Vi allego l'articolo del secolo sull'esplosione, che ha rotto un vetro, all'entrata della stazione del metrò di Sarzano. Abitando subito dietro l'ho sentita di persona anche se avevo pensato che fosse un tuono, visto che pioveva. Solo ieri uscendo ho visto le transenne e i vetri rotti. Mi sa che è stato uno dei cretini, imbecilli che si divertono a sparare petardi giorno e notte da un po' di giorni, anche se essendo state le 22 escluderei ragazzini piccoli.
Allego mia foto
Bomba carta nel metrò
paura in piazza Sarzano
Esplosione lunedì dopo la chiusura della stazione, al setaccio i filmati
UN GESTO «sconsiderato», secondo i primi rilievi della polizia, con ogni probabilità opera d'un vandalo sebbene una segnalazione sia stata inoltrata anche alla Digos.
Erano da poco passate le 22 di lunedì sera quando un addetto alle pulizie del metrò di Sarzano ha sentito un boato provenire dal piano superiore, a ridosso dell'uscita sulla piazza. Una bomba carta aveva appena mandato in frantumi una vetrata, facendo volare i cocci su tutta la scala mobile e rendendola inagibile. L'esplosione è avvenuta sotto una delle telecamere di sorveglianza posizionate all'ingresso della stazione, ed è proprio partendo da quei filmati che le forze dell'ordine tentano di far luce su un episodio dai contorni perlomeno anomali. «La deflagrazione non ha avuto conseguenze particolarmente gravi - confermano in questura - anche se l'orario, e soprattutto il luogo scelto, sono un po' particolari».
Del caso si occupano i poliziotti del commissariato Centro, che hanno eseguito una lunga ricognizione già l'altro ieri, alla ricerca di tracce che possano in qualche modo indirizzare l'indagine. Il punto di partenza, come detto, è rappresentato dall'esame delle registrazione effettuate dalle telecamere di videosorveglianza.
Quello di Sarzano è infatti lo scalo inaugurato più recentemente e le dotazioni tecnologiche sono di alto livello. «È difficile - si conferma in ambienti investigativi - che chi ha agito non sia incappato in nessuno degli occhi elettronici, ma ci vorrà comunque del tempo perché dai filmati possano arrivare indicazioni significative. Qualche traccia c'è, ora dobbiamo lavorare».
Poche, e praticamente irrilevanti, sono le testimonianze raccolte dagli investigatori nell'immediatezza del fatto. E pure l'operaio che per primo si è messo in contatto con il 113 non ha potuto fornire indicazioni molto utili: «Il rumore è stato fortissimo - sono state le parole pronunciate davanti ai poliziotti -, ho aspettato un po' prima di risalire e nel momento in cui sono arrivato vicino all'uscita ovviamente non c'era più nessuno. È la prima volta che mi capita una cosa del genere, davvero non ho idea di chi possa essere stato».
Raramente, da quando a Genova esiste la metropolitana, si erano verificati raid di questo tipo. E qualche problema, in passato, si era avuto soprattutto per i danneggiamenti "diretti" alle strutture.
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