continuo a pensare all'affermazione di paper:
leggendo francesca è facile vederla.
mi è tornata in mente pochi minuti fa, mentre leggevo Generazione X, matita in mano per sottolineare i passaggi che mi colpiscono.
potreste conoscermi unendo in una storia ulteriore le frasi sottolineate dei miei libri.
oppure ascoltandomi, semplicemente. o abbracciandomi.
eppure non mi conoscereste mai. ogni informazione verrebbe filtrata dall'idea che avete di me e riportata in qualche modo all'interno dell'icona con la quale mi rappresentate nella vostra testa.
mi sto domandando se leggendomi sia diverso
e il discorso potrebbe avere voi come soggetto, non è limitato a me.
se davvero esca qualcosa di tanto intimo da non essere riconosciuto nemmeno da chi scrive, in storie che non sono mai del tutto vere e mai del tutto inventate, e che arrivi oltre i pregiudizi che ciascuno di noi ha verso gli altri
sarebbe bello. forse ci credo. forse scrivo per questo: per conoscermi, ancor prima che per essere conosciuta.
scusate il discorso aggrovigliato che mi è uscito, una specie di pensiero a voce alta...