natale, ancora una volta

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
galadwen
00mercoledì 24 dicembre 2003 13:41
Il mio regalo di Natale per tutte le Serpeverdi! [SM=g27838] [SM=g27838]

***

Il nevischio si sollevava a ondate dai bordi della strada, creando strani effetti di luce sullo sfondo del cielo nero, cosparso di stelle. Sembravano sempre più lontane , ogni volta che le guardava; immerso nel buio, ogni cosa sembrava sparire e allontanarsi in ogni direzione intorno a lui. Il mondo intero si dissolveva fra gli sbuffi bianchi di neve contro l’inchiostro della volta celeste. Era la notte di Natale, e lui era in missione, proprio quella sera. L’aveva fatto apposta. Non amava il Natale, non l’aveva mai amato, e ora meno che mai; nel suo carattere scontroso e chiuso, non amava le feste in cui bisogna essere socievoli e scambiarsi falsi sorrisi e complimenti; ma almeno, finchè c’era stata lei, aveva potuto sopportarlo; quei miseri, fragili sette anni in cui la mattina di Natale si era svegliato e c’era stata lei, con i capelli d’oro scomposti sulle spalle e gli occhi color dell’alba che ridevano felici nello scartare i pacchetti, e lo chiamava “Severus! Vieni, ci sono i regali anche per te!” e rideva, e il Natale era sopportabile.
Erano solo bambini, allora, ma lui non era mai stato un bambino come gli altri, e nemmeno lei; troppo adulti, cresciuti troppo in fretta, per questo l’amava, l’aveva sempre amata. Ma lei aveva scelto Lucius; fin da subito, aveva deciso di amarlo, e l’aveva amato con una forza e una determinazione spaventose; perché così era Narcissa: come un giglio delicato, bianca e bellissima, dall’aspetto fragile e delicato, ma forte come la tempesta, e un fuoco perenne sembrava ardere nei suoi occhi, un fuoco sacro come quello delle Vestali, antiche sacerdotesse di tempi perduti.
Gli alberi ai lati della strada soffiavano i loro lamenti nel vento, facendo schioccare i mantello nero dell’uomo, che camminava a testa bassa, per proteggersi gli occhi contro il ghiaccio della notte.
Aveva sempre saputo di non poter amare Narcissa, sempre saputo quanto lei fosse troppo per lui, ma finchè aveva potuto rimanerle amico, negli anni di scuola, aveva vissuto nel riflesso di quest’amore inespresso.
Un altro Natale, tanti, troppi anni prima…il loro ultimo Natale ad Hogwarts. Addobbavano l’albero in sala comune; era una cosa che Narcissa aveva sempre amato fare, e con il suo delicato buongusto, riusciva sempre a trasformare l’albero dei Serpeverde in un incanto splendente, di luci dolci e brillanti, e Severus amava aiutarla. Protesa verso i rami più alti, con le belle labbra serrate nello sforzo e gli occhi attenti, era l’immagine più bella che potesse ricordare; la osservava in silenzio, senza osare dire una parola che potesse interrompere quell’incantesimo, limitandosia porgerle gli addobbi con muta obbedienza.
Soddisfatta del lavoro finito, si era sduta sul divano in pelle vicino al camino, e l’aveva chiamato accanto a sé. Restavano ancora in silenzio; erano perfettamente soli nella stanza, tutti gli altri erano già corsi di sopra per la cena.
“E’ venuto bene” aveva detto lei, contempando il proprio lavoro “siamo proprio una bella squadra, io e te…” aveva aggiunto queste parole in un soffio, come se non avesse voluto lasciarsele sfuggire dal petto. E una subitanea malinconia aveva invase il suo sguardo.
Severus non aveva detto nulla; le fimame rosse e gialle del fuoco guizzavano lambendo dolcemente i muri di pietra del camino.
“E’ l’ultimo Natale che passeremo qui” aveva continuato, la stessa tristezza nella voce bassa, appena un sussurro, quasi per non sentirsi “Che farai il prossimo anno?”
Le lingue dorate del fuoco svanirono davanti ai suoi occhi quando si rese conto che Narcissa gli aveva rivolto una domanda; si girò appena di più veros di lei e rispose “Non lo so ancora..e tu, che farai?” lei raddrizzò il capo a quella domanda,e i suoi occhi balenarono di orgoglio e di gioia “Sposerò Lucius.” E in qule momento seppe, di averla persa per sempre.
L’aveva vista sposare Lucius, aveva visto nascere loro figlio; e l’aveva vista sparire ingoiata dalle tenebre; quelle stesse tenebre in cui lui era caduto, ma da cui lei non sarebbe mai più tornata, lo sapeva. Narcissa sarebbe rimasta a fianco del marito fino alla fine, attraverso ogni prova; e l’aver complottato con Kreacher ai danni dell’Ordine, ne era la prova. Non sapeva se la causa di Voldemort e dei suoi Mangiamorte le stesse veramente a cuore, quello che sapeva, è che Narcissa amava Lucius, amava suo marito, e a lui era andata la sua fedeltà, forte e bella come un fiore d’acciaio.
Ma lui, l’avrebbe sempre ricordata nella notte di Natale; una bambina dai capelli dorati e gli occhi celesti come una mattina d’inverno, che rideva in vestaglia sotto l’albero di Natale, scartando i regali.
Il vento si era leggermente placato, e le stelle erano tornate a brillare dietro la cortina bianca del nevischio. Un gufo da qualche parte nell’oscurità lanciò il suo richiamo grave e dolce, e delle campane lontane annuncivano l’arrivo della Mezzanotte. Era Natale, ancora una volta.
Amechan
00mercoledì 24 dicembre 2003 13:52
ç_______ç
BUUUUUUUUUUUUUUUHHHH!!Sto piangendo!!Sigh sigh!ç_ç Grazie, è bellissima!come hai fatto a penetrare nelle nostre menti perverse e capire così bene i nostri filmini??Buh buh buh..ç_ç Che bel regalo di Natale, Sevi e Narci...non saprò mai come ringraziarti!Povero Sevi!Ma a noi piace farlo soffrire, gh gh!(grazie..NdSevi)Inoltre mi hai fatto riflettere su una cosa ovvia ma che ti giuro mi ero dimenticata...la mai mente elabora, elabora...
Nachan84
00mercoledì 24 dicembre 2003 15:00
Ho commentato su ff.it... ma non me ne frega, mi ripeto... E' stupendissima!!! complimenti!!! I filmini dilagano!!!!! Bellissima!!!! *___* Esaltata!!!!
Buon Natale!^^
Tonks
00venerdì 26 dicembre 2003 12:57
porca pupazza adesso mi commuovo...ç__ç...perchè??perchè tutte queste cose sono così toccanti??perchè non posso commuovermi per qualcosa di felice????....ah,l'angoscia esistenziale...
...Gal bravissima,come sempre....[SM=g27811] [SM=g27838]
Ida59
00sabato 21 maggio 2005 19:45
C’è ben poco da dire, mi viene solo voglia di piangere.
Sapevo che sarebbe finita così leggendo le tue storie, lo sapevo benissimo!
Questa è di una dolcezza struggente, fredda e rassegnata, in questa notte nera ed infinita in cui il mondo si dissolve ancora una volta intorno a lui[SM=g27836] ... e lui resta solo, come sempre è stato e come sempre sarà.

