00 07/11/2003 09:19
Un tizio arriva in una pensione e chiede al padrone se ha una stanza per la notte.
Il padrone è un vecchio cinese di 120 anni che è appena arrivato da Pechino e gli risponde che ha solo una stanzina al terzo piano vicino alla stanza di sua figlia, ma che gliela può dare lo stesso.
"Però",avverte, "se qualcosa succedele con figlia di cinese, cinese applicale tle castighi allo stlanielo..."
L'uomo promette solennemente che non succederà niente con la figlia e accetta la stanza.
All'ora di cena scende le scale la figlia del padrone, che nella fattispecie, è una bonazza cinese di 18 anni formosa e sensuale.
Durante tutta la cena la ragazza non toglie gli occhi da dosso al tizio, il quale, però, non smette di pensare alle parole dette dal padre.
Arrivata, però, l'ora di andare a dormire, la tentazione è più forte e il tizio finisce per andare nella stanza della ragazza dove passa una notte di sesso furioso.
Alla fine, stanco morto, ritorna nella sua stanza e si addormenta.
L'indomani mattina, al risveglio, l'uomo si ritrova una roccia enorme sul corpo, con un biglietto che dice:
"Plimo castigo cinese: loccia sul colpo".
Il tizio pensa che se questo era il peggio che il vecchio potesse fare, tutto sommato non è poi un granchè. Così si alza, acchiappa la roccia e la frulla dalla finestra.
Nello stesso momento in cui la roccia sta cadendo, il tizio osserva che sul bordo della finestra c'è un altro biglietto che dice:
" Secondo castigo cinese: loccia legata a testicolo destlo".
Vedendo che la corda è quasi finita, il tizio non ci pensa su due volte e si butta dietro alla roccia.
"In fondo", pensa, "meglio qualche osso rotto che una palla in meno".
Mentre sta cascando all'altezza del secondo piano vede un grande cartello con su scritto:
"Telzo castigo cinese: testicolo sinistlo legato a gamba di letto!"