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Ferrovia CN-Nizza: treni neve

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    gruttu5329
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    00 21/05/2013 08:36
    Manifestazione di sabato 25 a Breil
    Sabato in valle Roya parteciperanno amministratori, sindacati,pendolari
    da la Stampa
    «Il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi è con il Piemonte per la difesa e il potenziamento della linea Cuneo-Nizza, che ha inserito fra le priorità nell’agenda di Governo». Così aveva dichiarato l’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, all’uscita dal primo incontro a Roma con il ministro, l’8 maggio .
    «Le parole non bastano, vogliamo i fatti», aveva sottolineato il Comitato per la difesa delle ferrovie locali, che si sta organizzando per partecipare alla protesta di sabato, a Breil. Promossa dall’associazione «Amis du Rail Azuréen», prevede l’arrivo alla Stazione della valle Roya di 3 convogli da Cuneo, Ventimiglia e Nizza, un corteo fino al municipio e gli interventi di politici, amministratori, sindacati, pendolari
    [SM=x147655]
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    simolimo
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    00 10/05/2013 15:27
    da LA STAMPA del 10/5/2013
    Il ministro: Cuneo-Nizza va salvata
    Impegno del Governo per soluzioni che evitino la chiusura della ferrovia


    «Il ministro è con il Piemonte nella ricerca di soluzioni per la riorganizzazione e il potenziamento della Cuneo-Ventimiglia-Nizza, che ha inserito fra le priorità del suo mandato». Così l’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, che ieri ha partecipato a Roma, con il go v e r n a t o r e Roberto Cota, all’incontro con il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi.

    Al centro della riunione (prevista l’altro giorno, rinviata per la tragedia al porto di Genova), i trasporti pubblici e in particolare la linea fs fra basso Piemonte, Liguria e Costa Azzurra. Due le richieste avanzate da Bonino e Cota. «L’apertura immediata di un tavolo di confronto con la Francia - spiega l’assessore per superare la convenzione del 1970 che impone all’Italia la manutenzione sulla linea, attraverso l’adeguamento delle infrastrutture e degli impianti di sicurezza».

    Secondo punto: competenza amministrativa della tratta. «Non è più possibile scaricare sulle scarse risorse regionali il rilancio di una linea in agonia continua la Bonino -. Pochi 960 passeggeri al giorno per un bilancio positivo nel rapporto costi-ricavi; il 40% dei treni su 16 corse arriva in ritardo per rallentamenti in territorio francese. Se non si interviene ora, la morte della linea sarà fisiologica».

    Per scongiurarla, la proposta è che la gestione torni allo Stato. «Qualora non sia possibile - dice l’assessore - abbiamo chiesto risorse aggiuntive per interventi strutturali. Vogliamo convogli che viaggino a velocità ragionevole,pochi scambi e massima sicurezza. La linea deve riprendere un valore internazionale, non più essere il “pendolino” dei paesi”». Il ministro ha convocato altri due incontri a Roma la prossima settimana e quella successiva.



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    simolimo
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    00 30/04/2013 07:05
    da LA STAMPA del 30/4/2013
    La Cuneo-Nizza non chiuderà ma ci saranno meno treni”



    «Le risorse del trasporto pubblico locale del Piemonte non bastano a mantenere la linea internazionale ferroviaria Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza. La Regione non può prendere il posto dello Stato, perché non ha i soldi. Chiusura della linea? No, ma applicheremo i tagli dall’estate in modo proporzionale (si stima il 30%, ndr). Corse soppresse? Non posso quantificarlo perché il bilancio 2013 della Regione non è ancora chiuso». Così ha spiegato ieri l’assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino, nella sede di piazza Castello a Torino, di fronte a una delegazione di sindaci piemontesi (tra cui Federico Borgna di Cuneo, Franco Revelli di Limone, Francesco Balocco di Fossano), liguri e francesi, il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, i consiglieri regionali Elio Rostagno, Tullio Ponso, Fabrizio Biolè e Giovanni Negro, oltre al presidente Uncem Lido Riba.

    Alle 11 si sono radunati in 150 in piazza Castello per protestare contro i tagli alla Cuneo-Ventimiglia. Politici e amministratori, associazioni ambientaliste, cittadini arrivati dalla Granda in treno e amministratori della val Roya e dalla Liguria. Tutti per chiedere di salvare la linea: «Nuovi tagli sarebbero la morte di quel treno. Magari non subito, ma in prospettiva». A fine mattinata Bonino ha illustrato una bozza di documento dove si fanno presenti i problemi della linea: rapporti non facili con il gestore francese che impone rallentamenti in val Roya creando ritardi per il 65% dei treni Cuneo-Ventimiglia, frane e neve, riparazioni di ponti e viadotti. Nel testo, da inviare ai ministeri di Affari esteri e Trasporti, si legge: «La competenza amministrativa della tratta deve essere assunta dal Ministero dei Trasporti, come previsto per le altre linee ferroviarie transfrontaliere», oltre a un appello a «rivedere il trattato del 1970 che regola la gestione». I sindaci francesi erano pronti a firmare, gli amministratori cuneesi hanno chiesto due giorni per integrare la bozza.

    Borgna ha detto all’assessore Bonino: «Vi sosterremo per coinvolgere i due Governi, ma non accetteremo nuovi tagli». Rostagno: «Abbiamo chiesto di limitare le riduzioni: la Regione non ha dato garanzie, però è giusto coinvolgere i due Governi. Tre coppie di treni al giorno non sono accettabili». Revelli: «La Regione non ha i soldi, ha avuto colpe in passato, adesso segue la linea per coinvolgere i due Stati e rivedere la convenzione internazionale. Servono 27 milioni per gli interventi più urgenti. Potrebbero essere ricavati dai ribassi d’asta per il Tenda bis».



    ***********************




    “Quella linea non è solo turistica”

    Appelli di amministratori, associazioni ambientaliste e tanti residenti anche dalla valle Roya



    I più numerosi sono arrivati da Cuneo, con il treno in partenza dal capoluogo della Granda alle 9,24: cinque minuti di ritardo che sono stati «mantenuti» per tutto il viaggio fino a Porta Nuova.

    Per arrivare a Torino è servita poco più di un’ora, perché a dicembre sono state tolte alcune fermate per velocizzare i convogli. Il corteo si è snodato sotto i portici di Torino, fino all’ingresso del palazzo della Regione in piazza Castello. Insieme anche le troupe della tv pubblica francese e di Report (Rai Tre). In totale erano in oltre 150 tra sindacalisti e pendolari, politici e associazioni ambientaliste. Tenuti sotto controllo dalla polizia e tutti d’accordo a ribadire: «Nuovi tagli sarebbero la fine del collegamento storico tra Piemonte, Liguria e Costa Azzurra».

