Senza titolo

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Rebecka
00domenica 25 febbraio 2007 21:17


Del sordo eco, dell’io muto
le anse, del fiume raccolgono il sospiro di caduche presenze
ed io, in braccio a lenta metamorfosi
mi perdo lungo scuri sentieri che ormai tradiscono
la dolce primavera -ancor lontana pare-
mi perdo nei rancori delle mie sconfitte
in fitti rovi, in lingue amare
che mi pietrificano il cuore,
mi perdo su bianche piume dentro a risaie sterili
la dolce primavera –ancor lontana pare-
lontana.


007arcobaleno
00domenica 25 febbraio 2007 22:52
la tua poesia mi ha fatto venire in mente una domanda...
secondo te Rebecka cosa impedisce ad un essere umano di amare il mondo?


Alcuni uomini si adattano alla realtà,altri la creano

stregaviolet )O(
00domenica 25 febbraio 2007 23:00
E' bella Reb...
triste ma bella... [SM=g27838]

Rebecka
00lunedì 26 febbraio 2007 22:50


cosa impedisce ad un essere umano di amare il mondo?

Strano che la mia poesia ti abbia fatto muovere domande in tal senso....Ma, sinceramente non riesco a risponderti in questo momento...ma ci penserò e ti darò una risposta.




-Acqua-
00martedì 6 marzo 2007 23:47
Malinconica... dannatamente vera...
Il dualismo... quando siamo staccati dal mondo e non agiamo in amore e accordo con il nostro vibrare impediamo a noi stessi di amare ciò che percepiamo come esterno, poichè non ci amiamo vediamo solo dolore.
E come possiamo amare da una percezione duale? Solo lasciandoci cullare all'uno in equilibrio con quello che ci alimenta... il mondo fuori.. ma prima di poter amare il mondo, devo riuscire a voler bene a me stessa.
Uno dentro, Uno fuori.
Uffa.. tante parole , e ancora lacrime che non se ne vanno.


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