due comuni lombardi vogliono passare al trentino

IL REFERENDUM
DUE COMUNI LOMBARDI VOGLIONO PASSARE AL TRENTINO
DA NOI SI PAGANO PIù TASSE E SI RICEVONO MENO SOLDI
Meglio il Trentino della Lombardia. Così la pensano i cittadini di Magasa e Valvestino, due piccoli comuni bresciani, che hanno espresso con un referendum la volontà di tornare trentini, dopo che per 74 anni sono stati lombardi. Piccoli numeri, poiché in due contano 476 abitanti, di cui 292 hanno votato e in 226 hanno detto sì al passaggio. Ma un sintomo, ormai da tempo chiaramente manifestato, di un malore dei Comuni delle Regioni a Statuto ordinario che si trovano vicino a quelle a Statuto speciale. Perché? Perché dall'altra parte del confine tutto sembra più facile: più contributi e meno tasse. Mentre da questa parte si fanno i salti mortali per far quadrare i bilanci comunali e familiari.
I due Comuni bresciani ora, considerata la volontà popolare, dovranno chiedere il trasferimento, che prevede il parere delle due Regioni interessate e la decisione del ministro dell'Interno di presentare al Parlamento uno specifico disegno di legge. Insomma, ci vuole tempo e si vedrà. Ma il problema persiste. E l'Associazione Comuni Confinanti, che è nata da pochi anni e di cui Magasa e Valvestino fanno parte, già conta, tra Lombardia, Veneto, Piemonte, più di 400 associati agguerriti per difendere gli interessi dei loro due milioni di cittadini.
«La legge nazionale a favore dei comuni di confine non basta - ha commentato il presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale lombardo, Fabrizio Cecchetti - Bisogna fare di più e subito. Questa emorragia va fermata perché se continua così il fenomeno può estendersi e diventare ingestibile. Ecco una ragione in più per accelerare l'iter del federalismo fiscale e dare più risorse alla Lombardia».