    Antonio Panero, sindaco di Centallo (e dipendente Trenitalia): «Meno di 8 corse al giorno? Allora la linea chiuderà perché potrà soltanto “vivacchiare”. Chiediamo rilancio e sviluppo della Cuneo-Ventimiglia». Biagio Bedino, sindaco di Robilante: «Non soltanto passeggeri: da noi viaggia un treno merci al giorno per lo stabilimento Buzzi Unicem e tre la settimana per la Sibelco. Ma il servizio arretra di continuo. Da due settimane abbiamo macchine per emettere i biglietti che funzionano esclusivamente con carte di credito e non a monete. Perché? Per evitare i furti. Ma come fanno gli anziani con la carta di credito?».

    Luca Gentili, 18 anni, di Robilante, studente dell’Ipsia di Cuneo: «Con il nuovo orario, da dicembre, aspetto quaranta minuti prima di entrare a scuola e parto un’ora prima. Su facebook ho creato l’anno scorso il gruppo “Ferrovia internazionale Cuneo-Ventimiglia-Nizza”: sono 370 gli iscritti».

    Andrea Contratto, 26 anni, residente a Savigliano: «Si continuano a tagliare linee fondamentali: è assurdo». Il fratello Marco, 36 anni, pendolare: «Si dimentica la valenza turistica di questo itinerario». Domenico Papalia, sindaco di Vernante: «Impensabile chiudere una linea internazionale di questa importanza». Il collega di Rocca Cigliè, Andrea Odello: «Il mio Comune è senza treno da quasi 20 anni, quando chiusero la Ceva-Bra dopo l’alluvione. Sono qui perché il Cuneese è sempre più emarginato».

    Fulvio Vicari, 66 anni, residente a Vallecrosia: «Una linea usata da studenti, famiglie e pendolari. Glielo dico io che ho lavorato su quei treni dal ‘79, anno della riapertura, fino al ‘98». Valerie Tomasini Oberti, pensionata residente a San Dalmazzo di Tenda: «Abbiamo un collegio con 30 ragazzi a Tenda che senza treno resterà deserto. Poi con le frane continue che interessano la strada il treno è fondamentale».

    Caterina Renaudo, anche lei di Tenda protesta contro il tenda Bis: «I soldi quando si vuole ci sono. Ma difendo il treno e dico no al raddoppio del Tenda che porterà soltanto più traffico e più inquinamento, non reddito per la valle Roja. La regione Paca non vuole più finanziare il raddoppio del tunnel, perché non ci sono soldi. Gli amministratori della valle sono divisi. Si spendano quei soldi per investire nella ferrovia. Questo sarebbe buonsenso».



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    Gatto Galfre'
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    00 29/04/2013 19:19
    Il resoconto della giornata di oggi:
    la linea per ora non verrà tagliata ma le corse da 8 coppie molto probabilmente verranno limitate a sole 3.
    L'obiettivo è di inserire la tratta Cuneo-Ventimiglia nell'elenco delle linee internazionali, quindi a gestione diretta dello stato italiano e francese.
    La regione Piemonte compierà un taglio lineare del 30% su tutte le tratte piemontesi, al termine dell'orario verrà fatta una valutazione approfondita dei risparmi e dei ricavi... la linea quindi verrà nuovamente rimessa alla prova, provate voi ad immaginare cosa potrà succedere con un ulteriore taglio di corse... l'inizio della fine. [SM=g27813]
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    gruttu5329
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    00 29/04/2013 18:47
    Anche WWF pro Cuneo Ventimiglia
    Le due sezioni regionali di WWF Italia chiedono alle regioni Piemonte e Liguria di coordinarsi tra loro e con la regione francese del PACA e insieme costruire un rilancio ed una seria valorizzazione della linea, sia in termini turistici che di trasporto, stornando le risorse da strade, autostrade, bretelle, gronde e da grandi opere di dubbia utilita' e grande impatto ambientale come la Torino-Lione o il Terzo Valico, e ovviamente premendo in modo forte - cosa mai fatta fino ad ora - sul Governo italiano, affinché faccia finalmente scelte serie e costruttive su un tema fondamentale come il trasporto pubblico
    da Targatocn
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    simolimo
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    00 29/04/2013 07:29
    da LA STAMPA del 29/4/2013
    No ai tagli sulla Cuneo-Nizza”







    In treno, auto e pullman per dire «no» alla riduzione di corse sulla linea ferroviaria Torino-Cuneo-VentimigliaNizza. Oggi, alle 11, amministratori, cittadini e associazioni, da Francia, Cuneese e Liguria, parteciperanno a un presidio in piazza Castello a Torino. Quindi una delegazione sarà ricevuta dall’assessore regionale Barbara Bonino.

    La «convocazione» a questa protesta è stata decisa in due incontri a inizio mese a Ventimiglia e Cuneo, l’invito a partecipare è del sindaco di Cuneo, Federico Borgna. Ci saranno pullman dalla valle Roja, amministratori della val Vermenagna, l’associazione ligure Biancheri e il comitato cuneese «Salviamo le ferrovie locali», oltre ai sindaci dei Comuni interessati, da Franco Revelli di Limone a Piero Fassino di Torino, i consiglieri regionali di Piemonte e Liguria (in particolare gli esponenti Pd Elio Rostagno e Sergio Scibilia) e anche l’assessore regionale ligure ai Trasporti Giovanni Vesco. Chiederanno di non ridurre «un servizio essenziale, irrinunciabile, strategico per valenza economica e turistica».

    L’obiettivo è mantenere sulla linea le 8 coppie di treni giornalieri (16 treni andata e ritorno) evitando i tagli che potrebbero scattare già in estate, con soltanto 3 coppie di treni al giorno. Ieri a La Stampa, l’assessore regionale Barbara Bonino ha spiegato: «Serve un intervento forte da parte dello Stato, dei governi italiano e francese. Senza risorse extra anche la linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia rischia tagli dall’estate. Non possiamo fare altrimenti: il percorso ferroviario ha carenze strutturali e gestionali che la Regione non può coprire».

    Oggi l’assessore presenterà alla delegazione un documento dove si fanno presenti i problemi della linea (rapporti non facili con il gestore francese, frane e neve) e dove si chiede che «la competenza amministrativa della tratta deve essere assunta direttamente dal ministero dei Trasporti, come previsto per le altre linee ferroviarie transfrontaliere», oltre a un appello per «rivedere il trattato del 1970 che regola la gestione». Ancora Bonino: «La Cuneo-Ventimiglia ha un importante bacino di utenti, ma ha in media ha 950 passeggeri al giorno. E anche nei fine settimana l’incremento non è altissimo: poco sopra i mille passeggeri. Una linea che oggi ha un costo non ragionevole per la collettività».

