14
Il raddoppio della linea ferroviaria del ponente è un opera necessaria soprattutto per il traffico a lunga percorrenza e non per quello locale.
Il tracciato è stato scelto sulla base di alcuni fattori fondamentali:
- l'esiguità reale e potenziale della domanda di trasporto ferroviario lungo l'asse costiero (testimoniata dai dati di frequentazione di Trenitalia);
- la necessità di avere un tracciato ferroviario "moderno", che permettesse di impostare i treni ad una velocità di 200 km/h;
- la necessità di rendere minimo l'impatto sui centri abitati esistenti.
Dal momento che l'asse costiero non è la pianura padana, si è optato per un tracciato in gran parte sotterraneo, che tocca soltanto i centri di maggior attrazione ed esclude quelli minori (oltre ad escludere un meraviglioso panorama costiero).
D'altronde non potrebbe essere che così: infatti il traffico locale lungo l'asse costiero viene servito in gran parte dai collegamenti extraurbani (tra Finale e Andora c'è un corsa ogni 20 minuti durante tutto l'arco della giornata) che permettono sia di collegare i centri urbani della riviera abbastanza velocemente, sia di distribuire i passeggeri lungo la costa.
Bisognerebbe piuttosto pensare ad un riutilizzo della sede ferroviaria attuale (che spesso corre parallela alla via Aurelia) per aumentare la velocità commerciale e l'affidabilità del trasporto locale su gomma.
Sanremo non è una stazione ma una fermata ed è stata concepita in questo modo per gli esigui spazi a disposizione, non potendo sviluppare il tracciato se non in sotterranea. L'unico spazio abbastanza ampio per poter ospitare tutti gli impianti e le costruzioni civili per una stazione di notevole importanza era nella piana di taggia e lì è stata realizzata. Per il problema del collegamento tra la cittadina e la stazione di Taggia, attualmente assicurato dalla linea filoviaria anche se con livelli modesti di servizio, era stato pensato di riutilizzare il sedime ferroviario dismesso per la realizzazione del "filobus di cristallo" (promosso tra gli altri nientemeno che dall'ex ministro Scajola) abbinato ad una pista ciclabile.



Grazie delle info non sono molto informato sul ponente.
Se non sbaglio però c'era chi contestava il filobus di cristallo perchè avrebbe spezzato nuovamente il rapporto città-territorio/mare. Comunque hai ragione, in fondo quella è la direttrice tra l'italia e il sud della francia quindi deve avere caratteristiche di lunga percorrenza.
Mi dispiace però che tanti piccoli e medi centri (vedi ad esempio Loano) saranno privati di una stazione, e chi avrà bisogno di prendere il treno dovrà prima salire su una corriera
cliobini
00sabato 16 settembre 2006 13:07
Qualcuno che contesta c'è sempre...
L'impatto di una filovia è cosa ben diversa da quello di una ferrovia: cmq i punti in cui potrebbe verificarsi un effetto "barriera" sono pochi e potrebbero essere opportunamente mitigati.
Per quanto riguarda i piccoli centri, per loro potrebbe essere più invogliante un bel trasferimento in "corriera" (l'altro giorno ho preso una corriera ATP con tanto di aria condizionata e radio) e poi la prosecuzione su un moderno IC piuttosto che farsi un viaggio su un "falso IR" scalcinato e malandato.

E poi con una linea ferroviaria moderna sarà ancora più facile raggiungere l'aeroporto di Nizza...
[SM=g27997]
pie3ge
00sabato 16 settembre 2006 13:11
qualcuno sa se ci sono delle planimetrie in rete?
pie3ge
00martedì 26 settembre 2006 17:31
ferrovie: passo avanti raddoppio linea Genova-Ventimiglia
www.ansa.it/infrastrutturetrasporti/notizie/rubriche/ferrovie/20060925134934061...

em66
00mercoledì 27 settembre 2006 10:33
Re: Raddoppio Andora-San Lorenzo

Scritto da: pie3ge 16/09/2006 13.11
qualcuno sa se ci sono delle planimetrie in rete?


