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Nevai d'aprile....

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    silvio'74
    Post: 3.842
    00 29/04/2021 12:30
    Lunedì 5 aprile 2021: decido di calzare gli scarponi per lasciare il sepolcro dove le restrizioni mi hanno tumulato. Lo farò solo, distanziato e ben accompagnato da uno spicchio di luna calante nel crepuscolo dell'Angelo annunciatore.
    Dopo molte osservazioni da remoto, voglio salire a raccogliere le ultime spoglie di un inverno eccezionalmente nevoso.

    In una piacevole quiete di vento, la luce mi insegue e mi raggiunge alla casetta ex-dazio.
    Alla retta via soleggiata preferirò presto una vecchia traccia ombrosa, sulle orme estinte di bracconieri e partigiani.

    In nero la traccia seguita, a sinistra il più noto sentiero "X rossa":


    Taglia l'austero versante settentrionale della Tardia di Levante, sostenendosi su piccoli balconi erbosi che sovrastano impavidi le Rocche du Crou. Profondi dirupi gonfi d'ombra e macerie, sfociano nella luce dolce di Sambuco...

    In una foto dell'8 gennaio, ho indicato l'inedita via verso Passo della Gava, fuori campo sull'estrema destra:


    Fuori via guadagno il Passo della Gava, risalgo verso Cà du Bullu e taglio ad occidente; qui si innalza un manipoli di pini ritorti ai rigori di un clima che li percuote senza invecchiarli.
    Lo sguardo indaga senza trovare ciò per cui sono salito; raggiungo affranto il dorso poco a ovest del Reixa dove mi adagio ad ascoltare: le restrizioni hanno zittito il brusio urbano che normalmente giunge fin quassù ed il silenzio è così profondo che sembra insinuarsi in un più ampio spazio interiore...



    Inseguendo le note di tante osservazioni ed un poco d'intuito, scendo verso il passo Vaccaria che lascio piegando a sud-est lungo un'altra via poco battuta. Non passa molto che il desiderio di trovarlo si materializza: smunto, quasi esanime dopo due mesi avari di precipitazioni, si lascia consumare rivolto a mezzogiorno e alle acque del golfo, lì sotto a portata di qualche chilometro:



    Mi avvicino per contemplarne le spoglie: è pur sempre neve caduta quattro mesi prima, a dicembre!



    Verso nord-ovest, con Rocca Vaccaria sullo sfondo...



    E verso sud-est, la sagoma del Pennone e la superba distesa urbana...



    Soddisfatto d'esser giunto per un'estrema visita, mi affretto per rientrare; mi attendono, anche se non sono proprio certo che abbiano colto la mia fuga!
    Tra gli alberi, nella macchia selvaggia più in basso, vedo però un'altra chiazza; e la memoria topografica rimbalza subito indietro d'un decennio!
    Abbandono la comodità del sentiero per cavalcare l'entusiasmo e l'imbizzarrita linea di massima pendenza. Raggiungo in picchiata il sentiero Gava>Argentea e lo risalgo un poco tagliando diversi impluvi che più in basso abbeverano il torrente Lerone.
    Attraverso una vasta area coltivata da cinghiali affamati per affacciarmi su una rupe che sorregge la sponda sinistra del rio Carduin e dirimpetto ritrovo proprio lui:



    Il raffronto è inequivocabile e parla d'un fine inverno/inizio primavera più pigro di allora, circostanza che rende oggi la sua permanenza perfino più straordinaria:



    Non ho tempo di avvicinarmi per misurare e toccar con mano, ma già covo l'idea di ritornare mentre lo saluto prima di sparire dietro il versante:



    Li ho collocati entrambi in questo stralcio 3D, sperando di risalire presto ad aggiornare la mia curiosità, e spero anche la vostra.

    [Modificato da silvio'74 29/04/2021 12:36]
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    Il buon previsore non fa previsioni esatte, ma comprende quelle errate.
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    silvio'74
    Post: 3.842
    00 29/04/2021 13:00
    Epilogo

    Venerdì 23 aprile: rubo qualche ora al pomeriggio calante per raggiungere Sambuco in auto, proseguire a piedi per Passo della Gava e oltre, verso Monte Argentea...devo solo superare un primo spartiacque erboso per poter saldare la mia curiosità e vedere se il nevaio s'è spinto così avanti.
    Nel frattempo un fuoco d'incauta mano o di perversa mente, ha annerito l'alto bacino del rio Malanotte senza però intaccare le falde del Torrente Lerone e la culla del nevaio.
    Quando finalmente entro nel campo visuale, la luce bassa e un poco di foschia mi costringono ad appuntire lo sguardo, ma questa volta il desiderio di trovare non basta.
    Le piogge cospicue dei giorni 10 e 11 lo hanno probabilmente eroso trascinandolo nel ruscellamento dell'impluvio che lo ospitava. Ha comunque verosimilmente raggiunto la prima decade d'aprile, dopo un inverno che ha alzato sì la voce ma solo nei suoi primi due mesi.
    Sperando di aggiornare queste ricerche anche negli anni a venire, clima e salute permettendo.
    [Modificato da silvio'74 29/04/2021 13:02]
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    Il buon previsore non fa previsioni esatte, ma comprende quelle errate.
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    Daniele S65
    Post: 2.131
    00 01/05/2021 12:25
    Bravo, molto interessante, hai fatto bene ad aprire un post apposito,complimenti 😉
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    Molassana alta Meteowebcam
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