    Il sindaco Borgna: «La Francia è disponibile a ragionare sulla gestione di questa linea: ben venga la proposta della Regione, ma non accetteremo tagli». Il primo cittadino di Limone Francesco Revelli: «Solo adesso l’assessore Bonino chiede che intervengano i Governi, noi lo sollecitiamo da 4 anni».



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    simolimo
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    00 28/04/2013 09:56
    da LA STAMPA del 28/4/2013
    “Per salvare la Cuneo-Nizza serve un intervento dello Stato”






    «Serve un intervento forte da parte dello Stato, dei Governi di Italia e Francia. Senza risorse extra anche la linea ferroviaria CuneoVentimiglia rischia tagli dall’estate. Non possiamo fare altrimenti. Il motivo? Carenze strutturali e gestionali che la Regione non può coprire». Così l’assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino, in vista dell’incontro di domani alle 11 a Torino: dopo un presidio di amministratori di Cuneese, Liguria e Francia, è in programma un incontro tra assessore e delegazione dei tre territori, che vogliono dire «no» a ogni ipotesi di riduzioni sulla linea.

    Bonino, invece, riprende quanto anticipato settimane fa dal presidente della Regione Roberto Cota: non ci sono soldi, intervenga il Governo. L’assessore sottoporrà alla delegazione un documento da inviare ai ministeri di Esteri e Trasporti. Dove si legge che «la competenza amministrativa deve essere assunta direttamente dal ministero dei Trasporti, come previsto per le altre linee ferroviarie transfrontaliere». Ancora Bonino: «Da rivedere il trattato del 1970 che regola la gestione della tratta, basato sull’assioma: l’Italia ha perso la guerra e deve pagare. Assurdo. Trenitalia ci ha spiegato che ci sono continui rallentamenti nel tratto francese».

    Sulla riduzione dei treni dall’estate aggiunge: «Non deve essere una guerra tra poveri, cioè far pagare le amministrazioni locali, ma devono intervenire i due Governi».

    Roberto Russo, assessore provinciale ai Trasporti: «A Torino ribadirò che va mantenuto il treno Cuneo-Ventimiglia come parte integrate del collegamento internazionale tra Torino e Nizza. Oltre ai problemi economici ci sono quelli strutturali e di rapporto con il gestore francese: si coinvolgano i corretti interlocutori, cioè i due Governi».

    Il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, tra gli animatori della protesta di domani a Torino: «So che la Francia è disponibile a ragionare sulla gestione di questa linea: prendo atto che la Regione propone di far intervenire i Governi, siamo d’accordo. Ma non accetteremo nessun arretramento del servizio».

    Jean-Pierre Vassallo, sindaco di Tenda: «A Torino saremo 40 amministratori francesi, inclusi i cinque sindaci della Val Roya. Il deputato Jean Claude Guibal, sindaco di Mentone, ha chiesto per scritto all’Assemblea di ridiscutere il trattato del 1970 e la Francia è pronta a fare la sua parte». Intanto ieri ha scritto ai parlamentari cuneesi Mariano Allocco, dell’associazione «Alte Terre»: «Paradossale vedere che si parla di Tav in una valle, mentre si vuole chiudere la storica e per noi strategica linea Cuneo-Ventimiglia».



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    gruttu5329
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    00 11/04/2013 16:16
    Camera di Commercio di Imperia in difesa della Cuneo-Ventimiglia
    Con una delibera approvata all’unanimità la Camera di Commercio di Imperia scende in campo a difesa della linea ferroviaria Ventimiglia-Cuneo.
    La prospettiva della chiusura della tratta Cuneo-Nizza a partire dalla prossima estate sarebbe un colpo mortale per il turismo, il commercio e l’intero comparto economico. Non si può dimenticare l’impegno profuso sia sul piano politico sia economico per riattivare a partire dal 1979 la linea internazionale . In un frangente come quello che il Paese sta attraversando c’è bisogno di potenziare le infrastrutture non di abbandonarle. Si deve tener conto che la tratta ferroviaria si sviluppa in un’area montana attraversando aree poco sostenute economicamente e poco collegate con il resto del mondo. Il collegamento viario presenta grossi problemi che vanno dalla scarsa capacità di assorbimento della viabilità del tunnel di Tenda e della Route Nazionale francese, nonché dalla considerazione delle caratteristiche del tracciato che si snoda in quota rendendolo particolarmente complesso nei mesi invernali, con frequenti interruzioni. La riattivazione della linea nel 1979 ha rappresentato per quasi 4 milioni di abitanti dei territori delle Alpi del Mare, una speranza di rilancio.
    Nei mesi scorsi a Nizza è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa fra le Collettività francesi e italiane per l’avvenire del collegamento, per la sua valorizzazione e l’impegno a sostenere la ricerca di finanziamenti Europei.
    La giunta camerale di Imperia è impegnata a difendere la Cuneo-Nizza e auspica che: siano messe in atto tutte le azioni ritenute opportune per salvaguardare gli attuali livelli di servizio , mantenendo in funzione la linea ferroviaria , a tutela degli interessi pubblici del territorio ligure e piemontese; si organizzi un incontro urgente tra la Giunta Regionale della Liguria e del Piemonte al fine di evitare la chiusura della linea; il Ministro dei Trasporti , insieme al collega del Governo francese, le tre Regioni Piemonte, Liguria e PACA, i Comuni di Torino, Cuneo, Nizza, Mentone, Ventimiglia e Imperia, affrontino le seguenti necessarie problematiche:

    1.ristabilire l’interoperabilità tra i materiali rotabili italiani e francesi; )
    2.riformare la convenzione del 1970, che attualmente prevede i costi a carico solo del versante italiano, con una suddivisione equa dei costi tra le parti;
    3.riprendere il programma “europeo” per la sicurezza e gli interventi strutturali .
    La linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia – conclude il documento - potrebbe divenire redditizia con la creazione di collegamenti Torino-Imperia con cadenza regolare ed eventuali treni turistici con la Svizzera. Il treno rappresenta un mezzo di mobilità pulito, economico, rispettoso dell’ambiente e in sintonia con la particolarità paesaggistica e la delicatezza ambientale della Val Roja. In conclusione il rilancio della linea appare, in questo momento di profonda crisi economica, come un possibile elemento per lo sviluppo del territorio, consentendo una mobilità dolce nell'ambito delle tre Regioni, Liguria, Piemonte e PACA .
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    Ponente67
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    00 07/04/2013 19:08
    Link diretto alla petizione di targato cn
    Eccolo

    http://www.activism.com/it_IT/petizione/nessuno-tocchi-la-cuneo-ventimiglia-vogliamo-la-ferrovia-in-valle-roja/43144

    Se interessa posso indicare anche la mail istituzionale dell'assessore ai trasporti della regione Piemonte. Magari per scrivere due righe per cercare di farle cambiare idea.