www.rfi.it/files/varie/Andora-SanLorenzo_8.pdf
euge1893
00mercoledì 27 settembre 2006 10:55
Molto interessante il file da te allegato, em66.
Mi chiedevo se per caso fossi in grado pure di disporre di una mappa raffigurante l'esatto tracciato delle due gallerie Traversata (mi serve per capire quali strade hanno... sopra la testa). Avevo aperto un topic all'interno della sezione del nodo di Ge, ma non ho avuto fortuna. Ciao e grazie [SM=g27985]
em66
00mercoledì 27 settembre 2006 11:45
Re: Gallerie Traversata

Scritto da: euge1893 27/09/2006 10.55
Molto interessante il file da te allegato, em66.
Mi chiedevo se per caso fossi in grado pure di disporre di una mappa raffigurante l'esatto tracciato delle due gallerie Traversata (mi serve per capire quali strade hanno... sopra la testa). Avevo aperto un topic all'interno della sezione del nodo di Ge, ma non ho avuto fortuna. Ciao e grazie [SM=g27985]


Purtroppo no. [SM=g27992]
pie3ge
00mercoledì 27 settembre 2006 20:00
grazie a em66 per i file postati sulla ferrovia del ponente
mooooooooooooolto interessanti
albertonapoli
00venerdì 29 settembre 2006 13:59
Costi filobus di cristallo
Buongiorno a tutti,

Sono molto interessato alle proposte sul riutilizzo della vecchia tratta ferroviaria del ponenete ligure come sede viaria di una possibile metropolitana leggera.

Mi chiedevo quanto potrebbe costare al Km la realizzazione di un filobus di cristallo / metropolitana leggera che utilizzi le strutture del il vecchio tracciato.
Qualcuno di voi conosce i costi associati ad opere simili?
C'è qualcuno in contatto con esperti di Ansaldo trasporti, oppure lui stesso esperto del settore.

Credo che, in ultima analisi, il costo aggiornato per Km della metropolitana genovese nel tratto Brin-Di Negro potrebbe dare una buona stima di tali costi.

Grazie,
Alberto
cliobini
00venerdì 29 settembre 2006 15:01
Quello del filobus di cristallo di Sanremo è un progetto di riuso del sedime ferroviario della linea a binario unico, in parte abbandonata ed in parte in fase di raddoppio.

Occorre un po' di chiarezza sui termini...
Il filobus di cristallo non è una metropolitana leggera, ma un semplice filobus che si muove in sede propria, eventualmente guidato da un sistema meccanico oppure ottico (si era parlato di translohr oppure di irisbus civis).
I costi di realizzazione NON sono assolutamente paragonabili a quelli della metropolitana genovese, per diversi motivi:
- ridotta esigenza di costruzione di opere civili (tracciato per lo più in superficie e riuso delle gallerie)
- ridotto costo degli impianti e dei veicoli rispetto alla metropolitana
- caratteristiche di trasporto notevolmente minori.

Il costo di realizzazione può essere approssimativamente di 5-10 milioni di euro a chilometro (compresi i veicoli).

Il progetto si è evoluto dallo studio di fattibilità (che ricordo particolarmente perchè è stato il mio primo lavoro...) fino al progetto preliminare. Pare tra l'altro che in corso d'opera si sia perso il filobus e sia rimasta solo la pista ciclabile annessa...

[Modificato da cliobini 29/09/2006 15.03]

xoth
00mercoledì 4 ottobre 2006 05:23
Sul secoloXIX online di oggi, nella sezione Savona, c'e' questo articolo:


Il nuovo tracciatodella ferrovia sarà pronto nel 2012
Lo assicurano gli assessori Merlo e Ruggeri