La tua descrizione di Narcissa, giglio di fuoco, è assolutamente sublime, anche se è completamente e immensamente diversa dalla mia idea di lei.

Sono bellissimi i suoi ricordi degli anni di scuola, così lontani eppure così vividi nei suoi occhi, e lui che “aveva vissuto nel riflesso di quest’amore inespresso” porterà per sempre nel cuore “l’immagine più bella che potesse ricordare; la osservava in silenzio, senza osare dire una parola che potesse interrompere quell’incantesimo, limitandosi a porgerle gli addobbi con muta obbedienza”.
Poi l’inarrestabile fluire del tempo “e l’aveva vista sparire ingoiata dalle tenebre; quelle stesse tenebre in cui lui era caduto, ma da cui lei non sarebbe mai più tornata, lo sapeva”.

Silenzio e solitudine... e ricordi, dolci ricordi di un tempo che fu e di un amore che non è mai potuto nascere, stemperati nelle tenebre ghiacciate di questo Natale che, sempre ed ancora, torna ogni anno a scandire la sua vita.

Cerca di capirmi Galadwen, cos’altro posso fare adesso se non piangere?

Ida
Glowen
00domenica 22 maggio 2005 10:21
[SM=g27833] ...ma non l'avevi già postata?[SM=g27820]

a me sembra proprio di averla già letta..[SM=g27818]

comunque ripeto ancora una volta che è una delle FF più bella e la frase finale è stupenda![SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27827]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:12.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com