    Penso che urga una mobilitazione veramente generale e questo "Santo" forum che tutti quelli che frequentano ed amano Limone consultano possa esserne uno strumento validissimo.
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    gruttu5329
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    00 07/04/2013 17:29
    Segnalo che prosegue ( e speriamo con crescenti adesioni ) la petizione pro ferrovia sottoscrivibile su Targato cn

    Duemila firme in 7 giorni a difesa della Cuneo-Ventimiglia saranno considerate dalla Regione Piemonte?
    Questa settimana potrebbero iniziare anche dei banchetti per raccolta firme cartacee da affiancare all'on line. La Tav sì e la Ferrovia in Valle Roja no? Cominciamo ad agitarci, e non poco.
    Come noi la pensano in soli 7 giorni oltre 2000 persone. Siamo solo all'inizio. Sabato sindaci della Granda, della Riviera e semplici cittadini si sono dati appuntamento a Ventimiglia per condividere le ragioni della protesta. Prossima tappa Regione Piemonte . La Regione Piemonte pare ritenga superata la Cuneo Ventimiglia. Crediamo si possa razionalizzare e gestire meglio la vicenda. La Tav sì e la Cuneo Ventimiglia no? Sono questione di fondi da destinare? Può darsi, se così è usiamoli meglio, crediamo si possa fare.
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    simolimo
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    00 07/04/2013 10:21
    da LA STAMPA del 7/4/2013


    A Torino per difendere la Cuneo-Ventimiglia”




    Pronti alla mobilitazione per difendere la ferrovia CuneoVentimiglia. Con un presidio a Torino, entro 15 giorni, sotto la sede della Regione in piazza Castello, per poi incontrare il presidente Roberto Cota. Lo hanno deciso ieri gli amministratori locali, rappresentanti delle categorie e sindacati di regione Paca (Provence, Alpes, Côte d’Azur) francese, Liguria e Cuneese. Si sono incontrati in municipio a Ventimiglia per dire «no» alla decisione della Regione Piemonte di «intervenire» sul collegamento ferroviario tra Sud Piemonte, Costa Azzurra e Liguria. Una tratta a rischio riduzioni (già a dicembre erano state cancellate le fermate di Vievola, La Brigue, Saint Dalmas, Olivetta, Airole e Bevera) per i nuovi tagli decisi dal Governo alle sovvenzioni pubbliche al trasporto, oltre alle note difficoltà della Regione Piemonte a chiudere il bilancio di previsione.

    Della delegazione dalla Granda faceva parte il sindaco di Cuneo, Federico Borgna. «Una manifestazione a Cuneo sarebbe stata poco significativa, perché il territorio è compatto - spiega -. Per la Regione il collegamento è solo un costo: non calcola i vantaggi irrinunciabili». «Difendere la linea significa promuoverla - dice il sindaco di Limone, Francesco Revelli -. Rivedendo le tariffe, garantendo una costante manutenzione e ripristinando l’interoperabilità dei treni. Così si acquistano passeggeri. Vanno coinvolti gli Stati italiano e francese». Yves Petit, assessore ai Trasporti della Paca: «Tutti contrari alla chiusura di questa linea strategica tra Torino e Nizza». Il consigliere regionale Pd, Elio Rostagno: «Liguria e Paca francese sono compatte per difendere la linea. Porteremo a Torino una delegazione internazionale di parlamentari italiani e francesi, consiglieri regionali di Piemonte e Liguria, sindaci dei due versanti delle Alpi con il tricolore».

    Ieri, a Ventimiglia, c’erano anche il vicepresidente dell’Atl del Cuneese Andreino Durando («Linea fondamentale, chiuderla sarebbe un disastro»), gli amministratori delle valli Gesso e Roya e della Liguria, tra cui l’assessore regionale ai Trasporti Enrico Vesco e il consigliere regionale Pd Sergio Scibilia, che ha detto: «Questa è una linea internazionale: una Regione non può decidere di chiuderla».

    La manifestazione a Torino sarà pianificata con un incontro giovedì, alle 17,30, in municipio a Cuneo.



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    giosil67
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    00 01/04/2013 20:49
    da TARGATOCN

    Sabato 6 aprile probabili cortei di protesta contro la chiusura della ferrovia in Valle Roja
    Sono in fase di organizzazione a Bevera ed a Tenda
    Sono in fase di organizzazione a Bevera ed a Tenda cortei di protesta sabato 6 aprile tutto il giorno per manifestare contro la chiusura della ferrovia in Valle Roja. I contatti sono presi anche con Limone Piemonte da cui si attende di sapere se aderirà alla protesta. I cortei potrebbero interessare alcune stazioni durante le fermate dei treni e la statale nelle restanti porzioni di tempo per tutto il sabato










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    gruttu5329
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    00 01/04/2013 10:46
    Chiudere la linea ferroviaria della Valle Roja è come portare indietro le lancette del tempo
    da Targato cn
    ........ questa è una linea storica, che non ha bisogno di avere i milioni necessari per la TAV, ne'i denari che verrano spesi per ammodernare il Tunnel del Col di Tenda. E' già tutto pronto, è già tutto a disposizione.
Siamo convinti che il Presidente della Regione Piemonte stia commettendo un atto grave contro le sue popolazioni, stia facendo un grosso dispetto ai suoi imprenditori, stia commettendo un grave ed irreparabile errore.
L'unico dispiacere è che questa è l'ultima occasione , un altro sogno che se ne va, i sogni di tante persone semplici .
Siamo dispiaciuti che per pochi euro a testa, un amministratore sordo e cieco, un amministratore lontano dalla gente, un potente politico, possa decidere da solo, in un attimo, di sacrificare per sempre un opera secolare voluta da due cittadini illustri, guarda caso un ligure ed un piemontese, quali Cavour e Biancheri , nel lontano fine ' 800.
    Ci vollero solo i nazisti e la seconda guerra mondiale per distruggere questa linea.
Tutti coloro i quali amano la Val Roya e il piccolo trenino che va su e giù attraversando gallerie che sembrano pennellate nel verde e natura selvaggia a pochi metri dal Mar Mediterraneo non avrebbero mai pensato di dover assistere a questo finale sciagurato, di dover tornare con le lancette indietro nel tempo, come in una situazione bellica.
La povertà umana ed intellettuale e la mancanza di sensibilità sono purtroppo più forti di qualsiasi crisi economica e di qualsiasi evento tragico.