«Il progetto definitivo sarà pronto il prossimo anno e lo spostamento della ferrovia potrà avvenire nel 2012».
Secondo gli assessori regionali Luigi Merlo e Carlo Ruggeri la vicenda del raddoppio ferroviario dovrebbe ormai essere ad una svolta, almeno secondo quanto i due hanno riferito a tutti i sindaci interessati dalla progettazione dell'ultima tratta della nuova ferrovia, quella che unirà Finale e Andora.
Un annuncio per molti versi atteso da amministratori e cittadini, ma in qualche modo anche temuto, visto che molti (soprattutto i proprietari di abitazioni e aziende che si trovano sul percorso della futura ferrovia) chiedono ancora garanzie.
Chi sembra averne avute è il comune di Alassio, che dovrebbe avere risolto la questione dello stadio e del palasport. «Abbiamo avuto il via libera all'abbassamento del tracciato di due metri e mezzo nella zona del campo sportivo - afferma il sindaco Marco Melgrati - quindi possiamo partire con il project financing per il rifacimento del Ferrando, visto che in questo modo vengono eliminate tutte le interferenze tra le due opere».
Albenga, invece, attende di vedere il tracciato anche se pare avere avuto garanzie del rispetto del vecchio accordo di programma.
«Sono molto soddisfatto, perché finalmente si è ripreso un dialogo che da qualche tempo si era interrotto con il rischio di vanificare gli sforzi compiuti - commenta il sindaco di Andora, Franco Floris -. Adesso la Regione riprenderà le procedure per concordare gli ultimi dettagli con i comuni, ma quello che conta è che il tracciato non è in discussione e che il cammino riprende».
Ma c'è già chi si è messo sul sentiero di guerra. Sono proprio i proprietari dei terreni e delle case (soprattutto nella zona del levante albenganese) che con l'appoggio del Wwf hanno presentato una serie di ricorsi al Tar per via di alcuni siti di interesse comunitario interessati dai cantieri e dallo stesso tracciato. «Appena ci sarà un nuovo atto formale da parte delle ferrovie o degli enti pubblici chiederemo la discussione immediata dei ricorsi e la sospensione di lavori e procedure» ribadisce il responsabile del Wwf ingauno Franco Stalla.
Insomma, per Regione e Italferr il cammino per arrivare al progetto dovrà per forza di cose essere breve, ma sarà certamente ancora decisamente impegnativo.
L. Reb.


04/10/2006


GenoaJackson
00giovedì 5 ottobre 2006 21:51
Che palle sto cazzo di WWF...io amo la natura, ero vicepresidente di un'associazione ambientale e studio Scienze Naturali, eppure l'atteggiamento di questa gente è odioso. criticano senza proporrre alternative, o meglio propongono quasi sempre progetti dell'età della pietra, oramai fuori tempo....possibile che a volte non capiscano la reale dimensione delle cose?
lucamax-ge
00sabato 21 ottobre 2006 16:56
Domanda agli esperti

questa nuova linea ho letto avra' la possibilita' far viaggare i treni fino a 200 km/h. E' dunque compatibile con i treni ad alta velocita' (TGV o simili)? E il resto della linea, a quali lavori di adeguamento dovrebbe essere soggetta per poter far transitare questi treni?

Lo chiedo perche' le regioni del sud francese stanno spingendo molto per la realizzazione della variante del corridoio 5, che dovrebbe collegare in alta velocita' Barcellona a Genova passando per Marsiglia e ad una riqualificazione generale delle linee di trasporto nel Mediterraneo occidentale.

Vi do qualche riferimento (in francese) per capire di cosa si tratta

www.ins-med.org/i2c/c2m/livre_blanc/6_transports.pdf
www.cuverville.org/article43153.html
frejus.ville.orange.fr/direct/index.html?direct/listenewspress/...

qui ci sono tutti i progetti dell'alta velocita' francese con anche un riferimento alla Barcellona-Genova

www.equipement.gouv.fr/IMG/pdf/ddp-25ansTGV_partiel.doc_cle59...

A questo link si apprende che gia' 3 anni fa la camera di commercio di Genova aderi' al progetto

