francesca.38
00venerdì 29 maggio 2009 08:12
Segan si avvicina sorridendo. viso da elfo, color cioccolato al latte, un italiano perfetto con un accenno acuto che conferma l'impressione visiva: Segan è un elfo.
Due anni fa mi sarei spaventata, oggi lo ascolto. si siede sull'erba alla giusta distanza. è italo-pakistano - lo ripete più volte - mentre parla non smette mai di sorridere.
- ti posso dedicare una poesia?
cazzo, no, una poesia no. e glielo dico, non con le parole con cui l'ho pensato.
- io ti dedico una poesia e tu mi dai qualche spicciolo che sono senza lavoro.
ah, ecco...e allora recita questa poesia, che poi è bella e sarà sempre la stessa, ma sembra proprio dedicata a me. come la vita, come le parole d'amore.
mi telefona F. le dico dell'elfo che non mi fa staR sola a leggere un libro, un libro che parla di quanto è brutta la gente così io posso sentirmi migliore.
F. insiste finchè non gli chiedo quanti anni ha. cosa le importa?
37. riesco solo a pensare che mi porto proprio bene i miei quarantuno.
l'elfo mi racconta di sè. fa massaggi, tatuaggi e scrive poesie. tutte le mattine in questi giorni di primavera prende il treno verso le quattro e mezza per andare in riviera a lasciare il curriculum, spera in un impiego stagionale. parte a quell'ora perchè non ci sono i controllori. vorrei chiedergli come fa per il ritorno, ma non lo faccio.
poi dice qualcosa che mi disturba - non so cosa - ma ho la sensazione che stia per insegnarmi a vivere
ora voglio tornare a leggere.
Segan capisce e sempre sorridendo si alza e mi saluta. lo chiamo, gli porgo 2 euro
- grazie davvero, che la fortuna ti assista
Continua a sorridere e io inizio a scrivere di lui...
@Mimmi the Maneater@
00venerdì 29 maggio 2009 09:44
ha un qualcosa di "sospeso", forse è la spolverata di epico (?) che gli hai dato.
sospeso inteso come sensazione, emozione!
francesca.38
00venerdì 29 maggio 2009 09:50
Re:
@Mimmi the Maneater@, 29/05/2009 9.44:
ha un qualcosa di "sospeso", forse è la spolverata di epico (?) che gli hai dato.
sospeso inteso come sensazione, emozione!
epico??
è un incontro vero. è esattamente quello che è successo. è una parentesi in un pomeriggio caldo e noioso e deprimente
davvero sembrava un elfo
@Mimmi the Maneater@
00venerdì 29 maggio 2009 09:52
francesca.38, 29/05/2009 9.50:
epico??
è un incontro vero. è esattamente quello che è successo. è una parentesi in un pomeriggio caldo e noioso e deprimente
davvero sembrava un elfo
ho detto "spolverata di epico"
perchè se mi dici che "segan è un elfo" è diverso da "sembra un elfo" quindi una spolverata
tutto qua
mi perdoni signora maestra per non essermi spiegazzata
francesca.38
00venerdì 29 maggio 2009 10:01
Re:
@Mimmi the Maneater@, 29/05/2009 9.52:
ho detto "spolverata di epico"
perchè se mi dici che "segan è un elfo" è diverso da "sembra un elfo" quindi una spolverata
tutto qua
mi perdoni signora maestra per non essermi spiegazzata
Mi perdoni lei mi sono scordata la faccina.
epico mi mancava...
@Mimmi the Maneater@
00venerdì 29 maggio 2009 10:03
francesca.38, 29/05/2009 10.01:
Mi perdoni lei mi sono scordata la faccina.
epico mi mancava...
[genere] fantastico, insomma
chiaralapazza
00venerdì 29 maggio 2009 11:34
Mimmi paraculotta!