    Associazione Giuseppe Biancheri
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    simolimo
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    Utente Gold
    00 31/03/2013 22:51
    Da Il Secolo XIX del 31/3/2013

    Ventimiglia-Limone, cortei anti-chiusura




    Ventimiglia - Una doppia iniziativa eclatante, due grandi manifestazioni di protesta a Ventimiglia e Limone Piemonte, nella giornata di sabato 6 aprile. L’Associazione Giuseppe Biancheri in queste ore si sta coordinando con i sindaci della val Roja per “fermare” la Regione Piemonte, che sembra ormai decisa verso la chiusura della storica linea ferroviaria Ventimiglia-Cuneo. L’intera val Roja sale dunque sulle barricate e con grande determinazione cercherà in tutti i modi di evitare quella che sarebbe un’enorme catastrofe per tutti i Comuni della vallata, ma anche dell’intero ponente ligure e del comprensorio sciistico di Limone Piemonte. La doppia eclatante iniziativa deve ancora essere concordata nei particolari, ma tutto fa pensare che sarà un sabato di fuoco e soltanto il primo atto di un’autentica battaglia destinata a trascinarsi nel tempo, finché non verrà raggiunto l’obiettivo.

    La recente cancellazione delle fermate di Bevera, Airole e Olivetta San Michele è stata la prima mazzata, ma questa volta i Comuni coinvolti non sono disposti a mollare di un millimetro: la ferrovia Ventimiglia-Cuneo è ritenuta da tutti una via di collegamento troppo importante, un’alternativa fondamentale alla strada statale 20 del colle di Tenda. Le manifestazioni si svolgeranno dunque nella città di confine e in una delle località simbolo del turismo invernale, Limone Piemonte, che tra dicembre e marzo viene presa d’assalto da tutti gli appassionati di sci. La doppia iniziativa avrà l’aperto sostegno della regione Liguria, ha già assicurato la sua presenza l’assessore regionale ai trasporti Enrico Vesco.

    L’associazione Giuseppe Biancheri, promotrice delle due manifestazioni, ricorda: «Anni fa decidemmo di creare un’associazione per valorizzare la linea ferroviaria Ventimiglia-Cuneo, in risposta a un’acida e algida battuta dell’ingegner Moretti, a.d. di Trenitalia, che rivolto a un gruppo di amministratori di Ventimiglia affermò che questo tratto era un ramo secco, si doveva chiudere».

    L’associazione Giuseppe Biancheri esprime tutta la propria rabbia, delusione, ma anche determinazione: «Siamo convinti che il presidente della regione Piemonte stia commettendo un grave delitto alle sue popolazioni, facendo un grosso dispetto ai suoi imprenditori, è un grave e irreparabile errore. Siamo dispiaciuti che per pochi euro a testa un amministratore sordo e cieco, lontano dalla sua gente, un potente politico, possa decidere da solo, in un giorno, di sacrificare per sempre un’opera secolare voluta da due cittadini illustri, un ligure e un piemontese, quali Cavour e Biancheri, nel lontano ‘800. Tutti noi speravamo tante cose, ma non pensavamo mai più di dover scrivere questo finale, di dover tornare con le lancette indietro, con una situazione post bellica. La povertà umana e intellettuale, la mancanza di sensibilità, è purtroppo più forte di qualsiasi crisi economica, di qualsiasi eventi bellico». Si sta dunque creando un clima sempre più incandescente, difficilmente gli amministratori e soprattutto gli abitanti della val Roja si faranno “scippare” dalla regione Piemonte un patrimonio così prezioso e storico come la linea ferroviaria Ventimiglia-Cuneo.













































































































































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    VateStanco
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    00 30/03/2013 12:54
    Sempre peggio
    Dopo lo scandaloso silenzio sull'eliminazione di quasi tutti i treni Genova - Limone - Genova, avvenuta ormai anni addietro, ora anche la linea da e per Ventimiglia ha problemi?
    A suo tempo, su questo sito mi era stato risposto che doveva intervenire la Liguria.
    Può essere, ma a chi conviene avere questi collegamenti?
    I risultati si vedono.
    [SM=x147708]
    Vate Stanco
    Sun zeneize, risu reu, strenzu i denti e parlu cieu
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    Gatto Galfre'
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    00 29/03/2013 11:08
    da La Stampa del 29.03.2013
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    simolimo
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    00 28/03/2013 23:58
    da targatocn.it del 28/3/2013
    Trasporti: “Se chiude la Ventimiglia-Cuneo chiudiamo le tratte piemontesi gestite dalla Liguria”






    "Il Piemonte ne fa una questione di cassa e di bilancio. Ma anche la Liguria gestisce delle tratte piemontesi, a questo punto chiudiamo anche quelle. Viene meno all’accordo Stato-Regione. I problemi di bilancio li abbiamo tutti. Così salta tutto l’accordo", ha sottolineato Scibilia.





    Se chiude la linea ferrovia Cuneo-Ventimiglia salta il banco e tornano discussione gli accordi regionali e statali tra Liguria e Piemonte. Clima ad altissima tensione a margine dell’approvazione, dopo la seduta straordinaria del Consiglio Regionale piemontese, del documento con i tagli al trasporto pubblico locale, in cui rientra anche la tratta Torino-Cuneo-Ventimiglia. Sul piede di guerra e pronti alla mobilitazione i sindaci liguri della Val Roya, il Consiglio Regionale ligure, che ha anche già messo in pre-allarme le senatrici Donatella Albano e Patrizia Manassero.

    COLLEGAMENTO DI VALENZA INTERNAZIONALE: A farsi portavoce delle istanze è il Presidente dell’Associazione Biancheri e consigliere regionale Sergio Scibilia: “Il taglio di alcune corse, in cui è preventivata anche la chiusura definitiva della Cuneo Ventimiglia, come dichiarato dall’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Barbara Bonino, è inaccettabile. Questo è un collegamento di valenza internazionale. Non può essere considerata una tratta locale o di secondo livello, una linea che collega a tutti gli effetti Nizza con Torino. Significherebbe a che andremmo a interrompere un collegamento con la Francia, oltre a quello a tra Piemonte e Liguria.

    GESTIONE DELLA LINEA: “Il tema – aggiunge Scibilia –è che una volta che si taglia rimarrebbe comunque la gestione della linea. In un momento in cui ragioniamo di milioni con il Col di Tenda, di miliardi per la Tav, qualcuno si dovrà accorgere che abbiamo una struttura esistente che, se non la gestisce il Piemonte, dovrà gestirla qualcun altro.”

    CHIUDERE TRATTE PIEMONTESI GESTITE DALLA LIGURIA: "Il Piemonte ne fa una questione di cassa e di bilancio. Ma anche la Liguria gestisce delle tratte piemontesi, a questo punto chiudiamo anche quelle. Viene meno all’accordo Stato-Regione. I problemi di bilancio li abbiamo tutti. Così salta tutto l’accordo", ha sottolineato Scibilia.