www.lgvazur.net/fr/manifestations.htm
cliobini
00domenica 22 ottobre 2006 09:54
Se la domanda è "i treni ad alta velocità possono circolare sulla rete convenzionale?", la risposta è sì e dunque il TGV e gli altri treni ad alta velocità potranno circolare anche sul tratto raddoppiato della linea Genova - Ventimiglia, come avviene ad esempio nel tratto Novara - Milano in attesa della costruzione della linea dedicata.
Se la domanda invece è "la Genova - Ventimiglia sarà una linea ad alta velocità?", la risposta è no, perchè le linee ad alta velocità sono progettate per velocità superiori ai 250-300 km/h. Questa scelta progettuale comporta tre conseguenze:
- il tracciato deve essere più rettilineo e con pendenze meno accentuate;
- il normale sistema di segnalamento in uso sulla rete convenzionale non è più idoneo a garatire il distanziamento dei treni;
- la distanza tra i due binari deve essere maggiore, essenzialmente per il contraccolpo aerodinamico tra due treni che si incrociano.
La nuova linea non avrà nè un tracciato per le alte velocità, nè un sistema di segnalamento idoneo, nè una larghezza delle gallerie sufficiente a far incrociare due treni.
La linea Genova - Ventimiglia potrebbe essere quindi soltanto una appendice "lenta" di una ipotetica linea veloce Barcellona - Marsiglia.
Tra l'altro, vista la dura opposizione alla costruzione della Torino - Lione e visti gli innumerevoli ostacoli politici-economici-tecnici-burocratici per la costruzione della rete italiana ad alta velocità, mi sembra difficile che si vada in una direzione di questo tipo.
cliobini
00domenica 22 ottobre 2006 10:00
Segnalo però che:
- in Francia c'è una associazione per la realizzazione di una linea ad alta velocità, a cui partecipano parlamentari, sindaci, consiglieri regionali, camere di commercio, associazioni sindacali e di imprenditori, ecc
- in Italia ci sono una miriade di "gruppetti" di "ambientalisti" che si oppongono alla realizzazione di QUALUNQUE infrastruttura
a1893
00domenica 22 ottobre 2006 20:23
Re:

Scritto da: cliobini 22/10/2006 9.54
Se la domanda è "i treni ad alta velocità possono circolare sulla rete convenzionale?", la risposta è sì e dunque il TGV e gli altri treni ad alta velocità potranno circolare anche sul tratto raddoppiato della linea Genova - Ventimiglia, come avviene ad esempio nel tratto Novara - Milano in attesa della costruzione della linea dedicata.
Se la domanda invece è "la Genova - Ventimiglia sarà una linea ad alta velocità?", la risposta è no, perchè le linee ad alta velocità sono progettate per velocità superiori ai 250-300 km/h. Questa scelta progettuale comporta tre conseguenze:
- il tracciato deve essere più rettilineo e con pendenze meno accentuate;
- il normale sistema di segnalamento in uso sulla rete convenzionale non è più idoneo a garatire il distanziamento dei treni;
- la distanza tra i due binari deve essere maggiore, essenzialmente per il contraccolpo aerodinamico tra due treni che si incrociano.
La nuova linea non avrà nè un tracciato per le alte velocità, nè un sistema di segnalamento idoneo, nè una larghezza delle gallerie sufficiente a far incrociare due treni.
La linea Genova - Ventimiglia potrebbe essere quindi soltanto una appendice "lenta" di una ipotetica linea veloce Barcellona - Marsiglia.
Tra l'altro, vista la dura opposizione alla costruzione della Torino - Lione e visti gli innumerevoli ostacoli politici-economici-tecnici-burocratici per la costruzione della rete italiana ad alta velocità, mi sembra difficile che si vada in una direzione di questo tipo.



Il terzo valico invece, spero di non essere smentito, dovrebbe essere una linea ad alta velocità (e capacità) perchè ammette velocità di 250 km/h.
lucamax-ge
00domenica 22 ottobre 2006 22:08
Re:

Scritto da: cliobini 22/10/2006 9.54
Se la domanda è "i treni ad alta velocità possono circolare sulla rete convenzionale?", la risposta è sì e dunque il TGV e gli altri treni ad alta velocità potranno circolare anche sul tratto raddoppiato della linea Genova - Ventimiglia, come avviene ad esempio nel tratto Novara - Milano in attesa della costruzione della linea dedicata.



Si', la mia domanda era questa

Ma potranno circolare anche sui tratti raddoppiati in passato (Genova-Savona ecc.)?

