00 13/10/2014 11:27
tempo fa, il febbraio scorso, postai questa poesia (qui un po' variata), dedicandola a 2 amici, poi la presentai (nella forma attuale) in altra sede. nonostante che questa sia una sorta di pastiche, assolutamente non originale, quasi un rifacimento, ho avuto dei riscontri entusiasmanti e oso riproporla:

[senza titolo]

Voi vi amavate come due pazzi
Vi siete lasciati senza parlarne
Uno spleen lo teneva esiliato
E lo spleen gli veniva da tutto


I tuoi occhi dicevano: capisci?
Perché non vuoi capire?
Ma nessuno ha voluto fare il primo passo

Dove è lui a quest'ora?
Può darsi che pianga...
Dove sei a quest'ora?
Oh almeno, abbi cura di te, ti scongiuro!

Maniaci della felicità,
Che cosa avreste fatto
Tu della tua anima
Lui della sua fallibile giovinezza?


Sarebbero passati degli anni
Induriti, ognuno per sé
Vi sareste detto: se avessi saputo...
Ma nessuno ha voluto fare il primo passo




un'amica mi ha fato conoscere la Svezia, non l'ho apprezzata, tranne un po' Stoccolma.

il mercato editoriale impone la scelta di non attendere. ci sono molteplici strumenti, uno occorre sceglierlo.

è inutile, arriva il periodo della malinconia autunnale. allora è d'uopo per il sottoscritto ascoltare e riascoltare The Birds di Peter Hammill. credo che questo brano sia uno di quelli che lassù il mio amico (come diceva Augusto Daolio) C.S. ami ascoltare ripetutamente...
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