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    simolimo
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    00 28/03/2013 06:54
    da LA STAMPA del 28/3/2013
    Regione “costretta a chiudere” la linea Cuneo-Ventimiglia

    L’annuncio dell’assessorato: è tra le linee con il numero minore di passeggeri




    Nuovi tagli sulla linea ferroviaria CuneoVentimiglia, che in inverno aveva già perso quattro fermate in Francia e Liguria e prima ancora aveva visto cancellati i diretti Cuneo-Nizza.

    Tagli che, evidentemente, non sono bastati. Il collegamento tra Cuneese Liguria e Costa Azzurra è tra quelli più a rischio da giugno, cioè meno di tre mesi. Motivo: le nuove riduzioni shock di risorse che la Regione deve fare per far quadrare i conti e chiudere il bilancio di previsione.

    Significa (come illustrato l’altro pomeriggio dall’assessore ai Trasporti Barbara Bonino in un Consiglio regionale straordinario) cancellare il 50% degli autobus e il 33% dei treni. Perché il trasporto pubblico su gomma e rotaia è sovvenzionato dallo Stato. Salvo miracoli, cioè un’integrazione delle risorse da parte del Governo, la linea cuneese è tra quelle maggiormente a rischio. Gli ultimi dati 2012 (la rilevazione è stata fatta prima del cadenzamento di orari scattato a dicembre) dicono che tra Cuneo e Ventimiglia ci sono 16 treni al giorno (8 coppie andata e ritorno) fino a un massimo di 950 passeggeri. Insomma è tra le linee meno utilizzate del trasporto regionale.

    L’assessore Bonino ha detto: «Per coprire il fabbisogno del trasporto su ferro e su gomma mancano all’appello cento e venti milioni».

    Nessuno ha idee per trovarli, anche perché la Regione non può contrarre nuovi mutui. Poi vanno aggiunti 340 milioni di debiti pregressi della Regione nei confronti delle aziende del settore (da GrandaBus nel Cuneese che minaccia di sospendere il servizio a Trenitalia).

    Ancora l’assessore: «In una situazione del genere il sistema non è sostenibile, nessuna linea può più essere considerata sicura».

    L’ipotesi minimale: ridurre le corse, magari estendere al sabato gli orari domenicali.

    Dall’assessorato regionale aggiungono: «Dobbiamo fare i conti con la riduzione di risorse imposta dall’assessorato al Bilancio. Se la situazione è questa, la Cuneo-Ventimiglia non è sostenibile: ci sono grossi problemi infrastrutturali e alti costi di manutenzione di cui la Francia non vuole farsi carico. Una situazione grave che sta diventando insostenibile. Si interverrà in base alla quantità dei passeggeri serviti e l’esistenza o meno di servizi di mobilità alternativa».

    Critiche le opposizioni in Regione (Pd, Sel, FdS, Italia dei Valori, Movimento 5 Stelle che è arrivato a chiedere le dimissioni dell’assessore) e critici anche i sindacati.

    Luca Iacomino, segretario provinciale Filt Cgil (sigla dei trasporti): «Attenzione: se cade la CuneoVentimiglia e il territorio non si batte per far sentire la sua voce, sarà una debacle. Ad esempio potrebbero essere ridotta l’attività delle officine della stazione di Cuneo che oggi si occupano di manutenzione e pulizia anche su carrozze provenienti da Alessandria e Torino. Togliere i passaggi dei treni per un solo inverno renderà la linea inutilizzabile per sempre. Fino a oggi c’erano soltanto timori per qualche treno soppresso, adesso si parla addirittura dell’intera linea. Il problema? Sembra che i francesi non vogliano mettere un euro per la manutenzione del tratto francese. Serve una coalizione tra i territorio per salvaguardare una linea che serve da collegamento e ha enormi potenzialità turistiche».

    Da Trenitalia nessun commento, solo la spiegazione che la Regione Piemonte «acquista» il servizio dall’azienda come se fosse un catalogo, scegliendo fermate, corse, orari. E quindi è la Regione che sceglie, paga e decide quali tratte salvare e quali no. Ma da Torino non c’è ancora nessun dettaglio sui possibili tagli per far quadrare i conti.


    ****************************





    Giù le mani dalla linea che collega Torino e Nizza

    Amministratori italiani e francesi pronti a difendere il servizio





    Riduzione del servizio sulla Cuneo-Ventimiglia? Decisione respinti all’unisono al mittente, cioè alla Regione. Gli enti locali per una volta sono d’accordo.

    «Inammissibile – dice Robero Russo, assessore provinciale ai Trasporti e componente del direttivo nazionale dell’Upi, Unione delle provincia italiane -. Il 3 aprile ci sarà una manifestazione di Upi, Anci e aziende per dire “no” a questi nuovi tagli a gomma e rotaia. Il problema? Sono sempre tagli lineari, senza tenere conto delle richieste del territorio. Mi ribello a riduzioni che ormai arrivano al 40% in due anni, senza tener conto dell’inflazione. Si manda ko tutto il sistema».

    Il sindaco di Cuneo, Federico Borgna: «Il territorio lo chiede da anni: la Regione deve portare il rimborso per chilometro allo stesso livello in tutto il Piemonte, cioè a quello di Cuneo, il più basso della regione. Se fanno così si risparmiano decine di milioni di euro. Poi a qual punto si discute di come riorganizzare il sistema dei trasporti. Sennò è inutile discutere. La Regione non ha il coraggio di fare scelte chiare».

    Il sindaco di Tenda, Jean-Pierre Vassallo: «Francesi che non vogliono pagare le manutenzioni? Falso. Fino a Breil ci sono 10 treni al giorno dalla Francia, solo i convogli italiani sono stati soppressi e ridotti. Il deputato e sindaco di Mentone, Jean Claude Ghibal, mi ha fatto avere una lettera dove si dice che lo Stato francese vuole rivedere l’accordo del 1970 con l’Italia, per investire più risorse. Nuovi tagli? Siamo pronti a fare le barricate, a manifestare. Non qui in valle, ma nelle città, dove la gente ci vede. Insisto: quella linea è da iscrivere nel patrimonio mondiale Unesco e quest’anno festeggiamo i 100 anni dell’arrivo del treno a Tenda. Sarebbe una festa per un funerale, assurdo».

    Il sindaco di Limone Francesco Revelli: «Francia che se ne frega? Non è così. L’Italia non ha mai pagato quello che doveva fin dall’accordo del 1970 e la stessa Francia riconosce che bisogna superare quella convenzione. Serve un nuovo accordo. I problemi che ci sono si possono superare. Non è una linea che serve a chi vive a Breil per andare al mercato di Cuneo o ai cuneesi per andare in Liguria. È un collegamento internazionale tra Nizza e Torino, due delle aree europee a più alta vocazione per ricerca e innovazione. Nuovi interventi sarebbero uno scandalo. Dopo Pasqua ci riuniremo, ma qui si rischia di distruggere l’esistente per una incapacità di gestione e organizzazione. Senza una riorganizzazione non si andrà lontano».