Perche' se e' vero che non si potra' parlare di linea ad alta velocita', e' anche vero che con un TGV limitato a 150/200 km/h, Nizza sarebbe raggiungibile in poco piu' di un'ora, contro, se non sbaglio, le oltre 3 attuali. Dico male?

cliobini
00domenica 22 ottobre 2006 23:07
Insomma...
Genova e Ventimiglia distano 150 km. Anche se si avesse una velocità massima di 200 km/h, la velocità commerciale di certo non è superiore ai 150. Quindi al massimo in un'ora (abbondante) faresti Genova - Ventimiglia

La velocità di progetto del terzo valico è di 250 km/h. Siamo al limite inferiore dell'alta velocità...
genovaquartodeimille
00lunedì 23 ottobre 2006 22:32
Non servono grandissime velocità di punta ma buone velocità medie, ottenibili con rango C da 160-200 ed eliminazione delle tratte di linea da 70-80 km/h;
Genova-Nizza NON sono 150 km, ma circa 200, metterei una MEGAFIRMA se a raddoppio ultimati si facesse in 100 minuti (1h40')...... siamo seri !
cliobini
00martedì 24 ottobre 2006 09:25
Infatti io avevo detto che i 150 km sono quelli tra Genova e Ventimiglia
lucamax-ge
00martedì 24 ottobre 2006 12:18
Re:

Scritto da: genovaquartodeimille 23/10/2006 22.32

Genova-Nizza NON sono 150 km, ma circa 200, metterei una MEGAFIRMA se a raddoppio ultimati si facesse in 100 minuti (1h40')...... siamo seri !



Non scaldiamoci :-)

leggevo tempo fa su un sito francese che i francesi si chiedevano: e una volta arrivati a Nizza con la LGV che facciamo? torniamo indietro?

Se solo potranno circolare i TGV sulla Genova-Ventimiglia, anche a velocita' un po' ridotta, questo problema cessera' di esistere. Una volta arrivati a Nizza si proseguira' verso Genova e Milano.

Se poi ci vorranno 1h20' o 1h40' per collegare Genova a Nizza, credo cambiera' poco (e cmq dovrebbero essere circa 180 km).

Ciao

Max
cliobini
00lunedì 30 ottobre 2006 21:01
Il progetto del filobus di cristallo pare definitivamente accantonato.
Questa sera al TG3 regionale hanno trasmesso un servizio sul riuso della sede ferroviaria come pista ciclabile, sa Ospedaletti a Finale, la pista ciclabile più lunga d'Europa
albertonapoli
00mercoledì 8 novembre 2006 10:49
Domani sera alle ore 19 dovrebbe esserci una seduta pubblica presso il Comune di Imperia, per discutere l'eventuale riutilizzo del sedime del vecchi tracciato ferroviario per una linea tramviaria.
Chi avrebbe voglia di partecipare?
euge1893
00mercoledì 8 novembre 2006 14:11
Certamente sarebbe interessante avere un report della seduta, anche se la vedo un po' difficile per noi di Genova organizzare una trasferta ad Imperia. Tu ci vai, Alberto (mi pare che tu sia imperiese)?
Se qualche frequentatore del forum di Imperia o zone limitrofe pensa di andare, sarebbe notevole potere avere una relazione.
Insomma Imperiesi, fatevi avanti... il forum non ne può più di questa "Genova-matrigna" [SM=g27985]

[Modificato da euge1893 08/11/2006 14.15]

albertonapoli
00venerdì 10 novembre 2006 10:43
Buongiorno a tutti,

Nella serata del 9 Novembre 2006, il Consiglio Comunale di Imperia ha discusso (dalle ore 22:40 alle ore 01:30) lo sviluppo del Piano Urbano della Mobilità (PUM) ed il Piano Strategico di Area Vasta del sistema territoriale del Ponente Ligure.

I relatori sono stati gli Assessori ai Lavori Pubblici e alla Viabilità. Qui di seguito trovate un estratto di quanto illustrato:

Nel 2005, il Ministero delle Infrastrutture dell’ultimo Governo Berlusconi ha finanziato 365.000 Euro per lo studio del PUM e del Piano Strategico. Il Comune ha utilizzato questo finanziamento per commissionare il lavoro alle società Systematica di Milano e alla Società Torinese di Trasporti (STT). Il risultato è stato illustrato in aula dall’Architetto Cioccia che ha coordinato il lavori delle due società.

Sono stati ipotizzati 5 progetti preliminari che, una volta approvati anche dal Ministero e dalla Regione, daranno diritto a nuovi finanziamenti. I progetti riguardano:
- San Lorenzo – Diano Marina (riutilizzo sedime ferroviario)
- Diano Marina (riutilizzo sedime ferroviario)
- Raccordi di immissione SS28 in città
- Viabilità in Valle Prino
- Pista ciclabile e parcheggi d’interscambio relativi al trasporto collettivo

I progetti dovranno essere consegnati al Ministero entro il 30 Novembre.

