colloqui su me medesino n.1

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paper.
00martedì 25 novembre 2008 11:32
adoro i cenacoli. se non digerissi assolutamente niente e men che meno qualche bicchierino di whiskty sarei l'uomo più felice del mondo.
ieri abbiamo parlato di letteratura e Giulio si è espresso al meglio al momento di declamare Genova, di Dino Campana.

"Genova, canta il tuo canto!"


amo questa città. tra Torino e Genova ho passato i momenti più terribili ma anche più fecondi della mia gioventù. molti miei scritti rimandano alle atmosfere di questi due posti.

a Torino avevo trovato lavoro come magazziniere in un deposito di libri al Villaretto. ero bravissimo e reattivo. poi però ho fatto cattive amicizie e ho smesso dapprima di impegnarmi, poi ho cominciato a fare ritardo, poi ho cominciato a saltare qualche giorno, infine non mi sono più fatto vedere, dimenticandomi persino di passare a riscuotere.


ho fatto l'esempio di quel magazzino giudicandolo sintomatico del mio carattere di allora e forse ancora di adesso. vale a dire che mi manca la costanza nelle cose. sono un uomo dai mille proponimenti.

sentimentalmente parto male, poi mi riprendo, sono splendido, e alla fine crollo.
ecco perchè, osservando le cose da un certo angolo visuale, si potrebbe persino arrivare ad affermare che io abbia avuto molti amori. uno dice: "ho avuto molti amori" ed è certo del bell'effetto che questa frase susciterà nei suoi interlocutori. ma in effetti averne avuti tanti può anche significare non averne avuto nessuno.

però non dico di non avere avuto alcun amore. ne ho avuti 3, belli seri, e una ventina di poco seri. non so se - quei 3- siano tanti o pochi. in questo momento non sono innamorato.

molti mi chiedono notizie su Tago Mago, e io giuro e spergiuro di non possederne alcun esemplare. non mi si crede. eppure è la verità.
"come è possibile, come è stato possibile?" lo è stato perchè non sono mai stato legato alle cose che scrivo. una volta scritte vivono di vita propria, e io spesso le lascio andare per la loro strada, che a volte è quella della dispersione.


[SM=x1677346]


@Mimmi the Maneater@
00martedì 25 novembre 2008 11:47
Qualche mese fa ho formattato il pc. Mi pare che in qualche floppy dovrei avere i miei romanzi incompiuti e un centinaio di poesie datate 2003-2006.
Chi sa se li ritroverò.
(F@bry)
00martedì 25 novembre 2008 11:58
Anch'io scrivo molto,ma poi i miei scritti rimangono confinati nel mio pc,e quando è passato un pò di tempo vengono annullati...non sò perchè lo faccio,forse per pigrizia nel doverli rivedere,o forse per il fatto che portano tanti ricordi di cui voglio disfarmene...tant'è che poi svaniscono nel nulla
chiaralapazza
00martedì 25 novembre 2008 20:24
E' meglio che sto zitta...avrei tante cose da dire su queste poche righe, che però andrebbero sul personale. Per cui taccio, per rispetto o forse per pudore, o forse per altro.

Per quanto riguarda gli scritti, io conservo solo le cose nel pc, le ho stampate per qualcuno... e se un domani il pc dovesse morire, perderei tutto. E la cosa mi dispiacerebbe. Questo è il lato negativo della tecnologia.
|Denilson|
00martedì 25 novembre 2008 22:24
Re:
paper., 25/11/2008 11.32:



molti mi chiedono notizie su Tago Mago, e io giuro e spergiuro di non possederne alcun esemplare. non mi si crede. eppure è la verità.
"come è possibile, come è stato possibile?" lo è stato perchè non sono mai stato legato alle cose che scrivo. una volta scritte vivono di vita propria, e io spesso le lascio andare per la loro strada, che a volte è quella della dispersione.





sono d'accordo. spesso gli scritti se ne vanno via con le loro gambe.


chiaralapazza
00martedì 25 novembre 2008 22:25
Re: Re:
|Denilson|, 25/11/2008 22.24:



sono d'accordo. spesso gli scritti se ne vanno via con le loro gambe.






Ma non sentite la mancanza di qualcosa? Se sparissero dei miei scritti ai quali tengo molto è come se mi venisse sradicata una parte di me...arrivano talmente da dentro (anche quando non lo credo)....
francesca.38
00mercoledì 26 novembre 2008 10:35
Re: Re: Re:
chiaralapazza, 25/11/2008 22.25:




Ma non sentite la mancanza di qualcosa? Se sparissero dei miei scritti ai quali tengo molto è come se mi venisse sradicata una parte di me...arrivano talmente da dentro (anche quando non lo credo)....





no
di solito rileggermi mi fa sorridere
conservo ciò che scrivo, ma se lo perdessi non mi importerebbe
e sai chiara, credo che il motivo sia lo stesso per cui mancherebbero a te...
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