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    giosil67
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    00 21/01/2013 14:04
    da TARGATOCN

    Questa mattina circolazione ferroviaria sospesa tra Limone Piemonte e Ventimiglia
    A causa della neve alberi e vegetazione hanno occupato l’area per il passaggio dei treni.
    Circolazione ferroviaria sospesa dalle 7.30 alle 9.10 fra Limone Piemonte e Ventimiglia, sulla linea Torino-Cuneo-Ventimiglia, per la presenza di vegetazione e alberi che, sotto il peso della neve, si sono piegati occupando l’area per il passaggio dei treni.

    L’anormalità si è verificata in territorio francese.

    Due i treni regionali coinvolti. Il 22962 (Ventimiglia-Cuneo) sostituito con bus e il 22963 (Cuneo-Taggia Arma) che sta viaggiano con 15 minuti di ritardo.












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    giosil67
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    00 02/01/2013 18:29
    Venerdì o sabato la probabile riapertura della linea Limone - Ventimiglia
    SNCF al lavoro dopo la frana che ha paralizzato la linea ferroviaria, causando non pochi disagi
    Qualche notizia circa l’interruzione della linea in Val Roya fra Fontan e St Dalmas de Tende.
    I servizi per le infrastrutture della SNCF stanno lavorando per la riparazione del dispositivo di protezione per la caduta massi. Questa sera dovrebbe essere in ordine. Se tutto procede secondo le previsioni, domani sarà effettuato un controllo della linea fra Breil e Limone per riprendere il servizio venerdì o sabato.

    L'interruzione del trasporto ferroviario a causa della frana sta causando molti disagi per coloro che hanno scelto in questi giorni l'uso delle navette in bus a sostituzione dei treni, che spesso si sono mosse con ampi ritardi. Non è andata meglio per gli automobilisti a causa delle code createsi a ridosso dei semafori.


    da TARGATOCN






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    giosil67
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    00 02/01/2013 07:33
    Anche Rai 3 segnala le difficoltà nel traffico in Valle Roja.
    Un lungo servizio sulla rete regionale della Rai per denunciare le difficoltà nel trasporto in valle Roja dopo l'interruzione del trasporto ferroviario a causa della frana. Molti disagi per coloro che hanno scelto in questi giorni l'uso delle navette in bus a sostituzione dei treni, che spesso si sono mosse con ampi ritardi. Non è andata meglio per gli automobilisti a causa delle code createsi prima dei semafori, un pò come d'estate proprio all'imbocco delle gallerie regolate dal semaforo a tempo. Una curiosità per gli abituèe della Valle Roja: in questi giorni le pompe di benzina a Breil avevano prezzi leggermente più cari che in settimana, ma decisamente convenienti rispetto all'Italia, come dire... è più facile fare cassa sulla massa.

    DA TARGATOCN
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    giosil67
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    00 27/12/2012 21:42
    Iniziano i lavori per la ferrovia in valle Roya, potrebbe riaprire il 4 gennaio
    Dopo i sopraluoghi dei geologi francesi iniziano venerdì i lavori al tratto ferroviario francese interessato dalla frana, con apertura prevista in anticipo rispetto alle previsioni iniziali

    E' interrotta tra Fontan-Saorge e S. Dalmas de Tende la linea ferroviaria Limone Piemonte - Ventimiglia per una frana dalle 11,15 del giorno di Natale. Un grande masso ha ostruito i binari (vedi foto di Armand Viale) un altro è in bilico di cadere, ma l'intera parete dovrà essere messa in sicurezza. Dopo i sopraluoghi odierni è fissato in venerdì l'inizio dei lavori che saranno svolti con carattere di urgenza con la speranza di poter riprendere il traffico ferroviario già dal 4 gennaio

    Lato Italia i treni arrivano solo a Limone Piemonte, lato Francia solo sino a Breil. Sono previste navette.


    da TARGATOCN







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    simolimo
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    00 27/12/2012 07:03
    da LA STAMPA del 27/12/2012
    Dopo la frana a Saorge treni ko una settimana

    Oggi sopralluogo dei geologi. Bus navetta da Limone a Breil







    Dalla mattina di Natale è sospesa la circolazione dei treni tra Breil e Limone: la situazione potrebbe tornare alla normalità soltanto fra una settimana. Il motivo: una scarica di pietre e massi ha danneggiato le griglie di protezione nel tratto francese della ferrovia, tra Fontan-Saorge e Saint Dalmas de Tende. Risultato: collegamenti soppressi dalle 11 di martedì. Dal pomeriggio di Natale e ancora ieri sono istituiti bus sostitutivi tra Breil e Limone. Così come oggi e nei prossimi giorni. Il numero verde delle Ferrovie non fornisce ulteriori informazioni: il sito www.fsnews.it riporta soltanto che «fonti francesi stimano in 2-3 giorni il tempo necessario al ripristino». Secondo i tecnici transalpini servirà almeno una settimana.

    Ieri il sindaco di sindaco di Tenda, Jean-Pierre Vassallo, si è confrontato con i geologi delle ferrovie francesi: «I binari non hanno subìto danni, ma prima di intervenire bisogna essere certi che la parete rocciosa da cui si sono staccati i massi sia sicura, per evitare che cadano ancora pietre. Domani (oggi, ndr) è previsto un nuovo sopralluogo dei geologi. Si tratta comunque di un danno minimo: sono state interessate le barriere laterali che proteggono i binari».

    Vassallo aggiunge: «Situazione emblematica di come siamo trattati in questo territorio. Le Stazioni soppresse in Francia e Liguria con il nuovo orario? Abbiamo organizzato tante manifestazioni e proteste, sono state inutili. Ho protestato anche con la Regione del Paca (Provenza, Alpi e Costa Azzurra) che non vuole più pagare per il raddoppio del tunnel stradale del Tenda. Insomma: non ci ascoltano le Regioni e le Province, italiane e francesi, così non sono sollecitati i governi nazionali e qui siamo sempre più isolati».

    Il primo cittadino di Limone, Francesco Revelli: «Assurdo non venga rispettato un trattato internazionale: prevede la presenza fissa dei vigili del fuoco anche dal lato italiano del tunnel stradale. Poi la novità che la Regione Paca non ha i soldi per il Tenda bis. Ho interpellato direttamente i ministri degli Interni e degli Esteri. Ormai la situazione è inaccettabile. Torino e Nizza sono due delle aree metropolitane più dinamiche del Sud Europa, e non c’è un collegamento adeguato tra i due centri».



