Control, il film su Ian Curtis e i Joy Division
Applausi al Festival di Cannes per la prima mondiale di Control, il film di debutto del fotografo Anton Corbijn dedicato ai Joy Divisione a Ian Curtis, il loro cantante morto suicida nel 1980. La pellicola del fotografo olandese, autore di alcuni degli scatti più significativi di tutta la storia rock (come la copertina di The Joshua Treedegli U2), è stata presentata all’interno della sezione Quinzaine des Realisateurs e ha buone possibilità di aggiudicarsi la Camera d’Or, il premio riservato alla miglior opera prima.
Ian Curtis si tolse la vita il 17 maggio del 1980, alla vigilia del tour americano che avrebbe dovuto far conoscere il gruppo di Manchester al pubblico d'Oltreoceano, sancendo la fine di una delle band più amate del post-punk britannico. Curtis entrò direttamente nella leggenda, mentre i suoi compagni di viaggio decisero di continuare a suonare insieme, dando vita, di lì a poco, ai New Order(scioltisi, ironia della sorte, nei giorni scorsi).
Corbijn fu l’autore dei primi scatti promozionali del gruppo. «I Joy Division - ha detto il neoregista - furono tra le ragioni per cui decisi di lasciare la Germania e trasferirmi a Londra. Il New Musical Express era come una Bibbia per me e le interviste di Paul Morley alla band sono state una grande fonte di ispirazione per chi, come me, aveva poco più di vent'anni». Tony Wilson, il fondatore della Factory, la casa discografica dei Joy Division, è stato come al solito lapidario: «In genere - ha detto - quando Hollywood decide di raccontare l'industria discografica il prodotto finale è invariabilmente una merda. Noi però abbiamo messo assieme il team giusto per trasporre nel film lo spirito di Ian». La sceneggiatura è stata tratta direttamente da Touching From A Distance, la biografia di Curtis scritta dalla moglie Deborah (produttrice esecutiva del film assieme allo stesso Wilson) e pubblicata in Italia da Giunti con il titolo di Così vicino così lontano.
Poco più che sconosciuto l’attore che interpreta Curtis, Sam Riley, così come gli altri membri del cast, a eccezione di Samantha Morton, che veste i panni della moglie. Joe Anderson, James Anthony Pearson e Harry Treadaway sono gli altri tre Joy Division (Peter Hook, Barney Sumner e Stephen Morris rispettivamente), mentre Craig Parkinson è lo stesso Tony Wilson, Toby Kebbel è Rob Gretton, il manager della band, e Ben Naylor il produttore Martin Hannett. Girato in un bianco e nero che i fan di Corbjin ben conoscono, il film ripercorre la vita di Curtis in maniera fedele al libro scritto dalla moglie, che nelle pagine di Così vicino così lontano faceva pochi sconti allo scomparso marito, raccontando senza ipocrisie il suo carattere impossibile e i suoi tradimenti.
Il film uscirà a fine settembre in Francia e in Olanda, mentre non è ancora nota la data dell’eventuale prima italiana.
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Una domanda per Obama. Ci invadete spontaneamente o dobbiamo proprio rifarlo tutto, il fascismo?
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La palla che lanciai giocando nel parco non è ancora scesa al suolo.