L’Amministrazione Sappa considera il vecchio sedime ferroviario nell’area Imperiese non adatto al suo riutilizzo come pista ciclabile in quanto si sviluppa in gran parte in galleria (una galleria di 2,3 Km ed altre di lunghezze intorno ai 500-550 metri)

Il sedime ferroviario non è neppure adatto al trasporto privato: le gallerie hanno infatti larghezze alla base di 4,00 mt nei tratti rettilinei e di 4,60 mt nei tratti in curva, inferiori quindi alla larghezza minima di 5,50 metri necessari per poter essere utilizzate a tal fine.

E’ stato quindi ipotizzato il loro riutilizzo per scopi di trasporto collettivo.
Le norme UNIFER a questo proposito sono molto stringenti per gallerie di lunghezza superiore a 1 Km: occorre garantire 80 cm di spazio per la discesa dei passeggeri in galleria in caso di arresto del mezzo, occorre avere un pozzo di evacuazione fumi ogni 600mt e (credo) occorra una via di fuga per i passeggeri ogni 600mt.

I costi dell’opera non sono stati affrontati nel dibattito: su mia esplicita domanda ad un membro della Commissione, mi è stato detto che la commissione ha inizialmente considerato una soluzione simile a quella adottata per la metropolitana di Torino (sistema automatico senza guidatore a bordo) ma i costi troppo elevati (70 M€/Km) hanno fatto tramontare rapidamente questa ipotesi. Per una tramvia leggera sono stati stimati costi di circa 10-17 M€/Km (con prezzi attuali e quindi lievitabili in futuro) nei quali sono esclusi i costi per le fermate, gli eventuali depositi e le officine di manutenzione.

Nell’ambito del progetto Area24, la Regione Liguria richiede la creazione di una pista ciclabile alternativa per l’utilizzo del vecchio tracciato ferroviaro ad alri scopi.

Ho fatto richiesta per ottenere copia elettronica delle slide presentate durante la seduta. Ve le farò pervenire appena possibile. Purtroppo però non sono stati illustrati dettagli tecnici. Lo studio si limita ad analizzare i flussi di traffico attuali e quelli ipotizzati i flussi di traffico del 2016 con e senza quest’opera. Probabilmente nel volume cartaceo consegnato a ciascun consigliere, c’è qualche dato in più.

Ho alcune domande per voi:

1- non vi sembra che il costo per riutilizzare un’opera già concepita per il trasporto pubblico collettivo sia troppo elevato? Qualcuno conosce esempi simili per comparare i prezzi ? Magari esistono soluzioni più economiche che non sono state prese in considerazione.

2- Se non erro, uno dei grossi problemi della Metropolitana genovese è quello della manutenzione dei mezzi (si pensa anche ad un’unica officina di manutenzione per i mezzi Metro ed FS). Non credete che lo sviluppo di un progetto di questa portata e di questi costi debba obbligatoriamente considerare la manutenzione futura dei mezzi in fase di scelta dello stesso?

3- Quale tipo di mezzo sarebbe per voi più opportuno? Pensate che sia possibile utilizzare mezzi FS? Si eviterebbero i pesanti investimenti sulla struttura e ci si potrebbe appoggiare ad FS per la manutenzione (anche se la possibile rete tranviaria ed il nuovo tracciato ferroviario non avranno nessun punto di interscambio)

Ciao,
Alberto
GenoaJackson
00venerdì 10 novembre 2006 11:03
Lascio la risposta ad Eugenio e Cliobini che sicuramente si scateneranno a spiegarti tutto!
[SM=g27990]
euge1893
00venerdì 10 novembre 2006 11:44
mi pare che i referenti più indicati per rispondere ai quesiti di Alberto (che ringrazio moltissimo per l'approfondito report) siano Cliobini, tito.it, em66 [SM=g27994]

[Modificato da euge1893 10/11/2006 16.42]

em66
00venerdì 10 novembre 2006 11:58
I dettagli dovrebbero essere nei documenti reperibili in questa pagina www.comune.imperia.it/view3imperia.aspx?id=9d2d9bdb-d82d-4987-8b7f-7f32...

[Modificato da em66 10/11/2006 12.01]

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