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    simolimo
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    00 26/12/2012 18:50
    da targatocn del 26/12/2012
    La ferrovia in valle Roja non riaprirà pare sino al 7 gennaio



    Il sopraluogo odierno non lascia ben sperare sui tempi di rispristino che sembrano andare per le lunghe anche a causa delle feste. E' interrotta tra Fontan-Saorge e S. Dalmas de Tende la linea ferroviaria Limone Piemonte - Ventimiglia per una frana dalle 11,15 di ieri, giorno di Natale.


    E' interrotta tra Fontan-Saorge e S. Dalmas de Tende la linea ferroviaria Limone Piemonte - Ventimiglia per una frana dalle 11,15 di ieri, giorno di Natale. Un grande masso ha ostruito i binari (vedi foto di Armand Viale) un altro è in bilico di cadere, ma l'intera parete dovrà essere messa in sicurezza. Sono sul posto dalle 9 di questa mattina i geologi delle ferrovie e le squadre di intervento del governo francese per verificare i tempi di lavoro nonchè di riapertura della circolazione ferroviaria che sembrano slittare dopo il 7 gennaio.

    Tutti i treni sono stati deviati via Savona. Lato Italia i treni arrivano solo a Limone Piemonte, lato Francia solo sino a Breil. Sono previste navette.



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    simolimo
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    Utente Gold
    00 25/12/2012 19:39
    da sanremonews del 25/12/2012
    Una frana blocca la linea ferroviaria Ventimiglia-Torino in territorio francese





    Dalle 11,15 la linea è bloccata per una frana tra Fontan-Saorge e S. Dalmas de Tende.



    E' interrotta tra Fontan-Saorge e S. Dalmas de Tende la linea ferroviaria Limone Piemonte - Ventimiglia per una frana. I soccorsi francesi stanno lavorando per liberare la zona dei binari.

    Le informazioni sono frammentarie. Per i convogli in movimento si stanno cercando trasporti alternativi in autobus per raggiungere Ventimiglia in discesa e Limone Piemonte in salita.



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    simolimo
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    Utente Gold
    00 16/12/2012 18:42
    da LA STAMPA del 16/12/2012
    La ferrovia della valle Roya va inserita in un piano europeo”





    Il treno? «Sostenibile e pulito, ottimo per viaggiare, spostarsi per lavorare o godersi il paesaggio». La linea Torino - Cuneo - Ventimiglia? «Un presidio storico che va salvaguardato con un’azione esattamente all’opposto di quanto sta facendo Trenitalia, che semplicemente “vuole tagliarla”». Con queste parole Sergio Scibilia, presidente dell’associazione «Giuseppe Biancheri» - dal nome del primo promotore della linea ferroviaria della valle Roya -, e consigliere regionale ligure, ha introdotto l’incontro di ieri, a Limone, con i rappresentanti dei territori toccati da questa strada ferrata.

    «La nostra associazione - ha detto Scibilia - si è concentrata sul rilancio delle infrastrutture. Con il Comune di Limone e altri amministratori locali abbiamo chiesto a Trenitalia il ripristino e mantenimento della linea tra le città metropolitane di Nizza e Torino. Ora è prioritario far inserire questa tratta nella programmazione europea “comprehensive Network TEN-T 2014-2020”, nella quale il governo italiano ha inserito la linea Torino- Savona». Si tratta di un progetto per lo sviluppo, a livello europeo, di infrastrutture decisive per il turismo e la mobilità tra gli Stati.

    Questo passo, ha sottolineato il sindaco di Limone, Francesco Revelli, è essenziale, «perché quello tra le valli Vermenagna e Roya è un passaggio che va riconosciuto come internazionale». «Altrimenti - ha detto Revelli verrà liquidato come la CuneoMondovì. Insieme all’associazione, all’assessore regionale William Casoni e agli amministratori di Cuneo, chiederemo di dare mandato al dirigente Roberto Ferrazza di richiedere l’iscrizione della Torino - Nizza nel programma europeo». Con questa svolta si potrebbero anche superare alcuni problemi che ora impediscono il passaggio dei treni diretti francesi in Italia e viceversa (sistemi di sicurezza diversi).

    Per la prima volta anche la nuova amministrazione di Cuneo ha partecipato all’incontro. «Siamo qui – dicono il sindaco Federico Borgna e l’assessore Gabriella Roseo – perché è essenziale il supporto politico a queste iniziative: oggi non sono tanto i soldi a mancare, ma è il coordinamento che deve essere migliorato».

    Un accenno al problema della soppressione delle uniche tre fermate liguri della linea, disposta dalla Regione. «Le stazioni di Airole, Olivetta e Bevera – dice Scibilia – sono piccole, ma essenziali a supportare i progetti di recupero e rilancio dell’entroterra ligure, che spesso vive di turismo. Come Regione Liguria siamo disposti a pagare per il loro mantenimento, ma con il Piemonte, su questo problema, non c’è confronto né dialogo».



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    matisse73.
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    00 13/12/2012 07:11
    Questa e' una brutta,bruttissima storia!!! [SM=x147679] [SM=x147680]


    Posso capire se fosse una tratta poco frequentata,ma cosi' non e'!!!


    Se e' lecito,perche' dovrebbero adirittura sopprimere questa linea? non ha mica poca importanza!!!


    Ah,gia',dimenticavo...siamo in Italia...anzi,peggio....siamo nel Nord-Ovest! [SM=g27812]
    [Modificato da matisse73. 13/12/2012 07:15]
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    Gatto Galfre'
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    00 13/12/2012 00:02
    Tutto è nato con la nuova programmazione degli orari della Regione Piemonte il 09/12, ogni collegamento da/per Imperia a Cuneo via Limone è stato soppresso.
    Dopo ripetuti appelli del tutto rifiutati dall'assessorato ora la situazione si fa ben più seria... Non è ancora chiaro a tutti, ma questa modifica è il preludio per l'inizio di una lenta ed inesorabile riduzione dei servizi ferroviari sulla linea Cuneo-Ventimiglia che culminerà fra qualche anno con la soppressione definitiva della tratta. [SM=x147721]
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    matisse73.
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    00 12/12/2012 20:58
    Ciao a Tutti!

    Son qui,per chiedervi se avete notizie sul "treno della neve" fra Imperia e Limone.

    Ho fatto una ricerca,e ho visto che e' stato soppresso,esiste la sola corsa da Ventimiglia!

    Non esiste nemmeno una coincidenza per arrivare a xxMiglia,per arrivare in tempo utile a Limone!!!

    Mi sembra una assurdita'!!!! non capisco questa mossa,in fondo,nel week end,questo treno e' sempre pieno!!! mah...
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