Cmq concordo, anche io trovo abbia qualcosa di "sospeso", un emozione che c'è ma è filtrata. Non so spiegarmi meglio.
francesca.38
00venerdì 29 maggio 2009 12:21
come ho detto prima, è solo la cronaca di un incontro.
questo è un elfo è proprio quello che ho pensato vedendolo, non l'ho scritto per dare una connotazione alla storia. perchè non è un racconto.
si, è sospeso, non ha un senso. ma segan mi ha colpito e volevo raccontarvelo
chiaralapazza
00venerdì 29 maggio 2009 13:06
Re:
francesca.38, 29/05/2009 12.21:
come ho detto prima, è solo la cronaca di un incontro.
questo è un elfo è proprio quello che ho pensato vedendolo, non l'ho scritto per dare una connotazione alla storia. perchè non è un racconto.
si, è sospeso, non ha un senso. ma segan mi ha colpito e volevo raccontarvelo
Si, infatti sulla questione elfo avevo capito che fosse una "impressione".
Per ill senso, io trovo che lo abbia. Ma proprio perchè è la storia di un incontro, le tue emozioni traspaiono, ma non arrivano in pieno (è per questo che lo ritengo "sospeso").
@Mimmi the Maneater@
00venerdì 29 maggio 2009 15:46
chiaralapazza, 29/05/2009 11.34:
Mimmi paraculotta!
non ho capito
merinze
00venerdì 29 maggio 2009 18:53
L'incontro di due vite. Quante persone incontriamo ogni giorno? Per strada, sulla metro, al supermercato o sulla panchina di un giardino pubblico... e cosa sappiamo di loro?
Ma accade che si inizi a parlare...e si può anche imparare a non aver più paura del diverso... rendersi conto che poi non è così diverso...anche lui scrive poesie...
Queste son le mie sensazioni dopo aver letto il tuo racconto
francesca.38
00sabato 30 maggio 2009 07:04
Re:
merinze, 29/05/2009 18.53:
L'incontro di due vite. Quante persone incontriamo ogni giorno? Per strada, sulla metro, al supermercato o sulla panchina di un giardino pubblico... e cosa sappiamo di loro?
Ma accade che si inizi a parlare...e si può anche imparare a non aver più paura del diverso... rendersi conto che poi non è così diverso...anche lui scrive poesie...
Queste son le mie sensazioni dopo aver letto il tuo racconto
ci sei andata molto vicina! grazie
(F@bry)
00sabato 30 maggio 2009 18:52
Bel gesto fra,e bello quello che hai detto: "Due anni fa mi sarei spaventata, oggi lo ascolto"... in fondo significa anche osservare noi stessi,una sorta di specchio dove negli altri si può trovare anche il proprio riflesso
francesca.38
00domenica 31 maggio 2009 08:01
Re:
(F@bry), 30/05/2009 18.52:
Bel gesto fra,e bello quello che hai detto: "Due anni fa mi sarei spaventata, oggi lo ascolto"... in fondo significa anche osservare noi stessi,una sorta di specchio dove negli altri si può trovare anche il proprio riflesso
è sicuramente un cambiamento di cui sono felice.
paper.
00domenica 31 maggio 2009 11:05
ultimamente trovo che francesca sia molto propositiva. i suoi scritti denotano un impegno dell'anima non comune, che me la rende cara. Segan ne è lo specchio. il trafiletto in sè risulta molto interessante proprio per questi motivi. è interessante come il personaggio che ne risulta sia di una seraficità supponente non comune, nonostante l'autrice utilizzi apparati schematici che indurrebbero il lettore a commiserarlo e a solidarizzare. non è un caso che la parte più incisiva e riuscita nel resoconto sia quando la narratrice si irridisce per "qualcosa" che Segan "deve" aver detto, vale a dire quando la diffidenza di lei stessa, mai abbandonata, nemmeno al momento di allungare la moneta, si palesa in tutta evidenza.
ma anch'io diffiderei di un Segan furbetto e imbonitore che, non si senta prevaricata l'autrice, è ciò che affiora nel sostrato buonista delle sue parole. anche se, di certo, umanamente non si può non solidarizzare con chi si arrabatta e soffre, e magari è costretto a ciò solo da un' ineguaglianza sociale, vale a dire a causa di un'ingiustizia, o di una concatenazione di esse (en passant non mi sono mai sentito un comunista come in questo periodo)
ma, trasferendoci da un piano artistico ad uno prettamente morale, è encomiabile lo sforzo della nostra amica di varcare la barriera fatta di ostilità che la diversità troppo spesso ingenera.
francesca.38
00domenica 31 maggio 2009 15:45
guido, grazie.
e leggi bene quanto scrivi.